“Pd irpino al congresso con gli iscritti attuali”. De Feo: vale il tesseramento 2018

Lettera appello da un componente della Commissione di garanzia per il congresso nazionale del Partito Democratico al Commissario provinciale. Si chiede il che la celebrazione del congresso avvenga a partire dalla platea degli aderenti certificata per le primarie del marzo scorso

La sede del Coordinamento provinciale del PD irpino ad Avellino, in via Tagliamento

“Pd irpino al congresso subito”. Antonio De Feo, componente della commissione di garanzia per il congresso nazionale del Partito Democratico, rivolge un appello al commissario provinciale Aldo Cennamo, spiegando che ad Avellino può essere celebrata l’assise. “Vale il tesseramento 2018”, quello con cui è stato eletto il Segretario Nazionale, Nicola Zingaretti. In Irpinia il Partito Democratico “ha tante incognite e una sola certezza”, scrive.

Aldo Cennamo, commissario provinciale del Partito Democratico di Avellino

“Il commissario Cennamo non ha certo bisogno di consigli, è uomo di partito, navigato e scaltro, che conosce bene dinamiche e persone e sa capire che, spesso, dietro al detto e al non detto ci sono le intenzioni nascoste, velatamente votate al bene del partito e palesemente di parte”, premette De Feo nella sua lettera appello. “A dire il vero, tutti conosciamo vita, morte e miracoli, di un partito che fatica, non poco, a fare i conti con la realtà e sappiamo raccontare parti di verità e verità in parti, al fine di intestarci i risultati politici positivi e di imputare ad altri le malefatte”, prosegue. “Di fronte e tutte queste verità, dette e non dette, c’è una certezza, una sola certezza. Questa federazione provinciale, con fatica e sacrificio, con un lavoro certosino e spesso pericolosamente boicottato, ha una sola, grande e inevitabile certezza: il tesseramento 2018”, afferma, spiegando le ragioni della sua conclusione. “Non esiste nessuna altra certezza, frutto non delle logiche di parte, ma figlia di un lavoro vicino alla verità. Infatti il tesseramento 2018 per la prima volta ci restituisce una realtà, che almeno nei numeri, è in linea con il dato nazionale. Per la prima volta, infatti, anche ad Avellino il tesseramento non ha riservato colpi di scena, nessun ufficio postale costretto ad aprire di notte, nessuna fila nei circoli e non più tessere che voti nelle urne”.  Ecco la sua esortazione. “Si riparta da qui. L’unica certezza di questo partito ad Avellino è e resta il tesseramento, che ha, tra l’altro, eletto il segretario regionale e il segretario nazionale”. In questo modo “nessuno potrà lamentare assalti alla diligenza o esclusioni scientifiche, perché il tesseramento è stato fatto quando nessuno immaginava lo scenario che si è palesato in queste settimane. Chi è stato ed è del PD lo sa. Il resto è malafede”.


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