
«Il Progetto pilota ha rilanciato la Sanità in Alta Irpinia». Con la Suap, l’ospedale di comunità e teleradiologia, ormai realtà, con la medicina del territorio in vista, la manager dell’azienda Sanitaria di Avellino, Maria Morgante, e le istituzioni regionali e provinciali presenti hanno parlato di svolta per il territorio. L’Asl Avellino ha inaugurato a Bisaccia la Suap nella Struttura polifunzionale per la Salute. Si tratta della Speciale Unità per l’Accoglienza Permanente dei Pazienti in Stato Vegetativo e di Minima Coscienza, da oggi operativa con i suoi 10 posti letto nell’ex ospedale Di Guglielmo. Per il taglio del nastro sono intervenuti l’Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Nusco-Conza della Campania, Pasquale Cascio, il Direttore Generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, il Sindaco di Bisaccia, Marcello Arminio, il Direttore del Distretto Sanitario di Sant’Angelo dei Lombardi, Elisabetta Granata, il Dirigente UOD Integrazione socio-sanitaria – Regione Campania, Marina Rinaldi. Con loro per il Progetto Pilota APQ – Alta Irpinia, Stefano Farina in sostituzione dell’assente Ciriaco De Mita, quindi il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosetta D’Amelio.

Il Direttore Generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante, ha inquadrato gli investimenti realizzati a Bisaccia nel quadro strategico disegnato durante il suo mandato dall’Azienda. «C’è grande attenzione per Bisaccia e per la Sps Di Guglielmo, che svolge e svolgerà con maggiore qualità ed efficacia una funzione delicata e decisiva nel territorio dell’alta Irpinia», ha spiega Morgante. Ha sottolineato l’importanza del servizio che la Suap fornirà all’intera provincia di Avellino, prendendosi cura dei pazienti in stato vegetativo. «In questa struttura ad alto livello assistenziale arriveranno pazienti anche dal Codice 75 della Don Gnocchi, dall’assistenza domiciliare e qui potranno essere assistiti i malati di Sla». La portata della sfida a Bisaccia è quindi di livello regionale, ha aggiunto con orgoglio. «Si tratta di un servizio che mancava, di alta complessità, in grado di fornire tutti i comfort per i familiari». Nella Suap di Bisaccia sarà garantita la presenza di personale medico e paramedico altamente qualificato». La manager dell’Azienda Sanitaria ha ricordato il fondamentale contributo fornito dal Progetto Pilota dell’Alta Irpinia, investendo complessivamente su Bisaccia ben 3 milioni e mezzo affidati all’Asl Avellino. Tra i risultati ottenuti grazie agli investimenti della Strategia Nazionale delle Aree Interne la Teleradiologia affidata al dottor Lanfranco Musto. «La riuscita del Progetto Pilota nell’ambito della Sanità è valso all’Asl i complimenti della Regione Campania, che ha rimarcato la qualità dei progetti e la ricaduta sociale dei progetti messi in campo».

Maria Morgante ha voluto esprimere i propri ringraziamenti allo staff che l’ha accompagnato durante il mandato triennale che ufficialmente termina il prossimo 31 luglio. Il ringraziamento è stato esteso a tutti gli operatori. Morgante ha confermato la prossima apertura dell’Ospedale di Comunità, che permetterà di ricoverare pazienti acuti a basso livello assistenziale a partire dal prossimo mese di settembre. Forte del protocollo siglato con l’Ordine dei Medici di Avellino per l’impiego dei Medici di Medicina generale, l’Ospedale di comunità permetterà di sperimentale quel rapporto diretto tra ospedale e territorio che potrà aprire nel futuro nuove prospettive di eccellenza al servizio sanitario nazionale in provincia di Avellino. Nel suo intervento anche qualche nota dolente. Si devono reperire cinque cardiologi a Sant’Angelo dei Lombardi per aprire la struttura operativa, «ma ci stiamo lavorando».


PROGETTO PILOTA. Assente il Presidente Ciriaco De Mita, è stato delegato il Sindaco di Teora, Stefano Farina, in qualità di Presidente del Piano di Zona Sociale, a rappresentare con il Progetto Pilota i 25 Sindaci dell’Alta Irpinia che hanno investito nella Sanità del comprensorio. Farina ha rimarcato la proficua collaborazione istituzionale in corso con Asl di Avellino e ha rivendicato al Progetto Pilota il merito di aver impiegato le risorse pubbliche disponibili per migliorare concretamente le condizioni di vita delle persone. «Tutto questo non nasce per caso, ma da una visione del futuro ben chiara alle autonomie locali», ha spiegato. «Superando ogni campanilismo abbiamo puntato a dotare il nostro territorio di servizi strategici, di alto impatto, non disponibili finora nemmeno nella stessa provincia di Avellino». Farina ha ricordato le altre grandi sfide, come le ha definite, che attendono il Progetto Pilota da settembre. «Chi guarda con distacco deve sapere che stiamo costruendo il futuro, invito tutti a partecipare i sindaci a partecipare alla assemblea con cui alla ripresa daremo impulso agli altri obiettivi del Progetto Pilota, a partire dalla Azienda Forestale».

IL DIBATITTO. «Grazie all’impegno della Regione e del Progetto Pilota dell’Alta Irpinia oggi si attiva un servizio che risponde ad un fabbisogno reale», ha spiegato Alaia, Vicepresidente della Commissione Sanità. Per Alaia è tempo di aggiornare il modo di misurare e stabilire il fabbisogno. «È un concetto strano quello del fabbisogno, che deriva dal rapporto fra abitanti e posti letto. Certi parametri vanno aggiornati per dare risposte concrete ai pazienti e alle loro famiglie». Ed ha concluso lanciando un segnale all’Asl di Avellino. «È stato fatto un buon lavoro, chi lavora bene deve essere premiato». Per Rosetta D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale il dovere delle istituzioni e di chi governa è «dare condizioni dignitose a chi vive la sofferenza, in particolare ai pazienti e alle famiglie, perché sappiamo quanto può essere devastante la loro condizione in queste circostanze». In questo senso ha inquadrato la Sanità come una delle condizioni necessarie per garantire l’abitabilità delle Aree Interne. «Se questi territori si svuoteranno il disastro investirà anche per le zone costiere», ha avvertito. «Il Progetto Pilota dell’Alta Irpinia ha scelto le cure sanitarie come priorità nel suo investimento, trovando nell’asp di Avellino una capacità di risposta straordinaria», ha aggiunto, annunciando che la Regione Campania metterà in campo altre risorse. Il rilancio di Bisaccia e il riassetto della Sanità in Alta Irpinia sarà completato con ospedale di comunità. «Sono sicura che avremo la dottoressa Morgante ancora con noi per completare i tanti progetti in campo. Il terzo settore è una grande risorsa, e con questa rete potremmo dare risposte ai cittadini». Tra i temi sottolineati da Rosetta D’Amelio la condizione della terza età, nella quale ad oggi confluiscono un quarto dei cittadini residenti. «Dare qualità della vita a queste persone è un imperativo morale, prima che un dovere istituzionale e politico».

Il Vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia, Monsignor Pasquale Cascio, ha espresso la propria soddisfazione per l’inaugurazione della Suap. «La speranza si illumina sempre di più», ha affermato lapidariamente introducendo il proprio intervento. «Quando le luci si spengono la speranza viene meno, ma oggi si illumina. La struttura che si inaugura risponde alla nostra sensibilità di cristiani. Prima di ogni dibattito sul fine vita chiediamoci la voglia di stare accanto su queste persone». L’Asl di Avellino e il Progetto Pilota hanno scritto una pagina di autentica speranza umana, ha spiegato in sostanza Cascio. «Il mio è un ringraziamento civico a chi amministra correttamente e con attenzione».

Soddisfatto il Sindaco di Bisaccia Marcello Arminio, che vede rinascere quello che è stato dal 2012 un ospedale dismesso. «Andiamo avanti con la programmazione che sta ridisegnando il profilo della Sps di Bisaccia», ha affermato, ringraziando il Direttore Generale Maria Morgante. Arminio attende l’apertura dell’«Ospedale di Comunità, con cui rilanciamo definitivamente il ‘Di Guglielmo’, in attesa di sperimentare la medicina del territorio con la Uccp». Arminio ha chiesto un ulteriore impegno su «Radiologia e Psaut», mete non ancora raggiunte del tutto. Arminio ha concluso spiegando che «il Progetto pilota è stato capace di ribaltare quello che avevano fatto i commissari della sanità campana nel 2012, ha ridato funzioni e speranza ad un presidio sanitario fondamentale per questo territorio».

Per Elisabetta Granata, Direttore Sanitario della nuova struttura, ha spiegato quale vantaggio rappresenti per il Distretto Sanitario il nuovo ‘Di Guglielmo’ di Bisaccia. Ha sottolineato l’importanza della attenzione data alla fragilità e alla capacità di cura del nuovo assetto, annunciando una sempre maggiore collaborazione e sinergia con il Consorzio dei Servizi Sociali.
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