Sanità commissariata in Campania, assalto finale M5s contro De Luca (a 10 mesi dal voto)

A DUE SETTIMANE DALLA DECISIONE DEL TAVOLO TECNICO SULL'USCITA DALLA GESTIONE STRAORDINARIA DELLA REGIONE DOPO 12 ANNI DI POTERI SPECIALI TORNA IL PRESSING SU MEF E GOVERNO. Le rappresentanze pentastellate della Campania si compattano nell'appello per un commissariamento ancora più duro, mentre il Governatore minaccia di adire le vie legali contro il Premier: «Risanamento certificato, attenzione a non commettere abusi...»

Sanità commissariata in Campania al centro di uno scontro politico tra M5s e Governatore. Nella foto il Ministro Giulia Grillo in visita all'ospedale Moscati di Avellino durante la campagna elettorale

Sulla Sanità commissariata in Campania si decide nelle prossime settimane. E alla vigilia del pronunciamento tecnico atteso dai tavoli ministeriali, si registra l’ultimo assalto del M5s al Governatore Vincenzo De Luca, a 10 mesi dal voto che rinnoverà la prossima amministrazione regionale nel 2020. In queste ore le parti hanno fatto sentire la propria voce. Hanno iniziato con una lettera firmata da una sessantina di parlamentari campani, cui si sono aggiunti i 7 consiglieri regionali del Movimento. Nella missiva si richiede la sostituzione di Vincenzo De Luca al vertice commissariale attuale e, in aggiunta, prescindendo dall’esito delle risultanze maturate presso i tavoli tecnici, sollecitano una legge speciale che espropri alle prerogative democratiche l’intera governance della Sanità, sul modello di quanto fatto in Calabria. La lettera è indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Immediata la reazione del Governatore, affidata ad una dichiarazione rilanciata dalle agenzie di stampa e, in particolare, ripresa dalla Conferenza delle Regioni, da tempo impegnata in un confronto difficile con il Ministro sulle prerogative costituzionali in materia di Sanità. Vincenzo De Luca ha preannunciato l’azione della Regione Campania in caso di conferma dei poteri commissariali per un altro anno. Si procederà con una querela per abuso d’ufficio nei confronti del presidente del Consiglio, il ministro dell’Economia e il ministro della Salute. Per il Governatore Palazzo Chigi non ha scelta dopo dodici anni di Sanità commissariata in Campania, alla luce dei risultati maturati: far uscire la Campania «dal commissariamento è un dato oggettivo e un obbligo che ha il governo. Non si capisce per quale motivo resta in piedi il commissariamento. A fine luglio ci sarà un nuovo incontro al ministero della Salute». Intervenendo giovedì 4 luglio all’ospedale di Salerno, in occasione della presentazione del progetto di assistenza e prevenzione odontoiatrica del Ruggi d’Aragona, De Luca ha annunciato cambiamenti significativi nelle politiche regionali in materia di Sanità. «Parte una nuova fase della sanità campana, umanizzazione della sanità, vicina ai cittadini e alla povera gente», ha affermato. «Molte persone non si curano più, soprattutto per quanto riguarda le cure odontoiatriche, il Ruggi d’Aragona, è un avanti in questo senso. Si garantisce un ambulatorio gratuito per le persone che hanno patologie odontoiatriche gravi. Mi sembra un bellissimo servizio
che si unisce alle tante eccellenze di questa struttura».

Un momento del Consiglio dei Ministri convocato a Reggio Calabria nella sede prefettizia (Foto da governo.it). Con il Premier Giuseppe Conte, a sinistra il Ministro dell’Interno Matteo Salvini e a destra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti

A VUOTO IL TENTATIVO DI COMMISSARIARE IL COMMISSARIO LO SCORSO 18 APRILE. Non è passata lo scorso 18 ottobre la richiesta di sostituire Vincenzo De Luca al vertice della Sanità in Campania. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha dato seguito alla richiesta del Ministro della Salute Giulia Grillo, che aveva sollecitato la nomina al posto di De Luca dell’ex Direttore generale della Asl di Arezzo, Enrico Desideri. In un Consiglio dei Ministri in trasferta presso la Prefettura di Reggio Calabria, dove tutti hanno notato l’assenza del Ministro Giovanni Tria, la questione non è stata nemmeno discussa. Dopo il Cdm, il Ministro Giulia Grillo, rispondendo alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa, aveva confermato che la decisione finale sarebbe arrivata a luglio, «quando il tavolo tecnico deciderà sul futuro del commissariamento campano», sollecitando nel frattempo l’applicazione della legge sulla incompatibilità», non scattata, vista l’imminenza della decisione finale. Tra poche settimane il verdetto finale.


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