Sanità in Campania, il Mef blocca la sostituzione del Governatore De Luca. Il caso Calabria alla Consulta

MA IL MINISTRO NON SI ARRENDE: «VA APPLICATA L'INCOMPATIBILITÀ ALMENO FINO A LUGLIO», (QUANDO IL MEF SI PRONUNCERÀ SULLA POSSIBILE USCITA DAL COMMISSARIAMENTO DI PALAZZO SANTA LUCIA). Il chiarimento in risposta alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa seguita alla riunione del Cdm

Non è passata per ora la sostituzione di Vincenzo De Luca al vertice della Sanità in Campania. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non darà seguito alla richiesta del Ministro della Salute Giulia Grillo, che aveva sollecitato la nomina al posto di De Luca dell’ex Direttore generale della Asl di Arezzo, Enrico Desideri. Al momento non è stata fornita la motivazione, salvo registrare l’assenza del Ministro Giovanni Tria alla riunione del Consiglio dei Ministri in trasferta presso la Prefettura di Reggio Calabria. Il chiarimento è venuto da Giulia Grillo, che ha risposto alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa seguita alla riunione del Cdm: «In attesa di luglio, quando il tavolo tecnico deciderà sul futuro del commissariamento campano, va applicata la legge sulla incompatibilità e nominato il commissario», ha spiegato, ricordando di aver inviato il nome scelto dal Ministero della Salute, in linea con quanto prescrive la legge. Ed ha ammonito il Mef: «Chi si sottrae a questo adempimento se ne assumerà la responsabilità».

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

In realtà, è stato osservato negli ambienti tecnici regionali, il lasso di tempo tra la chiusura del tavolo tecnico e la successiva decisione rientra nell’iter stabilito da norme e regolamenti. Quindi, tecnicamente, fino al pronunciamento finale sul commissariamento che potrebbe essere revocato da agosto, la Regione Campania si trova in una fase di attesa, che durerà meno di tre mesi, un tempo insufficiente, si sottolinea, perché un nuovo commissario non a conoscenza di fatti e circostanze, possa assumere decisioni consapevoli e appropriate. Il rischio, si obietta, è il vuoto tecnico che ne deriverebbe in attesa del pronunciamento finale del Mef a luglio.

Il Palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale della Repubblica italiana e fino agli anni ’30 del ministero delle Colonie, progettato dall’architetto fiorentino Ferdinando Fuga (1732). Piazza del Quirinale, Roma.

NELLO SCONTRO ISTITUZIONALE SENZA PRECEDENTI L’ULTIMA PAROLA ALLA CONSULTA. Il Consiglio dei Ministri riunito a Reggio Calabria ha deciso invece con un decreto d’urgenza l’intervento sulla Sanità in Calabria, commissariando per intero la governance, dalla Giunta regionale alle singole aziende locali, come risposta a quella che secondo il Ministro Giulia Grillo è una situazione di emergenza. La reazione del Presidente calabrese è stata immediata. Già pronto il ricorso per manifesta incostituzionalità davanti alla Consulta del decreto del Governo. Secondo quanto ha affermato agli organi di stampa il Governatore Mario Oliverio,  la Corte Costituzionale a luglio si pronuncerà preliminarmente a proposito dei due commissari nominati dal Consiglio dei ministri nelle scorse settimane.  Sottraendo al presidente della Calabria la facoltà di nominare i direttori generali e di gestire le forniture, con l’obbligo di passare dalla Consip per gli acquisti, ma anche di gestire personale, assistenza farmaceutica e prevenzione, di fatto si violano le disposizioni costituzionali sulla attribuzione delle materie. Il passaggio al Servizio Sanitario Nazionale del Servizio Sanitario Regionale era uno dei pilastri della Riforma Costituzionale Boschi bocciata dagli elettori nel referendum del dicembre 2016, costato all’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi le dimissioni.

Un momento del Consiglio dei Ministri convocato a Reggio Calabria nella sede prefettizia (Foto da governo.it). Con il Premier Giuseppe Conte al centro, a sinistra il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini e a destra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti

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