Da sinistra: Matteo Salvini, Ministro dell'Interno, il Premier Giuseppe Conte e il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio La firma a Caserta dei Protocolli con la Regione Campania sulla Terra dei Fuochi

Poteri speciali senza precedenti in Calabria e nuovo commissario per la Sanità in Campania. Queste le richieste del Ministro Giulia Grillo al Consiglio dei Ministri che oggi alle ore 13 è convocato presso la Prefettura di Reggio Calabria, sotto la presidenza di Giuseppe Conte. All’ordine del giorno ci sono “misure emergenziali per il servizio sanitario della regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria”, relatori sia il Premier che il Ministro della Salute. La questione della Sanità nelle regioni, ancorchè materia sottratta allo Stato centrale e al Governo dalla Costituzione, continua ad essere nell’agenda ministeriale. Ma il proposito di oggi non ha precedenti. Con un decreto si sperimenta in Calabria un modello di supercommissariamento che cambia di fatto i rapporti tra Stato e Regioni, di fatto annullando per ora in Calabria quanto stabilito dal Titolo V della Carta. In pratica, il decreto espropria la Calabria della Sanità: ogni nomina passerà sotto il controllo del commissario ad acta e per il sub commissario decisi dal Governo, cioè l’ex generale Nas Cotticelli e il manager sanitario Thomas Schael. Perfino le forniture alle Asl saranno accentrate.

Il Ministro della Salute, Giulia Grillo

In una intervista al quotidiano La Repubblica, il Ministro Giulia Grillo parla di caso speciale in Calabria, non ripetibile. In realtà, la sperimentazione di questi poteri speciali potrebbe aprire la strada ad altri campi di applicazione, con margini discrezionali al potere politico mai visti prima negli anni repubblicani. Nell’ambito della discussione sulla Calabria, il Ministro riproporrà la sua richiesta al Mef di confermare il commissariamento della Campania, ma avvicendano il Presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca con un manager di azienda sanitaria locale. Pur essendo i conti in ordine da cinque anni consecutivi, Grillo sollecita la rimozione dell’attuale commissario, Vincenzo De Luca, cioè il responsabile del Piano Ospedaliero approvato dal suo ministero. Giulia Grillo avrebbe addirittura inviato al Ministero il nome del sostituto, si parla del manager Enrico Desideri, ex direttore generale della Asl 8 di Arezzo e fino al marzo scorso direttore dell’Asl Toscana Sud Est, con le province di Siena, Grosseto e Arezzo.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca

In atto il tentativo di far fuori il Governatore della Campania dopo l’esito positivo delle verifiche al tavolo interministeriale. Dipenderà dal Ministero dell’Economia valutare la proposta. In caso di diniego, la questione potrebbe passare all’attenzione dei Vicepremier. Nel Cdm si discuterà. Ormai è chiaro che, cifre alla mano della Sanità campana, si tratta di un problema politico, più che di merito. La mossa della Grillo era stata anticipata dal Vicepremier Luigi Di Maio, ospite della trasmissione Porta a Porta la scorsa settimana. Aveva rilanciato il suo pressing sulla Lega per commissariare il Governatore: «Sul territorio i rappresentanti locali del Movimento Cinque Stelle chiedono la sostituzione di De Luca», aveva detto.

Il Viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia ospite di Sky

Contestare la qualità dei servizi ad una Regione sottoposta a Piano di Rientro, cioé condizionata da paletti stringenti di maggiore austerità rispetto a chi può esercitare poteri ordinari, è una contraddizione in termini. Peraltro la Corte Costituzionale lo scorso autunno ha affermato, a proposito di un pronunciamento su un aspetto del commissariamento in campo sanitario, che la sospensione delle prerogative costituzionali è finalizzata al ripristino di quelle prerogative appena possibile e in un tempo ragionevole, altrimenti si dimostra che la misura, di per sé un vulnus rispetto ai principi democratici stabiliti dalla Carta, va rimossa.

IL MEF: MANCANO I PRESUPPOSTI DEL COMMISSARIAMENTO. La Sanità in Campania ha i conti a posto e livelli essenziali di assistenza oltre la soglia della sufficienza fissata dalla legge. Approvato il Piano Ospedaliero, che sblocca gli investimenti e le assunzioni. Questo l’esito del tavolo tecnico al Mef, il Ministero di Economia e Finanze. Il tavolo tecnico ha completato la verifica sugli adempimenti finanziari e sui livelli essenziali di assistenza in Campania, passaggio decisivo per stabilire l’uscita dallo status commissariale iniziato 12 anni fa. “Nel corso della riunione i ministeri della Salute e dell’Economia hanno confermato e formalizzato l’approvazione del nuovo Piano Ospedaliero”, si legge in una nota della Regione Campania.”E’ stato confermato inoltre l’equilibrio finanziario raggiunto dalla sanità campana e il superamento della soglia prevista per i Lea, che sarà formalizzato, sul 2018, come accade per ogni annualità, al termine del primo semestre di quest’anno”. Inoltre, “è stato confermato che entro il prossimo mese di maggio sarà dato il via libera al piano di edilizia ospedaliera”. Alla luce delle certificazioni del Mef, in caso di intervento del Governo contro l’esito delle verifiche ministeriali, si aprirebbe un conflitto istituzionale senza precedenti, di portata non prevedibile. Da Napoli l’amministrazione regionale promette battaglia.

La sede della Consulta

INCOMPATIBILITÀ TRA RUOLO DI GOVERNATORE E DI COMMISSARIO DELLA SANITÀ, DECIDERÀ LA CONSULTA. La incompatibilità funzionale tra ruolo di Commissario e di Governatore per la Regione Campania ed altri enti locali è materia per l’Alta Corte, che peraltro si è già pronunciata nell’autunno scorso, rilevando l’eccesso di poteri commissariali in Campania decretati dai Governi dal 2007 a oggi, a danno dei diritti degli elettori campani. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 13 dicembre, ha approvato un ordine del giorno con il quale si richiama il Governo al rispetto dei pronunciamenti della Consulta in materia di Sanità. In particolare, si ritiene necessario rispettare il pronunciamento che impone al tavolo convocato per il Patto della Salute la discussione sulla conferma o sull’eliminazione del regime straordinario, portato avanti da oltre dieci anni, attraverso Piano di Rientro e commissariamento. Inoltre, si esorta il Ministero a prendere atto dei dubbi sollevati dai giudici costituzionali di fronte ad un prolungarsi della sospensione dei poteri ordinari, in luogo del libero esercizio della potestà democratica, sottratta con il commissariamento agli elettori.


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