Vasche di laminazione a Montoro, i Comuni decidono. ‘Sel’: fermare tutto

Seduta decisiva per il Grande Progetto Sarno nella conferenza dei servizi riunita in mattinata. Appello di 'Sinistra Italiana' al Sindaco neoeletto Girolamo Giaquinto perché trovi il modo di rinviare tutto: «Servono modifiche profonde al disegno rimasto nella sua versione originaria»

Sulle vasche di laminazione a Montoro i Comuni decidono domani. Il Grande Progetto Sarno giunge seduta decisiva della conferenza dei servizi. Appello di ‘Sinistra Italiana’ al Sindaco neoeletto Girolamo Giaquinto perché trovi il modo di rinviare tutto. Ma non sarà facile. Dopo sette anni per il Progetto Grande Sarno domani si attende la risposta dei Comuni. Il Gruppo Bene Comune Montoro – Sinistra Italiana chiede al primo cittadino di prendere il tempo necessario per entrare nello specifico del progetto e ottenere le modifiche che, sottolineano, in questi anni le rappresentanze territoriali non sono riuscite ad ottenere.

L’interno del palazzo municipale di Montoro

L’APPELLO AL NUOVO SINDACO DI MONTORO, GIROLAMO GIAQUINTO. «Chiediamo alla nuova amministrazione di Montoro di intervenire con decisione per far valere le ragioni del territorio; non bisogna sprecare l’occasione di un intervento strutturale sull’assetto idrogeologico con la priorità del risanamento ambientale», si legge nella nota diffusa da “Bene Comune Montoro – Sinistra Italiana”. I promotori dell’iniziativa spiegano le ragioni per le quali ritengono necessario fermare la discussione prima di giungere ad una deliberazione finale. «Proprio per la complessità della questione riteniamo sia opportuno prendersi il tempo necessario per le valutazioni di competenza, non potendo accettare una convocazione ultimativa a poche ore dall’insediamento del Sindaco e del Consiglio comunale, tanto più senza un adeguato corredo documentale aggiornato».

La sede del Ministero dell’Ambiente

CONFERENZA DEI SERVIZI GIUNTA ALLA SEDUTA DECISIVA DOPO SETTE ANNI DI ISTRUTTORIA. Si annuncia per domani, 21 giugno, la conferenza dei servizi istruttoria per l’acquisizione della posizione definitiva da parte di tutte le amministrazioni coinvolte nel Programma degli interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del Sarno, il cosiddetto “Progetto Grande Sarno”, avviato durante la scorsa legislatura regionale dal Governatore Stefano Caldoro. La convocazione è stata decisa dalla attuale Giunta regionale della Campania, anche alla luce delle attese che il Ministero dell’Ambiente ha dimostrato per la messa in sicurezza e il disinquinamento del Fiume Sarno. Il Gruppo Bene Comune Montoro ricorda il merito del progetto, che «prevede la realizzazione di due vasche di laminazione nel comune di Montoro, una alla frazione Chiusa, l’altra a San Bartololomeo». Il programma fu «originariamente predisposto dall’Agenzia Regione Campana per la Difesa del Suolo (A.R.CA.DI.S.) a valere sui fondi europei POR-FESR 2007-13, con uno stanziamento iniziale di 217 milioni di euro». L’Arcadis, poi, «trasmise il 20 marzo 2013 il Progetto preliminare alla Giunta Regionale con tutto il corposo volume di elaborati predisposti dall’Agenzia e dall’Autorità di Bacino; lo stesso giorno la Giunta con due delibere, la 119 e 124 , approvò sia lo schema di protocollo tra Regione, Agenzia e Autorità di Bacino che il Progetto preliminare: una delibera frettolosa che stanziava centinaia di milioni e segnava il destino di interi territori per gli anni a venire senza coinvolgere enti e cittadini», osservano i rappresentanti della sinistra montorese.

“BENE COMUNE MONTORO” FRENA. Nella nota il Gruppo Bene Comune Montoro spiega la propria posizione. «Il Progetto, pur apprezzabile nello scopo di mitigazione del rischio idrogeologico, è sbagliato per la parte alta del bacino del Sarno, in particolare per il mancato coinvolgimento del comune di Solofra, da cui può ricadere nella valle montorese un potenziale rischio alluvionale, anche per la pericolosa cementificazione dell’alveo; altro punto dolente il rischio di trasformare le vasche in ricettacoli di liquami inquinanti e maleodoranti senza una preventiva opera di disinquinamento, di perfezionamento della rete depurativa industriale e civile, di sistemazione delle sponde del torrente ormai inesistenti , ed in assenza di un programma di manutenzione delle vasche di laminazione a Montoro». I rappresentanti obiettano alle autonomie locali montorese e solofrana un eccesso di inerzia. «Abbiamo assistito in questi anni ad un susseguirsi di rilanci e passi indietro del Progetto Grande Sarno; c’è stata anche l’occasione di avanzare proposte di modifica quando il progetto è tornato alla competente commissione in Consiglio Regionale; ma al di là dei proclami ci ritroviamo in sostanza con il piano originario perché non c’è stata la volontà o forza politica per un intervento efficace, a cominciare da un’azione congiunta dei comuni di Montoro e Solofra, che intanto predispone progetti in proprio in cerca di finanziamenti, disarticolati da un organico riassetto del comprensorio alto Sarno».


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