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venerdì, 19 Aprile, 2024
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Papa Francesco: prego per i Vescovi mobilitati in favore delle Aree Interne

Il monito del Pontefice rivolto ai ministri della Chiesa in Irpinia e Sannio: «Chinarsi su sofferenze e discernere itinerari buoni per superare difficoltà del momento». L'iniziativa in vista del 24 giugno, quando a Benevento si riuniranno gli amministratori locali e le istituzioni della Campania interna per il Patto dei cammini, "una proposta concreta per favorire l’uscita dei territori dall’emarginazione". Un modello sostenibile di sviluppo contro lo spopolamento

Il Papa Francesco, Vescovo di Roma
Papa Francesco, Vescovo di Roma

Papa Francesco con una lettera indirizzata a monsignor Felice Accrocca, metropolita di Benevento esprime apprezzamento per l’iniziativa del Forum istituzionale sulle Aree Interne della Campania. «Prego per i Vescovi di Irpinia e Sannio mobilitati per le Aree Interne», fa sapere nella missiva. Nel testo della missiva, riportata integralmente, l’incitamento a «chinarsi sulle sofferenze e discernere gli itinerari buoni per superare difficoltà del momento». Il messaggio del Papa è stato letto oggi alle 12 da ciascun vescovo della metropolia, nella propria sede. Con il Vescovo di Benevento, sono coinvolti nell’iniziativa quelli di Avellino, Ariano Irpino, Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e l’Abate di Montevergine. «Ringrazio i pastori di questa terra per la loro sollecitudine nell’offrire criteri morali e contribuire a discernere itinerari buoni per superare le difficoltà del momento», ha affermato il Pontefice. Dal Santo Padre l’incoraggiamento «ai partecipanti al convegno», perché si dedichino «al governo della cosa pubblica con spirito di servizio, sforzandosi di testimoniare con serenità e atteggiamento propositivo i valori della trasparenza e dell’onestà, tenendo conto anche della Dottrina sociale della Chiesa, in armonia con le diverse sensibilità culturali».

Papa Francesco abbraccia un anziano in occasione della XXVII Giornata del Malato

Papa Francesco: ai vescovi: «…chinarsi sulle sofferenze e saper discernere gli itinerari buoni, per superare difficoltà del momento…»

Papa Francesco ha sottolineato che «la condizione precaria delle fasce più deboli della società richiede da parte di tutti – istituzioni, comunità ecclesiali, realtà educative e assistenziali – un costante sforzo per chinarsi sulle difficoltà e le sofferenze di tanti nostri fratelli e sorelle, offrendo loro gesti concreti di condivisione e di solidarietà». L’auspicio formulato dal Papa è che «si dedichi ogni energia per ridare speranza alle persone più deboli e bisognose di aiuto, in vista di una società sempre più accogliente, fraterna e a misura d’uomo». Papa Francesco pregherà «affinché l’incontro possa produrre frutti di bene».


Il Pontefice ai Vescovi: pregherò perché l’incontro possa produrre frutti di bene, e di cuore invio la mia benedizione

Il testo della lettera trasmessa dal Papa Francesco all’Arcivescovo metropolita di Benevento Felice Accrocca

Mons. Felice Accrocca, Vescovo di Benevento, accanto al Pontefice Francesco

Ringrazio i Pastori di questa terra per la loro sollecitudine nell’offrire criteri morali e contribuire a discernere itinerari buoni per superare le difficoltà del momento. In pari tempo incoraggio i partecipanti al convegno a dedicarsi al governo della cosa pubblica con spirito di servizio, sforzandosi di testimoniare con serenità e atteggiamento propositivo i valori della trasparenza e dell’onestà, tenendo conto anche della Dottrina Sociale della Chiesa, in armonia con le diverse sensibilità culturali.
La condizione precaria delle fasce più deboli della società richiede da parte di tutti – istituzioni, comunità ecclesiali, realtà educative e assistenziali – un costante sforzo per chinarsi sulle difficoltà e le sofferenze dei tanti nostri fratelli e sorelle, offrendo loro gesti concreti di condivisione e di solidarietà. Auspico, pertanto, che si dedichi ogni energia per ridare speranza alle persone più deboli e bisognose d’aiuto, in vista di una società sempre più accogliente, fraterna e a misura d’uomo.
Assicuro la mia preghiera perché l’incontro possa produrre frutti di bene, e di cuore invio la mia Benedizione.”                                               

Francesco


L’OBIETTIVO DELLA CHIESA ATTRAVERSO IL FORUM DEGLI AMMINISTRATORI. Dai Vescovi di Irpinia e Sannio un Piano per lo Sviluppo delle Aree Interne, oggi a rischio di spopolamento per la crisi di modello economico e di opportunità concreta di occupazione (non solo) giovanile nelle province di Avellino e Benevento. L’iniziativa in programma lunedì 24 giugno nel capoluogo sannita non sarà solo un convegno, come è stato spiegato dalla Diocesi beneventano in un documento integralmente riportato più avanti. Momento culminante di quello che è stato indicato come il “primo forum degli Amministratori campani”, intitolato “Consapevolezza, start up di comunità e dialogo tra i territori”, la proposta concreta da attuare per iniziativa degli enti locali come tramite istituzionale. La relazione di Luigino Bruni, docente di Economia politica all’Università Lumsa di Roma, fornirà la visione economica civile inquadrano la questione nella prospettiva del Terzo settore. Le sue riflessioni saranno riprese nei quattro laboratori tematici: :Flussi delle persone e dei capitali”, con Giuseppe Marotta e Costantino Boffa; “Il futuro nella storia” con Simone Foresta e Paolo Orefice; “L’ambiente, il paesaggio e la cura del Creato” con don Marco Fagotti e Federico Ceschin; “Welfare, servizi e accoglienza” con Luigi Mansi e Mario Melchionna. Il Forum si concluderà con il Patto dei cammini, “una proposta concreta per favorire l’uscita di questi territori dall’emarginazione”.

IL CONTRIBUTO DELLA CHIESA ALLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE. La Chiesa intende fornire una traccia di lavoro per ispirare parti sociali, istituzioni e autonomie, gli attori dello sviluppo ecomomico, ricordando che la stabilità e la prosperità del territorio costituiscono la essenziale condizione per il successo e l’affermazione individuale. In una fase storica nuova dell’economia anche al Sud, caratterizzata dalla opportunità per le buone imprese di prescindere dal proprio contesto grazie al mercato unico, alla internazionalizzazione e alla globalizzazione, la Chiesa intende ricordare il dovere e la necessità della responsabilità sociale. Ignorare il lamento di dolore che si leva dal territorio, cullandosi nell’illusione di poter crescere al di fuori del rapporto con il territorio, a lungo termine può mettere a rischio anche tutto ciò che si è costruito. La politica e le istituzioni in questa visione vengono richiamate alla missione originaria, superare la “dittatura” del protocollo burocratico, per realizzare un cambiamento fecondo, utile a portare benessere, invertendo l’attuale sterile tecnocrazia.


A Benevento il I Forum degli Amministratori campani per le Aree Interne

Documento della Diocesi di Benevento

Siamo alla vigilia del Forum degli amministratori che si terrà dal 24 al 26 giugno a Benevento presso il Centro La Pace, incontro che segue la lettera-documento “Mezzanotte del Mezzogiorno?” dei vescovi della metropolia di Benevento datata 13 maggio 2019. In questo breve scritto i presuli campani sollecitano la riflessione di varie componenti della società civile e della Chiesa intorno a un grave problema comune a tutte le aree interne della nostra penisola: l’isolamento dal resto del Paese e la conseguente arretratezza. Durante il convegno non si tratterà di effettuare semplicemente una lucida analisi, che a volte risultano solo esercizio di erudizione, quanto piuttosto aprire “tavoli” di confronto dove si possano ascoltare riflessioni e provocazioni di esperti del settore, dove gli amministratori possano esprimere la propria lettura del territorio e i tentativi che essi hanno posto in essere per vincere la deriva di un destino apparentemente ineluttabile: essere periferia, sempre più lontana dal Centro e come tale ignorata e abbandonata . Dove saranno presenti i giovani, (negli ultimi tempi oggetto di attenzione privilegiata da parte della Chiesa). Per risalire la china occorre lo sforzo unanime di tutte le componenti sociali: i vescovi di Benevento, Avellino, Ariano Irpino, Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, Montevergine, Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, credono nella possibilità di un confronto serio e fruttuoso e lanciano l’invito a ritrovarsi insieme. Il luogo è significativo: il Centro La Pace a Benevento, dove sorge un’opera nata nel nome di un sacerdote sannita, Don Emilio Matarazzo che dopo gli anni della contestazione del ’68 sognò un centro di spiritualità aperto ai laici, e che purtroppo non potè vedere realizzato a causa della sua morte prematura avvenuta nel 1978. Le sue intuizioni, grazie all’impegno di quelli che collaborarono con lui e lo seguirono (credenti e non credenti), sono diventate realtà e ormai sono tante le persone che in questi venti anni di attività sono entrate in contatto con questa spiritualità di unità e laicità. Proprio dal Monte delle Guardie è partito il progetto Unipace nato nella arcidiocesi beneventana, proposta che muove i suoi primi passi proprio attraverso questo meeting in cui saranno coinvolti giovani, docenti universitari, politici, uomini di Chiesa, sindacati, associazioni di settore, imprenditori. Lunedì 24 giugno dopo i saluti di rito alle 17,30 il piatto forte del Forum, la relazione di Luigino Bruni, docente di Economia politica all’Università LUMSA di Roma ed esponente di spicco della cosiddetta economia civile che fa riferimento al Terzo settore. Martedì le sue riflessioni saranno riprese nei quattro laboratori tematici: flussi delle persone e dei capitali, con Giuseppe Marotta e Costantino Boffa; il futuro nella storia con Simone Foresta e Paolo Orefice; l’ambiente, il paesaggio e la cura del creato con don Marco Fagotti e Federico Ceschin; welfare, servizi e accoglienza con Luigi Mansi e Mario Melchionna. Alle 22,00 è previsto l’arrivo della marcia della Pace a cui seguirà la veglia in preparazione della Carta dei Giovani, che sarà presentata mercoledì 26 alle 10,30. Il Forum si concluderà con la firma del Patto dei cammini, una proposta concreta per favorire l’uscita di questi territori dall’emarginazione.


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