Patto per il Laceno. Ciriaco De Mita, Presidente dell'Area Pilota Città dell'Alta Irpinia, interviene durante la Conferenza sull'Altopiano del Laceno (Bagnoli Irpino, sede dell'Acca Software - 14 giugno 2019)

Patto per il Laceno e le sue prospettive di sviluppo economico. Una convergenza istituzionale e scientifica ha preso forma in queste ore a Bagnoli Irpino, dove è in corso su iniziativa dell’Ordine degli Architetti la prima conferenza dedicata al futuro dell’altopiano. La prima giornata è servita a registrare la convergenza su un obiettivo ritenuto strategico per il territorio. Confindustria, Ordine degli Architetti, la Città dell’Alta Irpinia e il Comune di Bagnoli sono impegnati nell’ambito delle rispettive funzioni a promuovere un ambizioso programma, definito “maxi progetto per il Laceno”, per il quale sono disponibili al momento solo una parte delle risorse necessarie, come ha spiegato il presidente dell’area pilota Ciriaco De Mita.

Patto per il Laceno. Il tavolo della Conferenza sull’Altopiano del Laceno (Bagnoli Irpino, sede dell’Acca Software – 14 giugno 2019). Da sinistra: Adelina Picone; Guido Cianclulli, Dimitri Dello Buono; Teresa Di Capua, Giuseppe Bruno; Erminio Petecca

Obiettivo di questo patto è favorire l’impegno della Regione Campania a sostenere per intero un piano approvato dall’amministrazione comunale di Bagnoli Irpino nella parte generale preliminare e nello stralcio relativo alle funivie. Servono 22 milioni per il potenziamento complessivo della stazione sciistica, ma lo stralcio riferito alla funivia può andare in cantiere con 12 milioni. Nell’auditorium dell’Acca Software dove si è svolta la conferenza di apertura, il sindaco Teresa Di Capua ha illustrato gli obiettivi del progetto spiegando che lo stralcio è ormai pronto per essere cantierato non appena saranno disponibili le risorse.

Patto per il Laceno. Un momento della Conferenza sull’Altopiano del Laceno (Bagnoli Irpino, sede dell’Acca Software – 14 giugno 2019)

Nelle sue conclusioni Ciriaco De Mita ha inquadrato il problema delle risorse nel contesto dei difficili rapporti fra il territorio e il Governo nazionale. Dei 200 milioni di euro previsti a beneficio dell’area pilota dell’Alta Irpinia nell’ambito del protocollo siglato a Nusco l’8 marzo 2017 e, confermati nel dicembre scorso a Napoli nel corso di un incontro con il Governatore De Luca, sono disponibili solo 20 milioni. La parte che compete alla strategia nazionale, quindi al finanziamento statale, non è al momento disponile. Le risorse dovranno essere reperite e saranno reperite attraverso un percorso che porterà anche a realizzare una moderna azienda forestale a beneficio di quasi tutti i comuni rientranti nel progetto pilota.

Patto per il Laceno. Guido Cianciulli, fondatore dell’Acca Software durante i suo intervento alla Conferenza sull’Altopiano del Laceno (Bagnoli Irpino, sede dell’Acca Software – 14 giugno 2019)

IL WORKSHOP ALL’ACCA SOFTWARE. La prima delle quattro giornate del workshop ha avuto luogo nell’auditorium della Acca Software, dove la conferenza ha visto la partecipazione di: Dimitri Dello Buono, Capo Gabinetto presidenza del Consiglio regionale della Campania; Teresa Di Capua sindaco di Bagnoli Irpino; Giuseppe Bruno presidente di Confindustria Avellino; Erminio Petecca presidente dell’ordine degli Architetti di Avellino; Ciriaco De Mita presidente dell’ara pilota Città dell’Alta Irpinia. I lavoro sono stati aperti dai saluti di Guido Cianciulli, fondatore dell’Acca Sofware, azienda leader nel settore del software per l’edilizia, tra i riferimenti imprenditoriali globalizzati più legati al territorio. Cianciulli ha illustrato anche attraverso un video, le potenzialità che alcuni software aziendali offrono al mercato per progettare la trasformazione di paesaggi naturali e antropizzati come quello del Laceno. Tra gli interventi istituzionali il sindaco di Bagnoli ha riepilogato la situazione progettuale, spiegando che sono disponibili sia il maxi progetto complessivo per la stazione sciistica, sia lo stralcio relativo alla funivia. La Di Capua conta sull’impegno regionale per poter dare il via alla prima parte degli investimenti sull’altopiano, che rappresenta un polo naturalistico straordinario anche per la zootecnia, il turismo estivo e l’interesse scientifico legato alle Grotte del Caliendo, su cui si registra il considerevole interesse degli accademici non solo in Campania.

Patto per il Laceno. Erminio Petecca, Presidente dell’Ordine provinciale avellinese degli Architetti, interviene durante la Conferenza sull’Altopiano del Laceno (Bagnoli Irpino, sede dell’Acca Software – 14 giugno 2019)

Per il Presidente di Confindustria Giuseppe Bruno, il Laceno rappresenta un volano fondamentale per l’economia dell’intera Alta Irpinia. A patto di de-stagionalizzare l’offerta turistica del Laceno. Per Bruno le ricadute di flussi turistici stabili e continui sono notevoli sia per il patrimonio abitativo, che per l’intero settore sei servizi, dell’enogastronomia e del commercio. Il presidente dell’Ordine degli Architetti Erminio Petecca, ha ribadito la mission che l’associazione professionale si è data in provincia di Avellino non da oggi. L’obiettivo degli architetti è promuovere le ricchezze ambientali, paesaggistiche, naturali, storiche e culturali dell’Irpinia, con riferimento alle importanti potenzialità dell’Alta Irpinia. Nel suo intervento finale, il presidente De Mita ha esortato tutti gli attori istituzionali impegnati a inquadrare la questione del Laceno e del progetto pilota come un processo progettuale i cui risultati finali dipenderanno dalla capacità strategica delle istituzioni locali.

Il complesso direzionale e di ricerca dell’Acca Software di Bagnoli Irpino

Accanto agli interventi istituzionali si sono sviluppate le relazioni di merito, sotto il coordinamento di Adelina Picone, docente di progettazione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli, dove coordina anche il master “Architettura e progetto per le Aree Interne: Ri_Costruzione dei piccoli paesi”. Il workshop è stato organizzato infatti dal Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con il Comune di Bagnoli Irpino, con Acca Software, Ordine degli Architetti e Confindustria.

Patto per il Laceno. A sinistra: Adelina Picone, Coordinatrice del Dipartmento di Archtettura presso a Federico II di Napoli. A destra, accanto a Guido Cianclulli fondatore della Acca Software, Dimitri Dello Buono, Capo di Gabinetto presso la Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, interviene durante la Conferenza sull’Altopiano del Laceno (Bagnoli Irpino, sede dell’Acca Software – 14 giugno 2019)

SNAI, UNA STRATEGIA CONTRO LO SPOPOLAMENTO. Nel suo intervento la professoressa Picone ha fornito la traccia per comprendere l’obiettivo della strategia in corso nelle aree interne. In Alta Irpinia così come nei borghi piemontesi o nelle valli dell’Agrigentino, l’Italia sta assistendo inerme ad un fenomeno storico di spopolamento. Si stanno perdendo pezzi di territorio semplicemente a causa della mancanza di capacità di governance di luoghi spesso ricchi di testimonianze e di pregio, ma privi di azioni mirate al recupero sociale e allo sviluppo delle comunità. Da questa esigenza è nata la strategia nazionale delle aree interne, acronimo Snai, che supera un parametro classico nell’attribuzione delle risorse, quello demografico. Non si investe in queste aree valutando quante persone ci abitano, ma al contrario, quante se ne vogliono attirare o reintrodurre, badando a valorizzare, con strumenti di pianificazione negoziata, le risorse naturali e quelle ambientali. Adelina Picone ha rassicurato istituzioni locali e pubblico presente alla conferenza sulla concretezza di questi processi. Ci sono realtà dove la strategia ha già funzionato conseguendo i risultati prefissati. Gli esempi fatti dalla illustre cattedratica sono quelli di Favara, nelle valli agrigentine, dove è stata rigenerata una comunità grazie all’arte contemporanea; Ostana in provincia di Cuneo, dove la fondazione di un centro internazionale di studi sulle lingue occitane ha permesso di far rinascere una preziosa realtà italiana; Borgo Valsugana bagnata dal fiume Brenta in provincia di Trento dove il progetto Arte Sella ha recuperato un’area naturale creando un parco di arte contemporanea. Esattamente come spiegato da De Mita in altre occasioni, la docente ha sottolineato che la rifondazione di un luogo, in questo caso l’Alta Irpinia, passa dalla consapevolezza delle comunità.

RECUPERO PAESAGGISTICO, LE BUONE PRATICHE. La conferenza ha proposto esempi di successo a livello europeo sperimentati per il recupero paesaggistico, applicabili al Laceno. Tanti gli esempi, dal Masterplan del fronte fluviale di Anversa, al Parco del Tejo e del Trancao in Portogallo, il waterfront di Tushnisht in Albania, finalizzato alla qualificazione dei bacini lacustri, fino alla spiaggia e al lungomare di Figueiras da Foz, ancora in Portogallo. Tra i porgetti illustrati c’è anche quello del parco geologico di Balangero, nel torinese. Si tratta di progetti elaborati dallo studio Proap di Lisbona fondato nel 1989 da João Nunes.


IL LINK. IL RENDERING PER IL PAESAGGIO E L’ARCHITETTURA


SULL’ALTOPIANO IL LABORATORIO NEL CENTRO SPERIMENTALE: 20 TESI DI LAUREA SUL LACENO. Dopo l’inaugurazione dei lavori all’Acca Software, l’apertura del laboratorio nel centro ambientale dell’Altopiano del Laceno: ben 20 tesi di laurea iniziano il percorso di studio sulla tematica, e il workshop intende offrire un approccio interdisciplinare alla progettazione architettonica. Nel corso del workshop studenti e docenti universitari, unitamente alle altre professionalità che si alterneranno nel grande laboratorio naturalistico lavoreranno per analizzare tutti gli aspetti: dalla legge regionale sul contratto di fiume con la relazione di uno dei redattori della legge Francesco Scalone, alla valutazione delle politiche e dei fondi a disposizione, fino alle esperienze maturate da Marina Regillo, che ha già redatto un progetto di ricerca sul turismo eco sostenibile a Conza della Campania e mai decollato.

Le seggiovie del Laceno

Spazio anche all’aspetto geologico, con la relazione di Antonio Santo, geologo della Federico II di Napoli, per affrontare uno dei problemi più critici dell’area, come l’assenza dell’acqua in un’area caratterizzata dal bacino idrico, per valutare le azioni da intraprendere per ripristinare l’ecosistema; e all’arte contemporanea come occasione di rilancio del sito, sulla scorta di Arte Sella, una esperienza mutuata dal Trentino Alto Adige. A questo si aggiungono le relazioni dell’Istituto Zooprofilattico di Portici per il progetto della costruenda Azienda Zootecnica dell’Alta Irpinia, e un’attenzione particolare sarà dedicata al Laceno D’Oro, una delle rassegne culturali legate alla cinematografia, individuate come esperienze positive di rilancio e valorizzazione del sito. Sarà presente Ugo Morelli, professore di Scienze Cognitive e coordinatore del Master World Natural Heritage Management della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio della provincia di Trento.

 

I lavori si concluderanno domani nel pomeriggio. L’intera giornata sarà dedicata a un focus group con tutti i portatori d’interesse locali, che avranno modo di discutere di quanto emerso nel corso del workshop, fra punti di forza e criticità, per poter poi dare vita ad una vera e propria agenda di lavoro da adottare.


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