Pensione per patologie da amianto, Sibilia (M5s): c’è anche l’ex Isochimica

LA SODDISFAZIONE DELLA DEPUTATA PENTASTELLATA MARIA PALLINI: «IN PORTO LA MIA BATTAGLIA IN PAROAMENTO». La nota del Sottosegretario: «Reperite le risorse, confido in un voto unanime per dare una risposta alle famiglie che hanno sofferto in questi decenni, pagando un prezzo altissimo»

Isochimica. L'amianto interrato oltre trent'anni fa

Gli ex operai Isochimica potrebbero ottenere quel trattamento previdenziale straordinario per il quale si battono da anni con le loro famiglie. Una pensione per chi ha contratto patologie da amianto sul posto di lavoro è prevista all’interno di una norma ad hoc in corso di discussione in Parlamento. Lo ha annunciato il Sottosegretario di Stato Carlo Sibilia, che sottolinea i benefici previsti anche per gli ex operai dell’Isochimica di Borgo Ferrovia ad Avellino. «È in arrivo un’importante svolta per i lavoratori dell’ex Isochimica di Avellino», scrive, infatti, in una nota.

Il Sottosegretario Carlo Sibilia

L’AUSPICIO DI CARLO SIBILIA. «Il Governo presieduto da Giuseppe Conte ha messo a punto una norma – l’emendamento 41.010 all’interno del cosiddetto Decreto Crescita – per risolvere la questione e per dare riconoscimento della pensione di inabilità ai soggetti che abbiano contratto malattie professionali a causa dell’esposizione all’amianto», si legge nel testo del comunicato diffuso dal deputato pentastellato. «La parola fine all’incresciosa vicenda dei lavoratori dell’ex azienda di Pianodardine, dunque, potrebbe essere scritta a breve», aggiunge. «Questa volta, dopo un lungo lavoro fatto con il Ministero del Lavoro, abbiamo un testo che è qualcosa di più di una speranza». Per il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Carlo Sibilia «ora non resta che attendere la votazione in Commissione. Ritengo che su questo tema ci debba essere unità totale». E, conclude con un auspicio, «mi auguro vada tutto liscio anche in Commissione Bilancio, perché le risorse sono state reperite». Nel pomeriggio è prevista la votazione sull’ammissibilità della norma in Commissione Finanze.

La deputata del Movimento Cinque Stelle, Maria Pallini

LA DEPUTATA MARIA PALLINI: «GIUNGE IN PORTO IN IMPEGNO PER IL QUALE HO LAVORATO IN QUESTI MESI IN PARLAMENTO». «Sono molto soddisfatta del lavoro che ho portato avanti in queste settimane per consentire l’inserimento nel decreto Crescita di un emendamento che riguarda la pensione di inabilità per i lavoratori ammalati da patologie asbesto-correlate di origini professionali», così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Maria Pallini. «Sono riuscita, grazie alla collaborazione del Presidente della Camera Roberto Fico e della presidente della Commissione Finanze Carla Ruocco che ringrazio entrambi per la sensibilità dimostrata, a far superare all’articolo da me proposto al Governo lo scoglio dell’ammissibilità nella congiunta Finanze-Bilancio che sta vagliando il provvedimento. Dopo il voto in Commissione, il decreto arriverà in aula alla Camera e, successivamente, al Senato per l’approvazione definitiva», aggiunge la portavoce avellinese. «Nello specifico, l’emendamento, frutto della costante interlocuzione con i lavoratori che vivono sulla propria terra questo dramma – dichiara la parlamentare irpina – intende estendere l’ambito di applicazione soggettiva dell’articolo 1, comma 250, della legge 31 dicembre 2016, n. 232 a tutti coloro che risultano affetti da patologia asbesto correlata accertata e riconosciuta. In particolare, la disposizione riconosce la pensione di inabilità in favore dei soggetti che abbiano maturato un’anzianità contributiva pari almeno a cinque anni nell’intera vita lavorativa, ancorché non si trovino nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa». Nella nota la deputata illustra alcuni contenuti della norma.

Palazzo Chigi, sede del governo nazionale

«Sono compresi nelle categorie tutelate altresì i lavoratori e gli ex lavoratori in possesso dei requisiti sopra prescritti che, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, siano transitati in una gestione di previdenza diversa da quella dell’INPS e, per effetto della ricongiunzione contributiva, non possano far valere la contribuzione dell’assicurazione generale obbligatoria. L’emendamento garantisce infine la medesima tutela previdenziale anche a coloro che siano titolari del sussidio per l’accompagnamento alla pensione che entro l’anno 2020 optino per la titolarità della pensione di inabilità». Infine, la deputata sottolinea il proprio impegno sulla questione. «Ma, al di là dei tecnicismi, non posso non sottolineare l’impegno profuso fin dal mio ingresso in Parlamento per la risoluzione di questa vicenda che si trascina da anni ormai. E il mio pensiero va soprattutto agli ex lavoratori dell’Isochimica di Avellino, che da tempo chiedono che sia messa la parola fine sulla loro situazione. Questa potrebbe essere la volta buona, visto che non solo, in sinergia con i Ministeri competenti, siamo riusciti a rintracciare le risorse a copertura dell’emendamento ma abbiamo costruito una convergenza delle forze politiche su questo tema. È stato un lungo lavoro che, tuttavia, mi riempie di soddisfazione perché rappresenta una vera e propria svolta nel caso drammatico della fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia», conclude Pallini.


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