La sede del Ministero dello Sviluppo Economico

Vertenza Whirlpool al Mise martedì. Il 4 giugno al Ministero c’è l’incontro richiesto d’urgenza dai sindacati, dopo l’incontro di ieri mattina con i dirigenti sindacali della Whirpool a Napoli. L’azienda sta aggiornando il piano industriale 2019- 2021, che è stato presentato al ministero a ottobre.

Dopo la strategia industriale messa in campo da Fca, che non ha ancora presentato un piano industriale al Governo italiano, il sindacato si trova di fronte ad un nuovo inedito: questa è la prima volta che un’azienda presenta un piano industriale triennale e viene disatteso dopo pochi mesi. Una manovra che crea un precedente, e si aggiunge al clima di grande confusione alimentato dalla mancanza di una strategia nazionale industriale.

Fermo restando il mantenimento dell’impegno sui 250 milioni di investimenti su base triennale garantito da Whirlpool, che serviranno a innovazione, prodotto, processo e sviluppo, sta creando un certo sconcerto la decisione su Napoli, dove non si chiude l’azienda ma si apre un processo di riconversione del sito, con cessione del ramo d’azienda a una società terza. L’obiettivo di questa operazione secondo la Whirpool è di garantire la continuità industriale dello stabilimento e i livelli occupazionali, creando le condizioni per rendere questo stabilimento sostenibile.

Il sindacato però non ci sta e ha proclamato uno sciopero generale. A Napoli i lavoratori coinvolti sono 420 circa e la crisi aperta a Via Argine fa eco anche in provincia di Avellino, dove ben tre stabilimenti lavorano conto terzi per il marchio americano. Le aziende irpine interessate dalla vertenza sono la Cellu Block di Montoro che conta circa 40 addetti e canalizza il 70% della produzione a Whirpool; la Pasell con due siti produttivi di gomma plastica a Montoro e a Forino, per un totale di 49 addetti e il 60% della produzione destinata a Whirlpool; e infine la Scame Med dell’area industriale Porrara di Sant’Angelo dei Lombardi, che insieme alo stabilimento di San Giovanni a Teduccio conta 51 dipendenti.

In attesa di conoscere il destinatario della cessione, i lavoratori non nascondono la loro apprensione per le notizie che si rincorrono in queste ore. A Napoli in Via Argine gli operai e  le rappresentanze delle sigle sindacali sono in presidio H24, e oggi c’è stata la visita del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha incontrato le maestranze. I lavoratori hanno chiesto il sostegno del primo cittadino a farsi garante del diritto al lavoro come conquista sociale e non come forma di assistenzialismo. Sulla vicenda è intervenuto anche il vice premier Matteo Salvini, che ha auspicato che il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio faccia rispettare gli impegni assunti dagli americani con il Governo italiano.


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