Whirlpool chiude a Napoli, a rischio l’indotto in Irpinia con 300 lavoratori

Il segretario generale della Cgil Avellino Franco Fiordellisi, unitamente alla Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl lanciano l'allarme sulla decisione del marchio statunitense di chiudere i battenti dello stabilimento di Napoli, che potrebbe coinvolgere le industrie irpine che lavorano conto terzi con l'azienda

Whirlpool chiude a Napoli, a rischio l’indotto in Irpinia con 300 lavoratori. Nell’incontro sindacale di questa mattina l’azienda ha comunicato l’abbandono dello stabilimento, chiudendo di fatto l’attività produttiva con il licenziamento di 420 lavoratori. I sindacati unitamente ai lavoratori hanno reagito dichiarando lo sciopero da subito per intera giornata in tutti i siti italiani, ritenendo inaccettabile questa scelta in virtù del piano industriale siglato 6 mesi fa in sede ministeriale con il Governo ricevendo fondi pubblici.

La Filctem CGIL e La Femca CISL dopo questo drammatico annuncio sono fortemente preoccupate per le aziende dell’indotto Whirlpool in provincia di Avellino, già in forte difficoltà, alla luce del fatto che da anni devono fronteggiare una costante diminuzione degli ordini. “Fino ad oggi siamo riusciti a fronteggiare questa riduzione salvaguardando tutti i livelli occupazionali con l’attivazione degli ammortizzatori sociali” dichiarano Carmine De Maio della Filctem, Ciro Taccone della Uiltec Uil e Giovanni Esposito della Femca. “La chiusura di Whirlpool Napoli comporterebbe inevitabilmente la chiusura di queste aziende con la perdita di 250/300 posti di lavoro in provincia di Avellino aggravando ulteriormente l’impatto sociale di questo territorio, già martoriato ed a rischio spopolamento. In attesa dell’incontro presso il Ministero del Lavoro che si terrà martedì 4 giugno, saranno organizzate delle assemblee informative in preparazione delle eventuali mobilitazioni per la tutela di tutti i livelli occupazioni in caso non venga ritirata la chiusura.

Franco Fiordellisi, segretario della Cgil di Avellino

“La comunicazione di Whirlpool Emea sul sito di Napoli potrebbe avere drammatici risvolti occupazionali anche in Irpinia” conferma il segretario generale Cgil Avellino Franco Fiordellisi. “L’annuncio da parte di Whirlpool Emea, con sede a Napoli San Giovanni, di voler procedere con una riconversione del sito e la cessione del ramo d’azienda a una società terza, potrebbe avere risvolti pesantissimi ripercussioni occupazionali in Irpinia. Di fatto in Irpinia ci sono svariate aziende dell’indotto Whirlpool Emea, che lavorano a conto terzi e in alcuni casi in via del tutto esclusiva con la casa di lavatrici Statunitense”.

La sede del Ministero Sviluppo Economico

Il segretario Cgil Fiordellisi continua “Nel settore del ‘bianco’ ovvero delle lavatrici, frigoriferi, ed altri, il rapporto tra dipendenti diretti e dipendenti delle aziende terziste è di 1 a 1,5.  Per evitare un ulteriore tracollo occupazionale in Irpinia e in Campania è fondamentale attivare tavoli specifici intersettoriali, a livello Ministeriale ma anche Regionale. Oggi i metalmeccanici di Whirlpool Emea stanno già effettuando un presidio sotto al Mise, ma essendo le attività terziarizzate di altre categorie, pensiamo di attivare un’adeguata azione confederale, territoriale sicuramente.

Infine ribadisce:” In questa nuova ed ulteriore vertenza industriale, la politica tutta e le Istituzioni devono dimostrare di lavorare con lealtà istituzionale,  funzionale nel pretendere dalla multinazionale il rispetto di quanto detto, non più tardi di ottobre scorso, in sede di presentazione dei programmi futuri. Questa azione sinergica è fondamentale per i lavoratori delle nostre terre. Terre che continuano ad essere stravolte dalla crisi. Il Governo non ha una visione Industriale del paese, di uno sviluppo reale che crei occupazione dignitosa, pensa che con la riduzione dei diritti o l’abrogazione del Codice Appalti di risolvere, ma così non è sono solo bugie, basta ridurre diritti e fare chiacchiere” conclude.

 

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