Controvento boccia Cipriano e Festa: il Centrosinistra è altrove

AVELLINO. L'Associazione presieduta da Generoso Picone prende le distanze dalle coalizioni che il 9 giugno si contenderanno la guida del capoluogo. Nel documento si annuncia la ripresa del cammino per costruire una nuova prospettiva democratica e riformista in città

Controvento boccia le coalizioni in campo per contendersi la guida dell’amministrazione comunale di Avellino, prende le distanze sia da Luca Cipriano che da Gianluca Festa e annuncia la ripresa della attività politica per creare una nuova prospettiva autenticamente di Centrosinistra. È quanto si legge nel documento diffuso dalla associazione presieduta da Generoso Picone. «Le coalizioni che fanno capo ai candidati a sindaco Luca Cipriano e Gianluca Festa non costituiscono la novità politica e amministrativa ad Avellino, ma rappresentano gli antichi vizi e gli eterni opportunismi che hanno condotto la città allo stato di crisi in cui oggi si trova», si legge in uno dei passaggi centrali del documento. Di seguito il testo integrale della nota.


Al Ballottaggio coalizioni opposte, ma simili

Documento dell’Associazione Controvento Avellino

Chiunque vinca il ballottaggio, non sarà mai una vittoria del centrosinistra, come invece si cerca di far capire in questi giorni. L’associazione di impegno politico culturale “Controvento” mette in guardia da una interpretazione del genere, che è una rappresentazione falsa e strumentale della realtà.

La verità è più semplice ed evidente. Gli elettori si sono trovati di fronte a due coalizioni concorrenti sul piano del potere ma uguali, alimentate da personalismi da tempo esibiti e da manovre elettorali di potere da tempo progettate – dunque, ben prima che l’associazione “Controvento” sperimentasse il suo tentativo per un campo democratico e progressista autenticamente rinnovato.

Il Presidente dell’Associazione Controvento Generoso Picone al centro sociale davanti alla platea dei rappresentanti delle varie forze del Centrosinistra. Con lui al tavolo Gennaro Bellizzi

Scorrendo infatti l’elenco dei probabili eletti delle due coalizioni,  a dispetto dei proclami di “rinnovamento” espressi ogni giorno da entrambi gli aspiranti alla carica di Primo Cittadino, si  ritrovano per circa i due terzi, persone che da diversi anni, in maniera continua, o con qualche brevissima interruzione, si sono sedute tra i banchi del Consiglio Comunale o hanno occupato i posti in Giunta Municipale. Personaggi  coinvolti inevitabilmente nella progressiva decadenza di Avellino, che trova comunque la sua radice nel vuoto siderale di idee e di proposte che caratterizza in Irpinia la forza politica che dovrebbe avere la responsabilità precisa e unica di formare e guidare il centrosinistra: il Pd.

 Le coalizioni che fanno capo ai candidati a sindaco Luca Cipriano e Gianluca Festa, dunque, non costituiscono la novità politica e amministrativa ad Avellino, ma rappresentano gli antichi vizi e gli eterni opportunismi che hanno condotto la città allo stato di crisi in cui oggi si trova. Non possono essere la cura di alcuna malattia perché, al contrario, sono il sintomo chiaro e netto di un malessere antico. Non saranno in grado, perciò, di assicurare ad Avellino la svolta di cui ha necessario e urgente bisogno e  per quale  “Controvento” è nata e opera: costruire uno schieramento democratico e progressista che ponga Avellino come valore e la creazione di una cittadinanza qualificata come obiettivo.

Duello al ballottaggio tra Luca Cipriano (Partito Democratico, Mai più, Avellino Più, Laboratorio Avellino) e Gianluca Festa (Vera, W La Libertà, Davvero Avellino, Ora Avellino)

I dati scaturiti dal voto del 26 maggio confermano che a tanto non può esserci alternativa. La novità di una compagine di sinistra che ha raggiunto il migliore risultato da 20 anni a oggi non può che incoraggiare a proseguire sulla strada che “Controvento” ha indicato. Per continuare a farlo è indispensabile radicarsi sempre di più, svolgere un’azione costante e continua di ascolto, moltiplicare e valorizzare gli strumenti e le occasioni di partecipazione attiva, istruire proposte amministrative avanzate con l’ ambizione di far uscire Avellino dalle secche in cui è stata fatta scivolare Lungo un simile percorso non possono esserci scorciatoie di alcun tipo. Anche e soprattutto dopo il 9 giugno si dovrà intensificare il cammino.


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