«Ad Avellino domina il trasformismo», Controvento: avanti per rilanciare la politica

Il documento: «Nonostante alcuni abbiano voluto distorcere le sue posizioni e attribuirle ruoli fantasiosi non arretrerà di un passo nell’itinerario che si è prefisso e si augura che ci siano forze democratiche e di sinistra capaci di combattere questa stessa battaglia»

Il Presidente dell'Associazione Controvento Generoso Picone. Con lui al tavolo Gennaro Bellizzi

L’associazione Controvento esprime un giudizio negativo sui progetti politici che le liste presentate da partiti e schieramenti fanno emergere. Con un documento rilancia il proprio ruolo di federatrice delle energie vive nella società civile pronte a riconoscersi nel campo dei democratici e della sinistra. «Ad Avellino domina il trasformismo», scrivono i dirigenti dell’Associazione Controvento, che puntano ad andare avanti per rilanciare la politica nel Capoluogo e in Irpinia.

Di seguito il testo integrale della nota.


Continua la battaglia per unire democratici e sinistra

Documento dell’Associazione ‘Controvento’ di Avellino

Ora che le liste dei candidati per le prossime elezioni comunali ad Avellino sono state presentate, ora che appare in tutta la sua evidenza il livello di profonda frammentarietà e di sconcertante trasformismo che attraversa gli schieramenti,  sarebbe fin troppo facile per l’associazione “Controvento” dire che ciò è avvenuto perché non si è voluto seguire lo schema proposto.

Non si è ritenuto opportuno, per ragioni che non sono state ancora davvero spiegate, impegnarsi seriamente per definire un campo dei democratici e della sinistra, costruito non sui personalismi di sorta bensì sulla qualità dei temi da sottolineare e delle soluzioni da adottare, dai quali soltanto avviare un processo di rinnovamento dell’amministrazione della città. Non si è valutato assolutamente prioritario mettersi all’ascolto intelligente delle voci che pure la comunità ha espresso in questi anni per sperimentare un progetto di partecipazione democratica alla gestione della cosa pubblica. Non si è scelto di intraprendere un necessario esame di coscienza generale sulle esperienze del passato per elaborare un giudizio netto e preciso e poter ripartire.

Le forze e le associazioni che dicono di richiamarsi al centrosinistra hanno invece preferito ripercorrere, in generale, strade antiche e sbagliate, con la tenacia di chi difende una rendita che ormai non c’è più e con l’ostinazione cieca di chi si ritiene sovrano in una casa in macerie. Nonostante le occasioni di dibattito e confronto che abbiamo aperte alla città  si è preferito far finta di niente e proseguire nella logica autoreferenziale che sta portando allo sfinimento e all’irrilevanza il centrosinistra.

Le ragioni per cui “Controvento” ha iniziato il suo cammino rimangono perciò intatte e attuali. Anzi irrobustite. Specie di fronte alla retorica e all’ipocrisia imperante,  all’intenzione goffa di utilizzare volti nuovi per nascondere corpi vecchi, alla malcelata furbizia di chi pensa di essere sempre e comunque padrone del gioco, a chi, anche in una contingenza di tanta miserevole emergenza, punta esclusivamente a trarre giovamento con i propri affari.

L’associazione “Controvento”, nonostante alcuni abbiano voluto distorcere le sue posizioni e attribuirle ruoli fantasiosi, ribadisce che non arretrerà di un passo nell’itinerario che si è prefisso e si augura che ci siano forze democratiche e di sinistra capaci di combattere questa stessa battaglia.


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