Il candidato sindaco Gianluca Festa durante nel suo comitato elettorale di Avellino

Gianluca Festa punta su grandi nomi per giunta e attuazione del programma. «Avellino tornerà una città normale». Il candidato della coalizione civica sceglie il tema, parafrasando un fortunato slogan di Massimo D’Alema, della sua sfida al rivale Luca Cipriano. L’ex premier parlò della necessità di trasformare l’Italia in un Paese normale, alludendo alla anomalia che Silvio Berlusconi rappresentava nella democrazia italiana con il suo conflitto d’interessi. Dopo aver affidato ad una nota martedì il suo attacco frontale al Partito Democratico, stasera Festa è intervenuto presso il suo comitato elettorale in piazza Libertà per annunciare i fuochi d’artificio, che si è riservato di far esplodere sabato prossimo.

Il palazzo degli uffici in piazza del Popolo, sede della amministrazione comunale di Avellino

I NOMI IN ANTEPRIMA. Gioca la carta della Giunta in anteprima, almeno alcuni dei nomi esterni, quindi parla di tre personalità per ora riservatissime che lo aiuteranno a realizzare la piattaforma programmatica per la città. Sottolineando che avranno l’incarico gratuito, ha ipotizzato un assetto simile a quello regionale, con i consiglieri del presidente e gli assessori impegnati su fronti differenziati. In questo passaggio ha evidenziato anche l’altra novità della giornata, ossia una piattaforma unitaria per l’intera città, in luogo di interventi specifici per quartiere e territori.

Una vista del centro urbano della città di Avellino

IL PROGRAMMA: SOSTITUZIONE EDILIZIA E RIQUALIFICAZIONE URBANA SENZA ESPANSIONE. Gioca d’anticipo anche sul tema, realizzare la rivoluzione della normalità in una città sempre in emergenza. Tra le priorità indicate, la riorganizzazione della macchina burocratica comunale, fulcro per le tre contenitori che racchiude nell’acronimo abc: azione, benessere, comunità. Nella sua esposizione ha fornito i titoli, che poi saranno illustrati meglio sabato. Commercio e attività produttive vanno rilanciate, nel primo caso con una maggiore attenzione, ma anche eventi che rendano attrattiva la città. Nel secondo caso, recuperando un rapporto con l’Asi, oggi a capo della Zona Economica Speciale. La cultura e il patrimonio si collegano. Migliorando e valorizzando l’impiego dei beni si garantiranno anche spazi di redditività per le risorse finora sottoutilizzate. In questo contesto cita l’area dismessa della stazione ferroviaria, dove punta a realizzare il polo delle start up, come proposto nel 2016 dall’assessore Ugo Tomasone, successivamente tra i nomi indicati in rotta verso una associazione vicina alla Lega. Strizza l’occhio ai Cinque Stelle con un rafforzamento dell’istituto referendario, completando a livello regolamentare una norma statutaria già ritoccata. Il capitolo ambientale parla di differenziata spinta, recupero delle acque, rilancio della pista ciclabile e un piano del verde per curare anche esteticamente il tessuto urbano. Rientra in questa capitolo l’urbanistica, con un programma di trasformazione urbana a volumi invariati, che miri a chiudere il conto con le ultime ferite lasciate dal sisma quasi 39 anni fa, a cominciare dalla Ferrovia. Infine, la comunità, cioé servizi sociali ridiscutendo l’azienda consortile, qualificazione dei servizi alla persona.  Per il resto, nessun apparentamento e replica degli attacchi alle rappresentanze istituzionali del Pd, salvo una stoccata al segretario provinciale, Giuseppe Di Giglielmo, definito “un ex”.


LEGGI ANCHE:

Gianluca Festa: appello agli avellinesi “oltre le appartenenze”. E attacca: dietro il mio rivale i leader Pd ed ex Dc

 

 

ARTICOLI CORRELATI