«Toglierò Avellino dalle mani degli speculatori». Cipriano ai 5 Stelle: riuscirò dove avete fallito

LA REPLICA DEL CANDIDATO SINDACO (SOSTENUTO DA PD, MAI PIÙ, AVELLINO PIÙ E LABORATORIO AVELLINO) ALLE ACCUSE DI ALCUNI AVVERSARI: «INTERESSI EDILIZI IO? FUORI LE CARTE O SILENZIO». La replica alle conferenze stampa dei pentastellati e alle dichiarazioni dell'ex Vicesindaco Antonio Gengaro: «Gli interessi nel cemento non mi toccano, salvo dimostrarlo con le carte». E sul Puc: «In dieci anni non ha prodotto alcun risultato, come lamenta ogni cittadino». L'affondo contro il deputato Pd Umberto Del Basso De Caro

«Toglierò Avellino dalle mani degli speculatori, riuscirò dove avete fallito». Luca Cipriano replica con durezza agli attacchi concentrici che gli arrivano dal Movimento Cinque Stelle e dall’ex Vicesindaco Antonio Gengaro a proposito di presunti interessi urbanistici, rispondendo punto per punto anche al deputato Pd Umberto Del Basso De Caro, schierato con la coalizione civica di Gianluca Festa. Ma è sull’urbanistica che no ci sta a subire in silenzio quella che definisce ‘la propaganda elettorale degli avversari’. Con una nota chiarisce il suo pensiero: «Ferdinando Picariello e Antonio Gengaro convergono su una falsità: avrei intenzione di mettere le mani sull’area della Ni01, avendo io personalmente interessi economici su quei terreni». E spiega: «Le loro accuse sono senza un briciolo di argomentazione. Io non ho alcun interesse nell’edilizia. Dimostrassero invece il contrario, mi smentissero con fatti e documenti, altrimenti viene da pensare che siano i soliti bugiardi e millantano teorie complottistiche mai suffragate da dati reali».

Antonio Gengaro, è stato Vicesindaco di Avellino, due volte Presidente del Consiglio comunale, candidato sindaco. Resta espressione senza incarichi del Partito Democratico

L’AFFONDO CONTRO GENGARO. Dagli attacchi concentrici che gli arrivano, Cipriano in questo momento sembra essere considerato il candidato più temibile dagli avversari. Da alcuni giorni su di lui si dirigono gli attacchi diretti, inizialmente orientati su Gianluca Festa e la Lega. «Avevo invitato ad abbassare i toni, ma la rassegna stampa di oggi restituisce nuove accuse sul mio conto». Per il candidato sindaco del centrosinistra, Luca Cipriano, appoggiato dalle liste Mai Più, Avellino Più, Partito democratico e Laboratorio Avellino, «Gengaro, se vuole conservare un briciolo di credibilità, dovrebbe argomentare le sue accuse. Quali sarebbero i miei interessi nell’urbanistica? Come si fa a dire che io avrei interessi più diffusi di quelli di Festa, che ha una lista ispirata e sponsorizzata da D’Agostino? Siamo veramente al paradosso. Lui, invece, continua imperterrito a difendere un piano urbanistico costato milioni di euro, che per grandissima parte non è stato attuato». E ancora: «Se il piano regolatore, tanto amato da Gengaro e soci, ha funzionato bene, come mai c’è stata tanta speculazione edilizia in città? Perché un costruttore come D’Agostino – che non sostiene certamente la mia candidatura – alza palazzi come se stesse lui giocando con i Lego? E, soprattutto, dov’era Gengaro in questi ultimi 20 anni mentre tutti questi presunti speculatori mettevano avidamente le mani sulla città? Guardava forse dall’altra parte? È incredibile pensare di salvare la città salendo semplicemente sul pulpito e facendo la morale a tutti. Gengaro se vuole fare un servizio utile alla città indirizzasse su Festa e D’Agostino le sue accuse».

Il deputato sannita Umberto Del Basso De Caro

LA REPLICA AL DEPUTATO DEL BASSO DE CARO. Cipriano replica anche alle accuse rivoltegli dal deputato Umberto Del Basso De Caro durante la conferenza stampa tenuta a Mercogliano lunedì sera: «È il re delle giravolte. Non ha avuto mai la schiena dritta. È il campione indiscusso dell’incoerenza. Ricordo bene le sue parole al vetriolo confezionate per screditare Gianluca Festa. Giudizi poco lusinghieri che ho avuto modo di ascoltare in viva-voce in diversi incontri privati e adesso si spella le mani nell’elogiarlo». Cipriano è un fiume in piena: «Ricordo altrettanto bene il suo sostegno all’avvocato Pizza alle scorse elezioni. Anche lui, come me, non era certo iscritto al PD. E quindi, cosa sarebbe cambiato da allora ad oggi? Perché un anno fa sosteneva a spada tratta un candidato non iscritto al PD, mentre oggi contesta a me il non avere la tessera del Partito?». E conclude sul deputato Pd: «Il fatto è che di disperato c’è solo lui. Negli anni è diventato un perdente seriale. Un Attila che al suo passaggio distrugge tutto. La sua isteria però è comprensibile dal momento che è evidente l’erosione costante del consenso in questo territorio. Voleva conquistare Avellino e alla fine si ritrova letteralmente da solo in una saletta di albergo a parlare contro di me, con a fianco Petitto e Festa, che hanno governato malissimo la città negli ultimi anni».

Il Ministro Alberto Bonisoli e il candidato sindaco di Avellino Ferdinando Picariello nei pressi dell’ex seminario, oggi area archeologica

L’IRONIA CONTRO I PENTASTELLATI. Cipriano completa i commenti sulle posizioni espresse dagli avversari soffermandosi sulla conferenza stampa dei Cinque Stelle. «È stata molto spassosa la conferenza stampa di ieri. I Cinque Stelle capitanati da Carlo Sibilia sono stati al Governo per 5 mesi e credo che agli avellinesi siano più che bastati. Hanno portato avanti interventi già in dirittura d’arrivo, spacciandoli per azioni amministrative proprie. Viste le convinzioni del loro leader, non posso neanche dire che abbiano vissuto sulla Luna…». Per il candidato sindaco del Centrosinistra quelle ascoltate ieri dai Cinque Stelle sono «le favolette di ex assessori che si sono distinti per il nulla assoluto della loro azione di governo. Davvero dobbiamo credere a Maura Sarno quando dice che sono stati creati nuovi posti di lavoro con un semplice disciplinare dei taxi tra l’altro mai attuato? O a Rita Sciscio che sostiene di aver riaperto la Bonatti e il Ponte della Ferriera, tutti interventi avviati dalla passata amministrazione e in via di risoluzione ben prima che arrivassero i Cinque Stelle al governo? Come fanno a dire che piazza Castello è stata dissequestrata grazie a loro quando è ancora chiusa? Come possono vantarsi di un’operazione verità sui conti del Comune, quando poi il Commissario Priolo li ha smentiti in tutto. Gli avellinesi si ricordano bene cosa hanno fatto per le mense scolastiche, per il traffico, il commercio, il Ferragosto. Le delibere sbagliate e i programmi copiati che hanno fatto ridere tutta l’Italia. Questo è il vero bilancio dei loro cinque mesi di Governo. Ed è questo che gli avellinesi ricordano bene». Ed ha concluso con un affondo: «L’azione di governo del Movimento Cinque Stelle guidato da Carlo Sibilia ha finito di mettere in imbarazzo gran parte degli stessi attivisti del movimento, che giustamente hanno visto tradita l’aspettativa di cambiamento e che numerosi non hanno sostenuto la candidatura di Ferdinando Picariello».


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