Da sinistra nella foto: Assunta Tartaglione, Umberto Del Basso De Caro ed Enzo De Luca, insieme al Teatro Gesualdo in occasione della manifestazione referendaria dell'allora premier Matteo Renzi

Umberto Del Basso De Caro ha ufficializzato la sua scelta di sostenere l’ex leader dei Verdi, Gianluca Festa, che è il suo candidato sindaco per Avellino. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa tenuta lunedì pomeriggio presso il Grand Hotel Irpinia di Mercogliano, parlando accanto all’ex presidente del Consiglio comunale di Avellino, Livio Petitto.

A pochi giorni dal voto, il deputato sannita ha risposto negativamente ad Enzo De Luca, che più volte in queste settimane gli ha lanciato segnali, tentando di recuperarlo all’unità delle rappresentanze istituzionali del partito, nel quale la Presidente del Consiglio Regionale è convintamente schierata con Luca Cipriano. L’ex deputato socialista ha definitivamente sancito alle urne la rottura della collaborazione che aveva da lungo tempo con il senatore avellinese, culminata nella condivisione della candidatura congressuale di Michelangelo Ciarcia, scelto da De Luca e appoggiato dal sannita allo scadere dei termini per la presentazione delle liste.

La posizione assunta da Umberto Del Basso De Caro non si è schiodata di un millimetro da ciò che aveva detto alla

Livio Petitto, già assessore al Comune di Avellino, dove ha presieduto il Consiglio comunale

vigilia della prima riunione delle forze di centrosinistra, quando il candidato non era stato ancora individuato.

 

Era il 29 marzo quando, alla presentazione della associazione “Ora Avellino” di Livio Petitto, dichiarò la sua scelta di non partecipare alla riunione unitaria del Partito Democratico irpino, convocata per il lunedì successivo dal segretario regionale Leo Annunziata. Affermò allora perentoriamente che non avrebbe accettato una scelta diversa dalla convocazione delle primarie o, in subordine, dalla consultazione degli iscritti per la scelta del candidato. In quei giorni l’opzione di Luca Cipriano non era ancora sul tavolo, ma le liste civiche erano pronte.

Enrico Franza, candidato sindaco del Centrosinistra ad Ariano Irpino

ROTTURA AD AVELLINO, MA NON A MONTORO E ARIANO IRPINO NÈ… NEL SANNIO. Disse che avrebbe scelto un percorso autonomo, così come ieri sera è avvenuto. Ma ha voluto sottolineare che sosterrà i candidati legittimati dal Pd irpino nelle altre città. Ha voluto dire che il problema riguarda solo il capoluogo, dove punta su un candidato da sempre avversario dei Democratici al Comune e alla Provincia. Scegliendo Gianluca Festa,  ha confermato il sostegno al capogruppo in consiglio comunale di una lista autonoma dal Pd, cioè Davvero, ad un consigliere provinciale eletto nel 2014 al di fuori del Pd, ad un vicesindaco divenuto tale nel 2009 per l’apparentamento al secondo turno con il candidato del Pd Giuseppe Galasso. Ha optato per una coalizione civica sostenuta dall’ex deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, la cui storia politica è autonoma da quella dei Democratici, con i quali si è schierato solo nei giorni della sua candidatura, ottenuta nel caos generato dal segretario Matteo Renzi, prima della debacle senza precedenti nel Paese il 4 marzo 2018.

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti durante il briefing con i segretari regionali

LA LINEA NELLE DUE PROVINCE. In un articolo apparso ieri sul Sole 24 Ore, intitolato “Avellino: Lega contro Fi, Pd contro la sinistra. Coalizioni in frantumi al voto”, il quotidiano economico di Confindustria indica Del Basso De Caro come l’alfiere dello strappo dal Pd e ispiratore del progetto civico, costruito attorno a ex consiglieri comunali dei Democratici, soprattutto dell’era Foti. Così come la candidatura di Luca Cipriano viene descritta come ispirata dalla linea nazionale del segretario Nicola Zingaretti.  Tuttavia De Caro non teme conseguenze. In questo quadro, lo strappo del deputato appare circostanziato e ponderato, ritenuto dall’interessato privo di rischi personali. Non è ad Avellino ma è a Benevento che trae la sua legittimazione politica con il Pd, di cui resta il riferimento nel Sannio, dove alle prossime elezioni politiche rivendicherà almeno una candidatura di collegio. Sul piano del consenso, il rimescolamento delle carte rispetto al 2018 lo mette al riparo da sorprese. Con lui, con Livio Petitto e altri candidati oggi lontani dai Democratici, il Pd prese il 16,7 per cento dei voti, il suo minimo storico.

“I CONTI SI FARANNO IL 10 GIUGNO”, MA ANCHE NO. Contestando la linea della segreteria provinciale, Umberto Del Basso De Caro ha mostrato di credere al ballottaggio e, quindi, ha rinviato la resa dei conti nel partito al 10 giugno, avendo spiegato che ad Ariano Irpino e a Montoro sostiene i candidati del Centrosinistra Enrico Franza e Mario Bianchino, avendo ribadito il proprio impegno alle europee e alle amministrative nel Sannio.

Enzo De Luca, componente della assemblea nazionale del Partito Democratico

Ora tocca al gruppo dirigente e alle rappresentanze istituzionali prendere atto dello scenario iniziato il 4 marzo 2018, quando nessun deputato della provincia di Avellino è stato eletto per il Pd.


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