Giulia Grillo

A sostegno della candidatura di Ferdinando Picariello questa mattina il Ministro della Salute, Giulia Grillo sara ad Avellino «per affrontare questioni che riguardano il futuro del capoluogo», come hanno sottolineato gli organizzatori. La vigilia dell’incontro è stata carica di tensioni, a causa del conflitto politico e istituzionale in corso in materia di Sanità con il Governatore Vincenzo De Luca. La tappa avellinese del Ministro della Salute precede quella conclusiva di mercoledì 22, quando sarà il Vicepremier Luigi Di Maio a concludere la campagna elettorale con Ferdinando Picariello. Un comizio pubblico in via Matteotti alle 21 sancirà la sfida dei pentastellati al Pd è alla Lega, che in questa circostanza si presenta senza l’appoggio del Centrodestra.

La visita del Ministro Giulia Grillo è stata oggetto di alcune esternazioni da parte di Vincenzo De Luca, che ha diramato una circolare negli ospedali campani.

AVVISO AL MINISTRO GRILLO.  Il Governatore ha accusato il Movimento Cinque Stelle di usare le corsie di ospedale per passerelle politiche. Ed ha citato proprio Avellino, teatro di due casi finora, pronti a ripetersi domenica, con l’annunciato visita del Ministro Giulia Grillo. De Luca ha ricordato la disposizione da lui firmata il 14 maggio, con cui ha intimato ai dirigenti ospedalieri e sanitari di interdire l’accesso non motivato alle corsie e ai reparti, consentendo al personale politico e alle rappresentanze istituzionali di essere ricevuti esclusivamente negli uffici direttivi. Nella breve nota De Luca chiede di far rispettare il regolamento e le leggi senza eccezioni di sorta. Non si fa riferimento a misure disciplinari, che sono implicitamente evocate. Trasgredire alle norme comporta sanzioni previste da leggi e regolamenti.

La disposizione del Governatore Vincenzo De Luca inoltrata alle direzioni generali di Asl e Aziende Ospedaliere

IL MINISTRO PUNTA A SOTTRARRE LE NOMINE DEI MANAGER ALLE REGIONI. Dopo aver fatto le prove generali in Calabria, dove su proposta del Ministro il governo ha escluso i vertici calabresi dal potere di nomina dei direttori generali, con l’emendamento fatto passare nella Commissione Affari sociali alla Camera (inserito proprio nel decreto Calabria), si è tolta la possibilità a tutti i governatori di nominare i manager. La Regione non potrà più individuare la figura più idonea all’interno di una rosa di nomi ristretta, che si trasforma in una graduatoria di un merito tecnico. Anche su questo è in corso uno scontro frontale tra il Ministro e il Governatore, oggi probabilmente al centro della replica che Giulia Grillo riserverà a Vincenzo De Luca.


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