Rosetta D'Amelio interviene al confronto organizzato dal candidato sindaco del Centrosinistra Enrico Franza con le associazioni e il mondo delle professioni

L’alta capacità ferroviaria è una prospettiva fondamentale per Ariano e la Valle Ufita, ma non basta da sola a generare sviluppo economico, senza una strategia di crescita urbana e comprensoriale in termini di standard urbanistici, di servizi, di opportunità di lavoro nell’industria, nella logistica, nell’agricoltura della trasformazione. Enrico Franza continua la sua campagna elettorale nelle contrade e nei quartieri della città di Ariano Irpino inquadrandola come capoluogo di una vasta area sviluppata alla confluenza di tre province: Avellino, Benevento e Foggia. In questo senso chiede spazio per poter creare lavoro, ma allo stesso tempo garantire alle famiglie un livello adeguato di welfare locale.

Il candidato sindaco del Centrosinistra ad Ariano Irpino, Enrico Franza, accanto all’ex deputato Luigi Famiglietti, mentre interviene l’architetto Gaetano Bevere

«Occorre restituire ad Ariano il ruolo di guida di una intera area che si appresta a trasformazioni infrastrutturali epocali», ha affermato, intervenendo nella Sala Conferenze del “Palazzo degli Uffici”. Con lui il Presidente del Circolo Pd di Ariano Irpino, Gaetano Bevere e l’ex deputato Luigi Famiglietti, tra i protagonisti nella battaglia per ottenere la stazione ferroviaria Hirpinia. «Dobbiamo essere una classe politica responsabile, attenta, che sappia valutare gli effetti positivi della Stazione Hirpinia, altrimenti costruiremo una altra cattedrale nel deserto», ha avvertito Gaetano Bevere, che come architetto ha curato per la Provincia di Foggia studi approfonditi sull’opera. «Il centrosinistra prima di tutti gli altri ha immaginato lo sviluppo dell’area, ora deve fornire la chiave per realizzare le ricadute necessarie a migliorare la vita delle persone». In questo quadro, per Franza la città di Ariano Irpino ha una funzione decisiva, quella di motore di un processo di sviluppo. Per questo, «deve ridisegnare l’assetto urbanistico della città». Franza ha indicato la strada: se «il futuro di Ariano passa per una grande infrastruttura come la Stazione ferroviaria Hirpinia, servono anche servizi come gli asili nido pe le famiglie a cui va riconosciuto il diritto ad una vita, ad avere la possibilità che i propri figli siano educati nella propria città». Crescita e sviluppo non devono creare isolamento, escludendo ambiti urbani, spiega in sostanza, riprendendo alcuni spunti maturati in località Frolice, dove ha ascoltato dai residenti il racconto delle quotidiane difficoltà patite in una zona della città lontana dai servizi del sistema urbano».

La stazione dell’Alta capacità Hirpinia, sul confine tra Ariano Irpino e Grottaminarda

L’aspetto sociale si affianca a quello della pianificazione economica, dunque. Per questo l’incontro con il mondo associativo, dal volontariato alle categorie professionali. «Il centrosinistra arianese, coerente ai suoi temi più cari, anche in campagna elettorale, ha chiamato a raccolta le associazioni che quotidianamente si occupano delle persone che si trovano in difficoltà», hanno spiegato dal comitato elettorale di Franza. «Il candidato sindaco Enrico Franza ha partecipato con i candidati della lista PD – Progressisti e di Sinistra Pasqualino Molinario e Daniela Gibaldi, accogliendo ad Ariano Irpino la Presidente del Consiglio Regionale della Campania Rosetta D’Amelio. «Programmare il sociale significa prima di ogni cosa mettersi all’ascolto delle esigenze per far sì che Ariano sia davvero una realtà inclusiva», ha osservato il candidato sindaco. «Per me è fondamentale raccogliere le diverse opinioni, al di là delle mie convinzioni, ho il piacere di ascoltare le voci di quanti credono in noi, di chi ha la necessità di sentirsi rappresentato. Dobbiamo dare una speranza a chi si ritiene dimenticato». Per Franza, «va contrastata quella idea di politica che privilegia l’interesse personale a quello collettivo, dopo aver ricreato l’unità nel centrosinistra vogliamo rendere Ariano una città coesa. Questa volta non abbiamo scuse».


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