Lavoro, a Santo Stefano del Sole in cantiere un’industria della nocciola

Come per il vino e la castagna, l'amministrazione comunale guidata da Francesco Urciuoli annuncia la richiesta alla Regione Campania della stesura di un disciplinare per elevare la qualità delle produzioni e solleticare i giovani a sviluppare un comparto dal potenziale inespresso,e a costruire la prima vera industria legata al territorio

L’intera valle di Santo Stefano del Sole vanta oltre cento ettari di terreno vocati a noccioleto, che però produce almeno tre o quattro varietà di prodotto, con una qualità determinata soltanto dal prezzo di acquisto da parte del commerciale, e che provvede a selezionare le varietà della gamma. Mettere insieme più produttori, incentivare i giovani ad affacciarsi al comparto, e chiedere l’istituzione di un disciplinare di produzione provinciale in grado di certificare un marchio di connotazione tipica e geografica è l’obiettivo a cui sta lavorando l’amministrazione comunale guidata da Francesco Urciuoli, che ha da pochi giorni promosso un incontro sul tema, richiamando l’attenzione di imprenditori, tecnici, agronomi e delle istituzioni.

Cooperazione, innovazione, rinnovamento e condivisione sono gli asset dello sviluppo del comparto corilicolo irpino lanciati dall’imprenditore Francesco Sodano, che ha scandito l’adagio programmatico non solo dei produttori, ma anche degli agronomi e degli operatori del settore. Mentre comune e portatori di interesse guardano con attenzione ad Avella e al consorzio nato per valorizzare e promuovere uno dei prodotti di punta della provincia di Avellino, la politica e le istituzioni annunciano un rinnovato interesse nei confronti della nocciola, da equiparare alle politiche adottate sui vini e sulla castagna.

Francesco Urciuoli, sindaco di Santo Stefano del Sole

“L’idea nasce dalla conoscenza del territorio e dalla consapevolezza delle opportunità che si possono offrire ai nostri giovani” annuncia il sindaco Francesco Urciuoli. “Bisogna prendere consapevolezza che abbiamo un tesoro sotto casa e non lo consideriamo come tale, quindi è compito nostro divulgare e rendere manifeste le opportunità di crescita e sviluppo del territorio in funzione dell’incremento del lavoro per i nostri giovani” continua.

Sviluppare la filiera della nocciola significa mettere a regime un circuito economico, che suscita l’interesse di nuova imprenditoria e incremento delle opportunità occupazionali. “Chi vuole può diversificare la produzione, mentre altri possono addentrarsi nel settore corilicolo e sviluppare un settore ancora inespresso, e che invece potrebbe portare a grandi risultati sia in termini di qualità che di creazione di ricchezza. L’agricoltura è un settore su cui Regione e Governo stanno investendo molto, e noi come amministrazione comunale intendiamo valorizzare una politica di accompagnamento su questo prodotto, così come in questi anni è stato fatto per altri prodotti dell’enogastronomia locale” argomenta.

Obiettivo del sindaco Urciuoli è quello di promuovere una giornata dedicata alle famiglie, aprire i noccioleti e consentire l’ingresso per la raccolta delle nocciole. Ognuno sarà munito di sacchetti di carta e potrà portare a casa un quantitativo minimo di prodotto, per far conoscere l’areale della nocciola irpina, e incentivare le famiglie e trascorrere una o più giornate a Santo Stefano del Sole, magari con pernottamento e visite ai siti di maggiore interesse. “Lancio un sasso nello stagno e chiederò il sostegno all’iniziativa nel prossimo consiglio comunale” anticipa il sindaco, che immagina di associare un evento dedicato alla degustazione come una sagra, ed altre iniziative a scopo promozionale.

“Vorremo scavare un solco di una nuova economia e spingere i nostri giovani ad apprezzare le risorse endogene per incrementare la capacità occupazionale. Come per il vino e per le castagne, abbiamo bisogno di una certificazione di qualità e le istituzioni regionali e la politica devono sostenerci” conclude.


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