Pacilio: Salvini motiverà gli astensionisti ad Avellino. La Lega vuole rigenerare la classe politica

Dopo la presentazione ufficiale della lista e del candidato sindaco Biancamaria D'Agostino, i componenti passano al programma elettorale. E' la volta di Massimo Pacilio, che nell'intervista a Nuova Irpinia spiega l'ambizioso progetto del Banditore- Comitato per la difesa del Paesaggio: miglioramento della qualità della vita e del benessere dei cittadini, e freno allo spopolamento

Alla vigilia dell’arrivo ad Avellino del leader della Lega Matteo Salvini, che interverrà a sostegno della candidata sindaco Biancamaria D’Agostino, Massimo Pacilio anticipa a Nuova Irpinia due proposte elaborate dall’associazione che presiede e in linea con il programma elettorale annunciato ieri nella sede di Via Mancini ad Avellino, alla presenza del coordinatore provinciale Sabino Morano. Si tratta di due progetti. Il primo riguarda la difesa del paesaggio, denominato “Avellino, oasi della salute”, volto al miglioramento della qualità della vita dal punto di vista ambientale, inerente quindi alla salute dei cittadini. Il secondo, “S.P.A.N.- Sistema di Protezione dell’Ambiente Nativo”, punta a rilanciare la natalità, mettendo un freno alla fuga giovanile, attraverso un “concreto rinnovamento della classe politica e dirigente” come lui stesso ha spiegato. “Tornate a casa” è l’appello che il candidato della Lega è pronto a lanciare nei confronti di quanti in questi anni sono stati costretti a partire, per ribaltare l’adagio delle partenze e costruire un nuovo paradigma della vivibilità ad Avellino e provincia.

Massimo Pacilio, come nasce la sua candidatura nella lista della Lega?

“La mia candidatura nasce dal sostegno alla Lega Avellino di alcuni mesi fa e dalla richiesta avanzata dal coordinatore Sabino Morano alle associazioni e ai sostenitori, di avere un ruolo attivo con un impegno diretto in questa competizione elettorale. Per il comitato di tutela del paesaggio “Il banditore”, che porto avanti con Cristina Coccia, è stata l’occasione ideale per poter dare il nostro contributo alla cittadinanza in termini di proposte e idee. I nostri due progetti affrontano la questione demografica italiana, declinata ovviamente al contesto irpino e quindi con interventi della politica locale”.

In cosa consiste il progetto Span?

“Il Sistema di Protezione dell’Ambiente Nativo, lo Span, mutua il modello disegnato per i centri Sprar dedicati all’accoglienza dei rifugiati. Mira a rafforzare il legame fra comunità e ambiente, con una premialità per chi sceglie di ‘restare’.

Continui’.

“Le famiglie irpine sono profughe in casa loro: da un lato per la diminuzione della natalità e dall’altro per l’emigrazione di giovani con un alto tasso di scolarizzazione. Sono questioni che dovevano essere affrontate in passato e che oggi devono entrare nell’agenda politica per indicare una prospettiva. E’ necessario considerare di esserci ancora. Traendo spunto dal modello Sprar e dall’applicazione dei suoi principi costituzionali, si può contrastare la denatalità adattandola alle esigenze delle famiglie irpine”.

Lo slogan lanciato da Massimo Pacilio con i progetti Pan e Avellino Oasi della salute: riconquistare la città

Lunedì arriva Matteo Salvini ad Avellino. Quali sono le sue aspettative sulla visita del leader della Lega e la presa sull’elettorato?

“Salvini ha scelto di intervenire subito ad Avellino, questo è un segnale denso di significato: supportare la Lega al Sud significa dare un impulso al cambiamento e alla rigenerazione della classe politica. Ad Avellino scontiamo l’immobilismo pluridecennale e oggi constatiamo un lento e irrefrenabile degrado, che soltanto con un cambiamento radicale della classe politica si può invertire. Noi vorremo partire da Avellino per avviare questo processo. Ci aspettiamo una forte mobilitazione e un coinvolgimento soprattutto degli indecisi”.

Come intendente catturare il favore degli indecisi e, soprattutto, degli astensionisti, fetta molto consistente peraltro nel 2018?

“Certo l’astensionismo è forte ed è nostra intenzione contrastarlo. In questi primi giorni di campagna elettorale molte persone ci hanno rassegnato l’intenzione di non andare a votare. Abbiamo constatato che questo diffuso sentimento di disaffezione e scoramento appartiene a tutta la società in modo trasversale. L’arrivo di Salvini servirà anche a motivare chi si è allontanato”.

la locandina annuncia il comizio ad Avellino di Biancamaria D’Agostino con Matteo Salvini

In caso di ballottaggio la Lega con chi farà alleanze?

“E’ difficile anticipare le mosse di un eventuale ballottaggio. Posso affermare che la Lega vuole il cambiamento e ha tutte le carte in regola per realizzarlo. C’è poco spazio per le vecchie formazioni politiche sui cui grava la responsabilità delle condizioni in cui versa oggi la città. I nodi sono ormai noti a tutti, così come i responsabili. Ho notato che molti di loro si sono ripresentati come rinnovamento e risolutori dei problemi, senza sentirsi parte integrante di un sistema, che invece abbiamo il dovere di abbandonare. Non sono i vari Galasso e Foti i bersagli, ma un metodo non più accettabile”.

La Lega oggi incontra non poche resistenze nel Mezzogiorno, a causa della campagna denigratoria condotta sui meridionali. Soltanto da pochi mesi il partito ha rivisto le sue posizioni. Lei crede ancora nella politica di partito?

“E’ possibile fare la politica con la P maiuscola attraverso azioni amministrative tese al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Stiamo rinunciando a persone che sono costrette a partire, e che all’estero esprimono il meglio della loro professionalità, riescono ad emergere e sono persone di successo. Questa terra ha tutte le potenzialità per esprimere una classe dirigente all’altezza di recuperare la rotta. L’Irpinia è capace di dare vita ad una eccellente classe politica: deve soltanto rimuovere il magma depositato sulla città e che ne impedisce un miglioramento”.

In definitiva, perchè chi ha deciso di abbandonare la sua terra oggi dovrebbe rientrare in Irpinia?

“Sono pronto a proporre una rivoluzione copernicana: non più al centro gli interessi di pochi e dei gruppi di potere ma la salute del cittadino, cambiare paradigma amministrativo, migliorare le condizioni di salute- fisica e psichica-, diritto di vivere nella prospettiva di miglioramento della qualità della vita. Un cambiamento radicale di prospettive insomma, che trova piena convergenza nel programma di Biancamaria D’Agostino che abbiamo scelto di sostenere”.


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