Montoro, Bianchino: ho unito Montoro. Ora la sfida è sullo sviluppo

Il sindaco uscente, candidato con la lista Montoro Democratica, sfida gli avversari sui risultati raggiunti dall'amministrazione comunale e sulle proposte per il futuro della cittadina.

Il Sindaco di Montoro, Mario Bianchino

Il sindaco di Montoro, Mario Bianchino, prova a riconquistare la guida dell’amministrazione comunale, con il sostegno della lista Montoro Democratica, puntando sul lavoro svolto negli scorsi anni e confrontandosi con gli avversari sulle proposte programmatiche.

L’interno del palazzo municipale di Montoro

Sindaco, nella sua maggioranza si sono registrate delle defezioni. Qualche esponente della giunta si è trasformato in suo avversario. Che cosa è successo?

«In realtà, non ci sono state divisioni nella maggioranza, che in maniera convinta ha deciso di proseguire il cammino, ripresentandosi al giudizio del corpo elettorale, sulla scorta dei risultati raggiunti in questi anni dall’amministrazione comunale. Addirittura due consiglieri uscenti, che erano schierati con la lista avversaria, hanno deciso di aderire al nostro progetto. Alla fine, dunque, c’è un unico caso personale di un esponente che ha compiuto scelte differenti ed evito di commentare».

Il Pd, dunque, arriva unito all’appuntamento elettorale?

«I candidati sindaci di questa tornata elettorale son personaggi ben noti all’opinione pubblica, essendo da tempo impegnati in politica. Che io sia sin dalla fondazione del Pd un iscritto e dirigente è risaputo. Il mio avversario è un autorevole esponente di Forza Italia. Quali siano e come siano collocati gli schieramenti in campo mi sembra evidente».

Non mancano però, a Montoro come altrove, liste politicamente trasversali. Che ne pensa?

«Montoro sicuramente non ha bisogno di ammucchiate. Da parte nostra ci presentiamo alla cittadinanza forti del lavoro svolto e degli obiettivi raggiunti: 100 opere pubbliche realizzate, iniziative di rilancio economico del territorio, asili nido, centri di accoglienza. Personalmente sono sempre stato dalla stessa parte politica, quella del progresso. Montoro oggi è un bella cittadina, a cui sono molto legato, ma quando ero ragazzo mancavano anche servizi essenziali, come le fognature. Io mi sono sempre sentito vicino alle persone che lavorano, fanno sacrifici per andare avanti e cercano di costruire condizioni di vita migliori. E penso di aver dato un contributo alla crescita della nostra comunità».

Se dovesse essere rieletto, su quali settori intende concentrare l’azione di governo?

«I temi prioritari sono tre: legalità, solidarietà e sviluppo. C’è bisogno di lavorare al completamento del Puc, il Piano urbanistico comunale, che abbiamo avviato e non ancora portato a termine, per ragioni di opportunità, essendo giunti in prossimità della scadenza elettorale. Andranno poi definiti i finanziamenti per infrastrutture importanti da realizzare a Montoro Nord. Massima attenzione, infine, sarà riservata alla bonifica dei siti inquinati e alla tutela dell’ambiente. Puntiamo su un modello di sviluppo economico del nostro territorio sostenibile ed ecocompatibile».

C’è poi la partita del potenziamento delle vie di collegamento.

«Sì, è una questione strategica. Sono in ballo l’allargamento del raccordo autostradale, con la realizzazione della terza corsia, il collegamento interno con navetta alla linea ferroviaria, Avellino-Benevento e in direzione di Salerno e Napoli, in via di ammodernamento ed elettrificazione, oltre alla connessione con il campus universitario di Fisciano».

In definitiva, che campagna elettorale si aspetta?

«Mi auguro che possa prevalere un confronto civile e sereno, basato sui contenuti e sulle proposte. Mi spiacerebbe se, invece, dall’altra parte si dovessero preferire le invettive. Penso che si possa immaginare una dibattito politico concreto, che faccia chiarezza sulle prospettive, senza rinunciare al garbo».

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