Nel terzo giorno di targhe alterne ad Avellino, in attuazione del dispositivo comunale introdotto per limitare la circolazione dei veicoli nel centro della città, il Libero Sindacato di Polizia interviene con una lettera aperta per chiedere l’intervento del Prefetto, Maria Tirone. Nella missiva, integralmente riportata di seguito, il Lisipo esprime dubbi sulla legittimità di una ordinanza che distingue tra classi di veicoli ritenute omogenee, sollevando la questione dei danni arrecati secondo il Sindacato di Polizia alle famiglie.
Nella sostanza, di fronte alla mancanza di risposte venute dal Comune di Avellino, dopo le obiezioni, le critiche e le richieste di modifica giunte da ogni parte, il Libero Sindacato di Polizia del segretario Antonio De Lieto sollecita il Prefetto ad intervenire a tutela della popolazione, favorendo la sostituzione della ordinanza emessa il 30 aprile con un provvedimento alternativo e sostenibile. Ecco il testo.

L’ordinanza è in armonia con il dettato dei principi costituzionali?
Lettera aperta al Prefetto di Avellino del Libero Sindacato di Polizia
Signor Prefetto
Il Comune di Avellino ha emesso una nuova ordinanza che prevede limitazioni e circolazione a targhe alterne nel centro urbano. In sintesi, è prevista la circolazione nei giorni pari: martedì, giovedì e sabato per i veicoli la cui targa termina con 0-2-4-6-8; possono circolare i giorni dispari: lunedì, mercoledì e venerdì i veicoli il cui ultimo numero di targa termina1-3-5-7-9. Il blocco totale alla circolazione ci sarà esclusivamente la domenica. Le predette limitazioni non si applicano ai veicoli elettrici, ibridi, a metano, GPL ed euro 6.

A giudizio del Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) il provvedimento riduce la libera mobilità di molte famiglie, dei lavoratori e dei pensionati che, conseguenzialmente si vedono limitati a svolgere gli atti quotidiani della vita; sempre a giudizio del LI.SI.PO. la predetta ordinanza crea enorme disagio a tutti i cittadini che, per motivi di salute, sono costretti a recarsi dal proprio medico o all’Ospedale ed anche a tutte le attività commerciali già colpite dall’insanabile crisi.
Signor Prefetto
Il LI.SI.PO., da una attenta lettura dell’ordinanza sopra argomentata, rileva che il danno ai cittadini sopra esposto non è stato considerato; difatti, l’ordinanza in questione prevede che il divieto alla circolazione non si applica per i soli veicoli alimentati a GPL, metano, ibridi, ma anche euro 6.
Signor Prefetto
Il LI.SI.PO. Le chiede: come mai taluni veicoli a motore (euro 6) non subiscano limitazioni alla circolazione, e ciò in considerazione che il provvedimento è sicuramente volto a ridurre il PM10. A tal riguardo si evidenzia che anche i veicoli euro 6 determinano emissione del PM10 e si sottolinea che, stando alle normative vigenti, per veicoli con omologazione inferiore viene effettuata periodica revisione con annesso controllo dei fumi. Perché non poter circolare quando il periodico controllo dei fumi risulta regolare.
Signor Prefetto
In considerazione di quanto sopra, sorge spontaneo un dubbio: l’ordinanza di cui trattasi è in armonia con il dettato dei principi costituzionali?
Signor Prefetto
dal centro urbano della Città di Avellino partono centinaia di autobus alimentati a gasolio con corse A/R provinciali, regionali e fuori Regione, a tal riguardo il Libero Sindacato Polizia chiede che venga fatta chiarezza da chi preposto e se i predetti veicoli rispondono a tutte le prescrizioni ANTISMOG,tenuto conto dell’anno di immatricolazione degli stessi nonché delle emissioni di PM10 che rilasciano nell’aria.
Infine Signor Prefetto
Il LI.SI.PO. chiede che l’ordinanza in questione venga sostituita con un nuovo provvedimento che tenga conto delle necessità di tutti i cittadini che per svariati motivi già vivono situazioni di disagio.
Con l’occasione si inviano distinti saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE
Antonio de Lieto
ORIGINALE FIRMATO AGLI ATTI
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