Primo maggio, Buonopane: l’Alta Irpinia vuole lavoro, non sussidi

Il candidato sindaco di Montella per la lista Bene Comune, Rino Buonopane: onorare questa festa significa dare ai giovani una speranza di giovani, non l'anestetico assistenziale che non migliora la condizione sociale di migliaia di persone oggi private di un futuro

«Il Primo maggio si festeggia creando lavoro per chi non ce l’ha». Così il candidato sindaco al Comune di Montella Rino Buonopane, Presidente del Gal Cilsi.
«Il miglior modo per celebrare il Primo Maggio è quello di dare una mano ai giovani affinché tornino a sperare in un futuro lavorativo qui, a Montella, in Alta Irpinia, tra le nostre colline, con le proprie famiglie, tra la nostra gente», scrive Buonopane, che avverte: «Ai giovani non servono scorciatoie assistenzialistiche, ormai consunte, del passato». Al contrario, prosegue, «c’è la consapevolezza, ad ogni livello, che l’occupazione si ottiene con la creazione di nuove imprese, valorizzando le risorse del proprio territorio e mettendole a frutto virtuosamente». Il candidato sindaco di Montella per la lista ‘Bene Comune’ ritiene che una strada per uscire dallo stallo ci sia: «Lo sviluppo dell’Alta Irpinia e delle aree interne passa attraverso la riscoperta della autentica vocazione del nostro territorio».
Sono «agricoltura, turismo, enogastronomia le ‘fondamenta’ sulle quali costruire attività capaci di creare lavoro vero e soprattutto duraturo; un lavoro ‘di qualità’, che possa consentire ai giovani di essere con dignità parte della propria comunità e protagonisti di un percorso comune di rilancio e di sviluppo». E, in tal senso, «è ineludibile una adeguata e peculiare attività di formazione dei nostri ragazzi: occorre che vengano messi nelle condizioni di essere all’altezza dei cambiamenti determinati dalla implementazione della rete e delle nuove tecnologie, ma soprattutto di essere consapevoli delle enormi ricchezze che offre il nostro territorio».
Se «Lavoro e opportunità devono essere i binari lungo i quali d’ora in poi dovremo muoverci per fare di Montella una realtà nella quale i giovani possano restare, senza essere costretti ad emigrare per la mancanza di occupazione e di prospettive», conclude Buonopane, «da qui, dal Primo Maggio, dalla Festa dei Lavoratori, parte la nostra corsa per fare della nostra comunità una realtà più unita, più viva, e nella quale tutti, senza alcuna distinzione, possano insieme tornare a sperare».

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