La SSV Lioni Grottaminarda si avvia ad essere affidata per delega alla responsabilità della Regione Campania. Ormai dovrebbe essere questione di giorni, stando a quanto dichiarato in queste ore il Ministro dell’Economia Giovanni Tra, intervenendo al Festival Nazionale dell’Economia Civile a Palazzo Vecchio, nel cuore di Firenze. Il Consiglio dei Ministri in programma a metà settimana, dribblando la fitta agenda internazionale del Premier Giuseppe Conte (che oggi vedrà nel tardo pomeriggio a Palazzo Chigi il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, domattina nella stessa sede riceverà la visita del Segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, prima di partire alla volta del Qatar sempre domani, da dove non rientrerà prima di mercoledì).

ENTRO 72 ORE LA POSSIBILE SVOLTA NEL CDM. Se non martedì, tra mercoledì sera inoltrata e giovedì si prevede una riunione che servirà ad approvare il testo finale dello Sbloccacantieri e il Dl Crescita. Nel primo caso, si tratta di integrare la griglia dei princìpi fissata oltre dieci giorni fa, quando si licenziò un provvedimento aperto, che prevedeva commissariamenti di opere senza indicare gli obiettivi. Sui cantieri i due Vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, potrebbero ritrovarsi più vicini, soprattutto grazie al ruolo svolto da Confindustria in questi giorni. Di Maio avrebbe preso atto della necessità di far risalire il Pil sbloccando tutte le opere cantierabili. Per le grandi infrastrutture irpine c’è aria di svolta soprattutto perché il Governo avrebbe compreso le ragioni della impraticabilità di una gestione diretta del Ministero. La formula della delega alla Regione Campania, sollecitata con forza dal Governatore Vincenzo De Luca, consentirebbe al Ministero un controllo rigoroso dell’andamento dei cantieri, ma senza l’onere di ripensare una stazione appaltante che oggi richiederebbe molti mesi per poter essere riorganizzata.La Campania, dal canto suo, già impegnata per circa due terzi sul piano finanziario, possiede gli strumenti conoscitivi per sbloccare i cantieri, valutando un raffidamento del timone allo stesso ex commissario Filippo D’Ambrosio, attraverso il quale potrebbe riallestire l’intera struttura commissariale.


Sulla SSV LIoni Grottaminarda sarebbe stata decisa la via procedurale da seguire

Luca Cascone, Presidente della Quarta Commissione regionale ai Trasporti accanto al Governatore Vincenzo De Luca in occasione della conferenza stampa sugli investimenti della Campania nel sistema di trasporto pubblico regionale

ACCELERARE IL COMPLETAMENTO, SBLOCCANDO ANCHE I 70 MILIONI MANCANTI. I toni più morbidi utilizzati di recente in pubblico dal Governatore Vincenzo De Luca sarebbero spiegati dalla svolta in arrivo. Attraverso il Presidente della Commissione Trasporti, Luca Cascone, Regione Campania e Ministero delle Infrastrutture avrebbero lavorato per costruire le condizioni per la delega necessaria a rendere possibile il recupero di cantieri che ormai sono da 90 giorni fermi, con crediti maturati a beneficio delle imprese e dei fornitori allo stato in gravissima sofferenza. Ci sono diversi milioni di euro da assicurare subito alle aziende subappaltatrici, per evitare che i contenziosi preliminarmente avviate producano conseguenze irreparabili per il futuro del programma di costruzione. A questo punto non ci sarebbe tempo da perdere. Occorrerebbe anche sbloccare l’ultimo segmento non ancora finanziato. Per questo il governo di palazzo Santa Lucia dovrebbe mettere sul tappeto i 70 milioni necessari ad arrivare ai 430 complessivi dell’appalto. Sarebbe tutto pronto. Manca da giorni soltanto la legge. Ora la si attende entro metà settimana.


Alla Regione anche la gestione della Pavoncelli bis, il raddoppio della galleria idrica di valico

Il commissario della Pavoncelli bis, Roberto Sabatelli

IN SCADENZA IL COMMISSARIO PER IL RADDOPPIO DELLA GALLERIA IDRICA DI VALICO “PAVONCELLI”: DAL PRIMO LUGLIO STESSO COMMISSARIO MA SOTTO IL CONTROLLO REGIONALE. La proroga accordata al Commissario straordinario per la costruzione della Galleria di valico “Pavoncelli bis” si esaurirà il 31 maggio. Le complesse procedure in corso per la conclusione del collaudo tecnico amministrativo, per la messa in esercizio sua della seconda galleria di valico che della centrale idroelettrica costruita a Caposele presso gli impianti dell’Acquedotto Pugliese, richiederanno almeno un altro semestre, se non di più. L’ipotesi di una delega alla Regione Campania anche in questo caso potrebbe risolvere molti problemi, offrendo alla Campania la possibilità di tutelare con maggiore efficacia i diritti dei cittadini direttamente interessati, a partire da Caposele. L’infrastruttura interessa anche Teora e Conza della Campania, dove peraltro è in scadenza la concessione.


Sbloccare gli investimenti pubblici per far risalire il Pil entro l’anno in corso

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria

BOCCIA EFFICACE NEL PRESSING SUL CALO DEL PIL E L’INNALZAMENTO DEL DEBITO. Vincenzo Boccia ha giocato un ruolo decisivo nell’orientare le scelte del Governo in questa fase delicata in cui i conti pubblici hanno preso una piega drammatica. Proprio sabato da Taurasi il suo ammonimento al Governo, perché modifichi la sua agenda sui temi economici, nei giorni in cui sono al vaglio del Premier e dei principali Ministri i drammatici rapporti sul Pil e, soprattutto, mentre si sta preparando il Def, Documento di Economia e Finanza, da presentare in Parlamento. Intervenuto al convegno promosso dal Rotary Club di Taurasi, dal Centro Studi Mazzeo-Ferri e dall’Associazione Ofantiadi nel palazzo Ferri-Mazzeo, il Presidente di Confindustria aveva rilanciato il Mezzogiorno e l’industria nel contesto del Mediterraneo come unico possibile sbocco alla crisi di fiducia e di prospettiva in cui oggi è precipitata l’economia italiana. Con infrastrutture bloccate, investimenti rallentati, frenata degli impieghi da parte delle imprese che già dalla fine del 2018 hanno scelto un profilo cauto, spaventa l’aumento del debito pubblico. Già a dicembre, riferisce il Sole 24 Ore citando i dati dell’Istat, il debito era risalito al 132,1 per cento, mentre il risultato previsto dalla legge di bilancio lo fissava in calo al 130,7. Secondo gli analisti serviranno privatizzazioni per almeno 18 miliardi se si vorrà evitare una manovra di fine anno ‘lacrime e sangue’. Tuttavia, vendere asset significherebbe rinunciare ad entrate dai dividendi, vanificando l’obiettivo del gettito straordinario. Di fronte a segnali negativi, che lo inducevano a ritenere compromessa la strada del dialogo, l’affondo decisivo, che ha aperto la strada ad un possibile cambiamento di rotta. Boccia ha chiesto di andare al voto anticipato, nel caso di un prolungamento dell’attuale fase di stallo. Ospite nel salotto televisivo di Lucia Annunziata su Raitre, intervistato durante il programma “In mezz’ora in più”, Boccia ha rivelato anche uno scambio di sms con i due Vicepremier a proposito dei dati sulla (mancata) crescita.


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