Ospedale di Ariano, tecnologie innovative per la Rianimazione e Terapia Intensiva. Dal Monaldi il nuovo primario

INAUGURATO IL REPARTO RIORGANIZZATO. LA MANAGER MORGANTE: «IL FRANGIPANE DEA DI PRIMO LIVELLO NEI FATTI CON GLI INVESTIMENTI PROGRAMMATI». L'Ospedale Sant'Ottone Frangipane brinda al nuovo reparto di Anestesia e Rainimazione. Il reparto è stato riqualificato con attrezzature d'avanguardia e l'insediamento del nuovo primario, il professor Maurizio Ferrara.

All’Ospedale di Ariano tecnologie innovative hanno rinnovato e ammodernato il nuovo reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva, inaugurato ieri. Dal Monaldi un nuovo primario, per dirigerlo.

Altro step per l’Ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino. La struttura sanitaria dietro il lavoro del direttore dell’ASL Maria Morgante, sta crescendo e migliorando, acquisendo progressivamente il rangi di Dea di I Livello.

Inaugurato il reparto di rianimazione che è stato riaggiornato con tecnologie d’avanguardia. Investimento di 300mila euro per apparecchiature e arredi. Presenti al taglio del nastro anche il nuovo primario il professore Maurizio Ferrara e il direttore sanitario Anna Vozzella.

“Si tratta di un appuntamento importante che dimostra come l’azienda e la direzione stanno lavorando all’obiettivo. Lo scopo è quello del rinnovamento e del miglioramento dell’assistenza sanitaria sul territorio – dichiara la dottoressa Morgante –  La terapia intensiva così rinnovata significa rendere un servizio migliore al paziente. Cioè dare maggiore assistenza con attrezzatura e mezzi unitamente alle professionalità in campo”.

Il novo capo del reparto arriva dall’Ospedale Monaldi di Napoli. Il prof Ferrara si insedierà il primo aprile. Presente oggi, dichiara: “Si tratta di una sfida importante, l’Ospedale in cui approdo manifesta l’eccellente lavoro della direzione generale e a cascata di tutti quelli che hanno collaborato con loro. L’impatto per me è positivo. Il mio è un lavoro che spero sia all’altezza degli investimenti fatti. E’ stato fatto un lavoro importante per garantire la qualità attraverso l’impiego di tecnologia avanzata”.

L’accesso al presidio ospedaliero dell’Asl di Avellino ad Ariano “Sant’Ottone Frangipane”

Otto posti letto per rianimazione e un sistema infusionale a pompe multiple . Ancora sono stati eseguiti lavori di riqualificazione, fornitura e installazione di materiale e componentistica. L’obiettivo del nosocomio è il riconoscimento DEA di I livello. “Non appena il piano ospedaliero sarà approvato dal Ministero – afferma il direttore Morgante – partiremo con tutte le altre attività per iniziare ad immaginare la programmazione per i nuovi posti letto. Il prossimo step riguarda la radioterapia. Il progetto sta andando avanti e siamo fiduciosi”.

Taglio del nastro con il sindaco Domenico Gambacorta e il presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio. Presenti i consiglieri regionali Vincenzo Alaia e Francesco Todisco; il presidente della Commissione Agricoltura Maurizio Petracca.

Da sinistra Anna Vozzella, direttore sanitario ASL; Maria Morgante direttore ASL; il sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta; Rosa D’Amelio presidente del Consiglio della Regione Campania; il cappellano dell’Ospedale don Ottone Morra.

Soddisfazione per la direzione e il personale del reparto. Il direttore Alfonso Fortunato sottolinea come la riqualificazione di Anestesia e Rianimazione significhi maggiore sicurezza per il paziente. “Soprattutto andiamo ad intervenire in modo eccellente sul monitoraggio e sulla terapia”.

Si tratta del reparto salva-vite quindi indispensabile nella sua funzione per mettere in salvo persone che giungono con particolare gravità direttamente dal pronto soccorso. Viene garantito quindi il pronto e adeguato intervento di presa in carico del paziente.

L’appuntamento odierno segue ad un altro traguardo brindato nelle scorse settimane e relativo alla lungodegenza. La battaglia in corso riguarda la radioterapia per raggiungere il fine di riuscire ad offrire un ventaglio completo di assistenza ai cittadini dell’area. Il presidio ospedaliero, riferimento irpino, si presta ad una duplice finalità. A ricevere pazienti da fuori provincia con la garanzia della qualità nella cura e a rappresentare un importante valvola di decongestionamento dei nosocomi di città.


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