Ariano Dea I livello. De Luca: approvato il Piano Ospedaliero

Nell’Aula Magna del presidio ospedaliero “Sant’Ottone Frangipane” il confronto pubblico dove il Governatore ha presentato le linee di indirizzo sugli investimenti necessari a trasformare il presidio del Tricolle

Via libera dal tavolo presso il Ministero dell’Economia e Finanza al Piano Ospedaliero della Campania proposto dal Commissario ad acta per il Piano di Rientro, Vincenzo De Luca. è stato lo stesso Governatore ad annunciarlo ad Ariano, nello stesso ospedale che da oggi è ufficialmente classificato Dea di I Livello. Il Piano prevede una serie di prescrizioni che nei prossimi mesi dovranno trovare attuazione nella fase attuativa.

Il Governatore ad Ariano Irpino ha sottolineato con soddisfazione la crescita di qualità rilevata per la Sanità campana, così come misurata dagli indicatori ministeriali. Annunciando ancora aperta la partita sull’uscita dalla fase commissariale, ha elogiato gli amministratori locali e i manager pubblici a prepararsi ad un lavoro intenso. Per De Luca il Piano Ospedaliero approvato non è un punto di arrivo, ma di partenza. Il difficile viene adesso, ha spiegato, perché si tratterà di trasformare le previsioni in risultati concreti. Ci sono molti investimenti da fare e, prioritariamente, si partirà dalle assunzioni e dalle stabilizzazioni. Le strutture della campania sono state svuotate in questo decennio abbondante di blocco del turno over, ha spiegato.

Questo è il tempo di ripartire. E se il Sindaco di Ariano Domenico Gambacorta ha rivendicato il proprio ruolo nella battaglia che ha portato al riconoscimento del Dea di I livello, il Governatore ha attaccato, senza citarlo, il deputato Generoso Maraia, spiegando che «c’è qualcuno che sta cercando di mettere il cappello su un risultato per il quale tutti noi a questo tavolo ci siamo battuti dal 2016 a oggi».

Ariano con l’attuazione del Dea di I Livello dovrá avere nel prossimo biennio il terzo ospedale della Macro Area Avellino Benevento, dopo il San Giuseppe Moscati e il Rummo, entrambi Dea di II Livello. È l’obiettivo che sarà annunciato oggi dal Governatore Vincenzo De Luca oggi al Sant’Ottone Frangipane.

La platea durante la conferenza stampa al presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane

Oggi, martedì 18 dicembre alle ore 10 presso l’Aula Magna del P.O. “Sant’Ottone Frangipane” di Ariano Irpino il Convegno dedicato a “Sanità e territorio. La Regione per le aree interne: il Frangipane di Ariano DEA di I livello, quali prospettive”

Al convegno, dopo i saluti del Sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta, gli interventi del Direttore Generale dell’Asl, Maria Morgante, e il Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio. Modera il giornalista Generoso Picone.

Le conclusioni, affidate al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per la relazione complessiva sulla strategia di sviluppo di quello che oggi è solo un presidio sanitario, destinato dal Piano elaborato dalla Struttura Commussariale di concerto con l’Asl a diventare molto di più. De Luca oggi assumerá impegni precisi anche sul piano finanziario.

L’accesso al presidio ospedaliero dell’Asl di Avellino ad Ariano “Sant’Ottone Frangipane”

GLI INTERVENTI. Per il direttore Maria Morgante: “Oggi è una giornata speciale per la Sanità Irpina e campana. Il decreto 87 è diventato definitivo ed è stato approvato anche dal Ministero. Come ASL siamo pronti per iniziare questa nuova scommessa del DEA di I livello. Un risultato frutto di un lungo lavoro. Questo ospedale acquisisce tutti i requisiti di cui al decreto ministeriale 70 del 2015. Un ospedale che già era pronto. Abbiamo incrementato 20 posti letto con tre nuovi specialità. Dieci posti letto per urologia, 5 per oculistica e 5 posti per otorinolaringoiatria. Siamo pronti anche per lavorare per il servizio di radioterapia. Un altro grande successo decretato con decreto 49. La scorsa settimana l’ASL ha predisposto la delibera inviata alla regione con piano di fattibilità. Adesso siamo al vaglio del Ministero che dovrà finanziare i nostri progetti. Abbiamo bisogno di personale e questo ospedale sta crescendo e speriamo nello sblocco dei fondi per l’ingresso di nuove tecnologie nei nostri ospedali”.

Giuseppe De Mita: “Un percorso lungo di ripresa di attenzione sulle aree interne. Adesso bisogna guardare avanti. Gli ospedali non sono solo cure ma bisogna fare un serio investimento sul personale, sui medici e sui primari qui come ad Avellino. Le strutture sanitarie sono fatte sulla qualità del personale”.

D’Amelio: “il piano ospedaliero è stato definitivamente approvato dal Governo. Adesso dobbiamo potenziare tutti i servizi. Abbiamo un piano ospedaliero che recupera il discorso delle aree interne”.

Gambacorta: “Sul piano aziendale abbiamo ribadito le tappe compiute dal Comune e della Provincia. Adesso finalmente siamo arrivati al riconoscimento il linea con il DM 70 del 2015 in linea con le specialità che questo ospedale è in grado di offrire. Abbiamo portato qui De Luca nel 2016 e allora non ricordo ci fossero interventi da parte di altre forze politiche e il consiglio comunale ha sempre adottato le delibere all’unanimità. Lo stesso con il comitato dei sindaci”.

De Luca: “Abbiamo evitato di fare tagli drammatici sulle strutture ospedaliere del nostro territorio. la cosa è importante perchè avremo una valorizzazione di Ariano, Sant’Angelo e Bisaccia. Abbiamo realizzato una grande qualità al servizio del cittadino. Abbiamo fatto un lavoro eccellente. Ci siamo presentati a Roma a testa alta con un lavoro rispettoso delle esigenze dei cittadini”.

TRA PRESENTE E FUTURO. «Il Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino è DEA di I livello, configurato come spoke nella rete cardiologica e spoke nella rete Ictus», si legge nel Piano. «Il Ministero della Salute ha accolto la deroga sul punto nascita, per cui esso viene riconfermato». Per quanto attiene alla configurazione di presidio, «viene resa coerente con gli standard di discipline previste per un DEA di I livello», cioé «quelli riferiti a un bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti». Ed è qui il punto. Oggi il Governatore dovrà assumere l’impegno di sostenere l’adeguamento funzionale, strutturale e organizzativo dell’attuale stabilimento arianese agl standard nazionali imposti per una riclassifocazione altrimenti destinata a restare sulla carta. Quelli sede di DEA di I livello sono dotati delle seguenti specialità: «Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Cardiologia con U.T.I.C., Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono». Inoltre, è prevista la presenza attiva o disponibilità in rete H24 dei Servizi di Radiologia almeno con T.A.C. ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale». Inoltre, «per le patologie complesse (quali i traumi, quelle cardiovascolari, lo stroke) sono previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Sono dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare)».

La conferenza stampa del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ad Ariano Irpino presso il presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane

DOPO MOSCATI E RUMMO IL FRANGIPANE. Il commissario per la Sanità in Campania annuncerà oggi l’impegno della Regione Campania nel prossimo triennio su una struttura che qualificherà la funzione dell’Asl di Avellino in un territorio strategico. Ariano segna già la confluenza di un bacino d’utenza potenzialmente interprovinciale (Avellino, Benevento e Foggia), nella consapevolezza che gli investimenti in corso sull’Alta Capacità ferroviaria e sulla Zona Economica Speciale, impongono già adesso la pianificazione di servizi medici, sanitari e ospedalieri in grado di preparare il territorio ai futuri scenari di sviluppo e crescita della platea da servire e, quindi, alla domanda anche qualitativa di assistenza di qui a tre, cinque anni.


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