La Omi- Officine Meccaniche Irpine- di Lacedonia annuncia nuove assunzioni presso gli stabilimenti del Calaggio e di Vallata. Lo ha annunciato Maria Grazia Villano, esponente dell’azienda di famiglia e leadership di Confindustria Giovani Avellino in occasione della II conferenza internazionale “Women in business, imprenditoria femminile e sviluppo economico” promossa dallo Spin off accademico dell’Unisannio Kinetes, nella sessione dedicata alle “Aree interne e internazionalizzazione”.

Maria Grazia Villano, amministratore della Omi di Lacedonia

L’ingegnere Villano nel raccontare l’esperienza imprenditoriale dell’azienda fondata da suo padre nell’area industriale di Lacedonia, ha sviscerato le grandi questioni che riguardano la ‘ridotta capacità’ da parte delle imprese di mantenere uno standard di produzione elevato in contesti isolati e ‘poco attrezzati’ per i servizi. Nonostante l’assenza della rete internet, ma anche delle reti dell’allacciamento del gas per consentire il corretto funzionamento dei macchinari, Villano conferma il forte radicamento sul territorio, e prospetta una nuova fase di investimenti all’orizzonte con nuove assunzioni.

Alla platea di imprenditrici giunte da ogni parte del mondo, ma anche alle studentesse universitarie, la leader dei Giovani Industriali di Avellino ha illustrato non solo come “la passione e l’impegno consentono di raggiungere sempre i risultati attesi, ma nessun settore deve essere ad appannaggio degli uomini o inibito alle donne” ha sottolineato.

“Mio padre ha fondato l’azienda, ma noi figli siamo stati educati al sacrificio e alla dedizione al lavoro: dopo il Calaggio Omi ha investito circa 20 milioni di euro per lo stabilimento di Vallata, e contiamo di poter rilevare un giorno il frutto del nostro impegno”.

L’area industriale del Calaggio a Lacedonia

La classificazione di area Zes per l’area industriale del Calaggio, unitamente alla forte crescita del mercato dell’aerospazio consentono ad Omi, come ad altre realtà industriali, di promuovere una nuova fase di investimenti sul territorio, concertati con la Regione Campania nell’ambito dei Contratti di Programma dedicati.

In qualità di rappresentante di Confindustria, Villano ha sottolineato una particolar dedizione del suo mandato al confronto con le scuole per diffondere la cultura d’impresa, “che rappresenta la cultura del sapere e lo stare in comunità. Si tratta di due aspetti di fondamentale importanza per l’imprenditore di oggi, fortemente legato al contatto con il territorio e al rapporto umano con le persone. Oggi non possiamo considerare l’impresa avulsa dal suo contesto di riferimento e riteniamo che una impresa solida abbia un ruolo fortemente educativo insito nella sua mission: la trasmissione di valori, il rispetto, la lealtà e il senso della giustizia sociale” ha aggiunto.

“Pur essendo un’ingegnere e occupandomi di aerospazio devo ammettere che le donne non sono affatto fragili nel contesto in cui vivono: la mia stessa determinazione mi ha permesso di andare oltre al mio contesto industriale di riferimento declinato al maschile, per mettere in pratica quelli che sono stati i miei studi e la mia formazione. La cultura della comunità è alla base della produttività aziendale, e nonostante le gravi carenze infrastrutturali a cui siamo soggetti, dall’assenza di internet o delle tubature del gas per poter accendere gli impianti, noi siamo fermamente convinti di fare industria nell’area del Cratere, dove faremo nuove assunzioni” ha concluso.


Un’eccellenza irpina dell’aerospazio

Il simbolo della OMI

LA OMI, AZIENDA DEL SETTORE AEROSPAZIALE CIVILE E MILITARE. Oltre alla partecipazione industriale ad importanti programmi velivolistici di Airbus, Boeing e Lockheed Martin, la OMI può vantare un reparto sperimentale per componenti e processi innovativi basati sui materiali compositi anche a supporto dell’aviazione generale. L’azienda produce ogni anno oltre 80.000 parti ed assiemi per fusoliere, ali e superfici mobili assicurando la gestione di tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla progettazione preliminare alla realizzazione e al supporto presso i clienti. Grazie alla grande versatilità dell’officina meccanica ed ai nuovi investimenti nel settore dei materiali compositi, la OMI è in grado di soddisfare le richieste di prodotti per velivoli militari e civili, sia in termini di tecnologie dei materiali (leghe di alluminio, titanio, acciaio, materiali compositi), sia in termini di dimensioni potendo realizzare componenti fino a 14 m di lunghezza. La Officine Meccaniche Irpine (OMI) opera nel settore aerospaziale da oltre trent’anni, avendo consolidato rapporti di fornitura e collaborazione con le principali aziende nazionali nella fornitura di parti ed attrezzature. I reparti produttivi sono nati e cresciuti nell’ “Area Industriale Calaggio” a Lacedonia, in provincia di Avellino, su una superficie coperta di circa 10.000 mq. in cui trovano impiego 90 addetti, mentre nell’area PIP di Vallata, a pochi chilometri dalla sede storica, due nuovi insediamenti di 7500 mq ciascuno, a partire dal 2016 entreranno in funzione supportando i processi di trattamento superficiale e la fabbricazione di parti in materiale composito. Perseguendo obiettivi di innovazione tecnologica, sulla base elevati contenuti professionali ed indiscussi valori morali, la OMI si è imposta sul mercato del settore diventando leader nelle lavorazioni meccaniche avendo oggi l’ambizione di completare il ciclo produttivo in un processo verticalizzato, per soddisfare tutte le esigenze di configurazione strutturale per velivoli ad ala fissa o ala rotante.

ALLA OMI IL PROGETTO SPARE. Il 12 ottobre scorso si è tenuto il meeting di avvio del progetto SPARE presso la sede di LEONARDO (Topic Manager del progetto, membro fondatore di Clean Sky JTI e membro del programma Clean Sky 2), con la partecipazione dei partner coinvolti nelle attività: OMI S.r.l. (Coordinatore del progetto) e CETMA. L’obiettivo del progetto SPARE è la produzione full-scale di gliglie di pavimenti Pax e Cargo per la fusoliera di un velivolo regionale, utilizzando materiali compositi rinforzati con fibre di carbonio a matrice termoplastica. Saranno applicate soluzioni innovative quali il processo produttivo PRF (Progressive Roll Forming) e la saldatura ad induzione per una produzione altamente automatizzata, assicurando una riduzione del peso e dei costi ricorrenti.


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