Un pullman della linea Vivacity prodotto nel 2015 dalla IIA sotto il marchio Menarinibus

Alla IIA di Valle Ufita è stato costruito il primo bus interamente a Flumeri dall’inizio del nuovo corso. Per il segretario provinciale irpino della Fismic Giuseppe Zaolino è stato compiuto un primo passo verso il futuro. Più cauta la Fiom Cgil, che chiede una accelerazione.

Nel giorno della visita al Comune di Flumeri dell’amministratore unico, Antonio Bene, nello stabilimento si respira un clima meno teso, più improntato alla speranza. L’ingegner Antonio Bene “si è intrattenuto con i dipendenti degli uffici comunali – afferma il sindaco Angelo Lanza – noi ci siamo visti e salutati. Ci rivedremo tra dieci, quindici giorni per definire il da farsi per l’azienda”. Quel che è stato definito, nelle dichiarazioni di Lanza sono “situazioni inerenti il passato e che andavano sistemate”. Bocche cucite al termine della riunione di Bene negli uffici tecnici, ma l’impressione è che l’azienda stia lavorando per concretizzare l’Accordo di Programma ridefinito recentemente al Ministero dello Sviluppo Economico.

I sindacati sono concentrati sulla riunione fissata con il capo del personale. In quella sede conosceranno nel dettaglio i programmi aziendali per lo stabilimento e, soprattutto per gli operai. Quanti pullman si costruiranno a Flumeri quest’anno, ma soprattutto quando saranno in cantiere le opere di riconversione, per iniziare la costruzione dei nuovi pullman elettrici. L’appuntamento confermato per il prossimo venerdì presso lo stabilimento di valle Ufita con Lopes.

Giuseppe Zaolino, Segretario della Fismic di Avellino

LINEE DI NUOVO PRODUTTIVE. “Si è riaccesa la speranza e penso che l’attuale assetto societario possa essere quello definitivo – afferma Giuseppe Zaolino Fismic – Immaginare un altro soggetto privato mi pare difficile. Bene ha rimesso in moto la macchina e se i fornitori stanno ridando fiducia all’azienda evidentemente i debiti sono stati pagati o comunque è stato garantito il pagamento”. Ottimista Zaolino che recepisce l’incontro tra Bene e il primo cittadino Lanza come “un buon segno. Vuol dire che si sta accelerando. Prendiamo atto che un uomo è stato in grado di riaprire una fabbrica perché il primo autobus della commessa Genova è stato realizzato interamente qui, dalla scocca agli allestimenti – prosegue Zaolino – questo vuol dire che siamo in grado di produrre anche in condizioni per così dire artigianali”.

L’attenzione “morbosa”, dice Zaolino, è per “la ristrutturazione”. E sul punto converge anche la FIOM per voce di Silvia Curcio. “Quanto fatto sinora va sicuramente bene ma non è sufficiente. Questi piccoli segni li diede pure Del Rosso. E’ fondamentale la ristrutturazione, la formazione e l’installazione delle due linee. I ritmi devono essere incalzanti e per non andare in perdita dovremmo produrre almeno un autobus al giorno”.

Silvia Curcio. Rappresentante sindacale aziendale Fiom Cgil

La nuova società sta rispettando la tabella di marcia. Certo il caso è complesso e di non semplice disbrigo anche perché tutto il periodo di “crisi” certamente non deve avere giovato molto all’immagine aziendale. I segni però sono seri e affidabili perché la doppietta Lopes – Bene è di tutto rispetto. Un team affidabile che ha conquistato molto la fiducia del primo cittadino Angelo Lanza.

Bus entrati negli stabilimenti di Flumeri

LEGGI ANCHE:

IIA, da Bologna a Flumeri gli addetti chiedono garanzie sulla produzione. E in Valle Ufita giallo sull’ex Edison

 

 

ARTICOLI CORRELATI