IIA, 665 su 715 pullman in Turchia. L’Italia umiliata da Karsan

La Fismic di Avellino denuncia l'inadeguatezza dell'accordo siglato a Roma nell'ambito del vertice al Mise di ieri, che prevede la cassa integrazione per i lavoratori italiani e la produzione agli stabilimenti turchi

Industria Italiana Autobus, 665 su 715 pullman in Turchia. L’Italia umiliata da Karsan. La Fismic di Avellino denuncia l’inadeguatezza di un accordo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico che consegna la cassa integrazione ai lavoratori italiani e affida a quelli turchi il compito di produrre pullman per l’Italia.

“Chi si aspettava dall’incontro al Mise notizie confortanti capaci di imprimere una svolta alla vertenza è rimasto deluso” spiega Giuseppe Zaolino. “La Fismic- Confsal presente a Roma con una delegazione composta dal Segretario Nazionale Marco Roselli, dal Segretario Provinciale Giuseppe Zaolino e dalle Rsu Giovanni Garofano e Gerado Novino, ha espresso tutte le perplessità nel merito delle linee guida presentate che premiano il socio Turco (Karsan) e penalizzano i lavoratori Italiani” spiega.

“Karsan resta saldamente nell’attuale società con il 30% e continua a condizionare le scelte produttive in maniera determinante. I numeri sono impietosi: 200 autobus prodotti in Turchia nel 2018. 465 da produrre nel 2019 sempre in Turchia e per il prossimo anno si continuerà su questa falsa riga” continua il segretario Fismic.

“Valle Ufita “si consola” con 12 mesi di Cassa Integrazione e la produzione di soli 50 autobus che lasceranno a casa 250 dipendenti sui circa 290.Ci vorranno almeno altri 2 mesi per l’inizio della ristrutturazione e ci vorranno almeno altri 2 anni per vedere una produzione di serie e per completare il rientro dei lavoratori” conclude.


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