Comune di Avellino: Picariello in corsa per la candidatura a sindaco dei Cinque Stelle

L'ex vicesindaco è in corsa per la candidatura di vertice del capoluogo, al posto di Ciampi che non sembra intenzionato a partecipare alle prossime elezioni, nel caso in cui non fosse approvato il dissesto finanziario dell'ente. Ma la partita è ancora aperta e non mancano tensioni interne al Movimento.

Ferdinando Picariello

I Cinque Stelle non hanno ancora sciolto il nodo della candidatura di vertice al Comune di Avellino, anche se in pole position si colloca l’ex numero due dell’amministrazione di Piazza del Popolo, Ferdinando Picariello.

Un’opzione che potrebbe scattare nel caso in cui il sindaco uscente, Vincenzo Ciampi, dovesse decidere di fare un passo indietro. La sua scelta è sostanzialmente legata all’esito della strategia di risanamento finanziario che la gestione commissariale deciderà di adottare.

Come già annunciato pubblicamente, se dovesse essere predisposto un piano di riequilibrio ventennale (il cosiddetto predissesto), come proposto dal Ragioniere capo dell’ente, l’ex primo cittadino non parteciperebbe alla competizione elettorale. Soltanto, dunque, se si imboccasse la strada del dissesto, la riserva di Ciampi sarebbe sciolta positivamente.

Il Sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, accanto al Vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio

D’altra parte, il dissesto è stato il leitmotiv dell’intera breve esperienza di governo di Ciampi e dei suoi e dover accettare un provvedimento, strategico per la vita dell’amministrazione, non condiviso, renderebbe meno agevole un eventuale ritorno in sella. Qualunque soluzione dovesse essere individuata dal Commissario Priolo e dai suoi collaboratori, comunque, la prossima giunta dovrà fare i conti con una situazione molto delicata.

E, secondo qualcuno, proprio questo sarebbe il reale motivo che avrebbe scoraggiato l’ex sindaco Cinque Stelle a riprovarci, dopo le difficoltà del primo mandato, sapendo che senza una validazione tecnica degli uffici comunali, difficilmente potrà essere dichiarato il dissesto.

Il deputato penta stellato Michele Gubitosa accanto alla collega Maria Pallini e all’ex sindaco Vincenzo Ciampi

Per Picariello, dunque, c’è la possibilità di conquistare la scena. Il suo nome, anche in passato, è stato considerato molto vicino al sottosegretario, Carlo Sibilia. In più rappresenterebbe un tratto di continuità con la precedente esperienza.

Ma la partita è ancora tutta da giocare, anche perché questa volta Sibilia non avrà campo libero, non essendo più l’unico parlamentare grillino della provincia di Avellino.

Sin dalla scorsa consiliatura, chiusa anticipatamente, sono emerse posizioni diverse nella deputazione, con Maria Pallini interprete di una linea più vicina agli umori della base e meno favorevole allo scontro a tutti i costi con gli avversari.

Nel giro di qualche mese, inoltre, il microcosmo Cinque Stelle, apparentemente monolitico, si è completamente disgregato, con diversi gruppi dissidenti, pronti ad avviare percorsi politici alternativi, ed una spina nel fianco di quello che è stato ribattezzato come il “cerchio magico” del M5S locale (costituito da Sibilia e dal suo entourage, con il sostegno del deputato Michele Gubitosa), rappresentato da qualche ex fedelissimo, candidato alle scorse comunali, e dal primo candidato sindaco del Movimento, Tiziana Guidi, decisi a restare e dare battaglia dall’interno.

Il Sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia

Guidi avrebbe già presentato richiesta sulla piattaforma Rousseau per la formazione di una lista. La procedura prevede che chiunque possa farsi promotore di un’iniziativa, che poi sarà sottoposta al vaglio del vertice nazionale, rappresentato da Casaleggio in primis e da Di Maio. Il percorso di certificazione della lista però è tutt’altro che semplice. E’ possibile, comunque, che possano contemporaneamente registrarsi più gruppi. Sarà Roma alla fine a decidere, selezionando, facendo sintesi o anche – ed è già successo proprio in Irpinia alle politiche – a derogare alle regole, apparentemente tassative.

Al momento, quindi, tutte le ipotesi sono aperte, anche quella di una candidatura a sindaco esterna al Movimento.


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