Le rappresentanze sindacali territoriali e la RSA di Stabilimento FIM – UILM -UGLM annunciano a breve un incontro con i dirigenti della Fiat Chrysler Automobiles, fanno sapere congiuntamente.
È stata avanzata «ai vertici della Fca una richiesta di incontro monotematico riguardo le future produzioni da destinare ai plants dove si realizzano motori (in primis Pratola Serra e Termoli), che possano rispondere alle preoccupazioni dei lavoratori impiegati in quegli stabilimenti che, in assenza di un programma ben definito, vivono una condizione di incertezza», fanno sapere le rappresentanze delle sigle citate. «Tale incontro avrà luogo subito dopo la chiusura del bilancio aziendale che si discuterà nel corso della settimana prossima».
Le rappresentanze sono intervenute per smentire le ipotesi circolanti a Torino circa una riconfigurazione delle produzioni motoristiche a Pratola Serra e a Termoli, nel quadro di una revisione del Piano Italia presentato alla fine di novembre. Le organizzazioni sottolineano che «le dichiarazioni riguardo all’assegnazione di una nuova mission produttiva rimangono solo delle personali supposizioni espresse con leggerezza e senza alcun fondamento», scrivono con riferimento alle indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 Ore e da Nuova Irpinia.
Ma soprattutto, a proposito dell’incontro previsto domani tra Fca e Fiom Cgil, sottolineano che avrà come «oggetto lo stato di avanzamento delle trattative in merito al rinnovo della piattaforma contrattuale aziendale denominata CCSL e non comunicazioni ufficiali riguardo ad eventuali modifiche del Piano di Investimenti per l’Italia», mettendo in discussione i contenuti di una dichiarazione resa sul sito della Fiom Cgil dal segretario nazionale. «Prima di continuare il confronto sulla piattaforma contrattuale la Fiom ha chiesto tre distinti incontri a Fca, CNHi e Magneti Marelli perché prioritario è il futuro produttivo, industriale e occupazionale”, si legge in una nota del 17 gennaio scorso, firmata dal Segretario della Fiom Cgil, Michele De Palma. «Fca ha risposto che sono in corso analisi al termine delle quali si potrà tenere un incontro alla luce di eventuali modifiche del piano entro febbraio». Proprio per queste ragioni, «il prossimo incontro a Torino è già fissato per il primo febbraio», proseguiva la nota.
Le organizzazioni consigliano cautela in un momento così delicato per le famiglie dei lavoratori e per gli stessi dipendenti della Fca occupati negli stabilimenti italiani.
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