L'autostazione di Avellino proprietà dell'Air nel cuore della futura città direzionale, a ridosso del parco urbano di via Colombo ad Avellino

Nel 2020 il terminal bus del capoluogo irpino sarà trasferito nella struttura di via Colombo. Dopo la frenata del commissario prefettizio del Comune di Avellino, sul passaggio a Campetto Santa Rita, appare improbabile una soluzione alternativa per l’anno in corso. Successivamente alla ricognizione portata avanti dall’amministrazione Ciampi, dalla quale erano emerse incertezze e difficoltà sulle diverse opzioni prese in considerazione, nulla più si è mosso. Ormai si guarda più in là, si pensa già all’apertura di quella che da decenni avrebbe dovuto essere la sede propria della stazione del trasporto su gomma, la cui realizzazione è stata costellata da continui problemi.

L’amministratore unico dell’Air, Alberto De Sio

Nuova Irpinia sulla questione ha ascoltato l’amministratore dell’Air, Alberto De Sio, che ha illustrato le principali novità che riguardano l’azienda ed il trasporto pubblico.   

Ingegnere, del trasferimento del Terminal dei pullman da Piazza Kennedy non se ne parlerà più?

«Ho incontrato il commissario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo. E’ stata una riunione costruttiva. Se l’ente ci da indicazioni sull’area dove intende trasferirlo e la attrezza, come previsto dal protocollo d’intesa, noi siamo pronti. Vanno però ovviamente valutate le ricadute che la scelta avrà sull’utenza, sulle attività commerciali collocate attorno all’attuale sito e sul livello di inquinamento atmosferico. Ma sinora si è discusso soltanto delle polveri sottili e sul presunto impatto ambientale degli autobus».

Traffico in piazza Kennedy

Ritiene che ci sia stata una sopravvalutazione del ruolo che la concentrazione dei mezzi di trasporto, in uno snodo già ad alto traffico, avrebbe sulla qualità dell’aria? Non è però ciò che pensano i residenti.

«Non dico che i bus non contribuiscano ad alzare il livello di emissioni nell’atmosfera, ma piuttosto che non siano la causa predominante degli sforamenti. Servirebbe una riflessione accurata, anche se non sottovaluto le richieste dei residenti».

Come procede l’iter dei lavori di completamento dell’Autostazione di Avellino?

«Siamo nella fase finale dell’elaborazione del progetto esecutivo dell’intervento. Il capitolato tecnico è stato redatto. Adesso bisogna preparare quello amministrativo. Il bando di gara dovrebbe essere pubblicato tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio. Questo significa che i lavori inizieranno in primavera, per terminare verso la fine anno o al massimo ad inizio 2020, se non ci saranno imprevisti, come ci auguriamo».

Più semplice da gestire, invece, la situazione dell’Autostazione di Grottaminarda. Non è così?

«Sì, è vero. In quel caso non dobbiamo effettuare la gara. L’incarico di eseguire i lavori sarà affidato alla ditta che ha già effettuato i precedenti interventi. Partiremo a febbraio. La settimana prossima incontreremo l’azienda. Per l’autunno l’opera sarà completata».

L’Air, intanto, è impegnata – insieme a Bus Italia e Sita Sud – nella gara per la concessione del servizio del trasporto pubblico regionale, in base alle nuove normative europee. Un passaggio fondamentale per il futuro dell’azienda irpina.

«Non c’è dubbio. Si tratta di un appalto importante, di notevoli proporzioni e con una procedura complessa, che richiede un’adeguata preparazione. L’auspicio naturalmente è quello di aggiudicarsi il lotto della gara, che riguarda le province di Avellino e Benevento. L’importo complessivo della concessione per 9 anni è di 378 milioni di euro, 42 milioni all’anno, suddiviso in 4 lotti. Al momento, siamo in attesa che la Regione trasmetta le lettere di invito. Nel corso del 2019 sapremo come è andata finire. Noi ce la metteremo tutta».

Un capitolo a parte è quello della gestione della linea della cosiddetta metropolitana leggera del capoluogo. Si muove qualcosa? L’Air è interessata?

«L’amministrazione comunale comprensibilmente attende che si definiscano le concessioni pubbliche. Occorre avviare un ragionamento di prospettiva. Anche se ormai è tutto pronto bisognerà aspettare per l’attivazione del servizio. L’Air, comunque, è interessata».

Attorno alla nuova circolare si è detto di tutto. Pensa che riuscirà a svolgere una funzione ben definita all’interno del sistema di mobilità urbana e sarà utile ai cittadini?

«Direi proprio di sì. Potrà avere un futuro, ma dipenderà da come sarà gestita e dall’organizzazione del servizio».

 

 

 

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