Sant’Andrea di Conza ricorda Gabriele Giorgio, a lui intitolata la Fornace

Il RICORDO DEL PROFESSORE ANTONIO PANZONE. Oggi l'amministrazione comunale di Sant'Andrea di Conza ricorda uno dei suoi personaggi più illustri con l'intitolazione dei locali dell'ex Fornace, simbolo dell'archeologia industriale e delle ricchezze monumentali altirpine

A cura di Antonio Panzone

Riporto uno scritto della redazione “Il Seminario”: “Venerdì 27 aprile 2007, dopo una lunga malattia, si è spento serenamente all’età di 70 anni il Prof. Giorgio Angelo Gabriele. Anima storica della Sinistra nostrana  e di quella provinciale, Giorgio aveva ricoperto diverse volte la carica di Consigliere Comunale di Sant’Andrea di Conza, oltre a quella di Sindaco e di Consigliere Provinciale.

Appassionato ed attento amministratore, tra i banchi del Consiglio Comunale e tra quelli dell’Ente Provincia, si era distinto per il suo prezioso impegno, derivante dall’alto senso civico e dall’intelligenza che caratterizzavano i suoi interventi e suggerimenti.

Unanime e profondamente sentito è stato il cordoglio della cittadinanza di Sant’Andrea di Conza, che ha partecipato numerosa e commossa alle esequie, a cui erano presenti diverse personalità politiche, tra le quali l’assessore regionale Rosetta D’Amelio, alcune delegazioni di partito e delle Amministrazioni dei paesi vicini,  in veste ufficiale tra la gente di Sant’Andrea di Conza erano presenti il sindaco Bellino, i Consiglieri, i dipendenti comunali tutti, tra loro i vigili urbani in alta uniforme reggevano il gonfalone.

All’uscita della Chiesa Madre al termine dell’estremo saluto un lungo applauso, seguito da un ossequioso silenzio, salutava la salma. Numerose le testimonianze di affetto  giunte da ogni parte del mondo politico e scolastico.

I presidenti Bassolino, l’Onorevole Aurisicchio  ed altri esponenti di spicco della politica provinciale e regionale hanno sentito il dovere di partecipare al cordoglio dei congiunti” si legge nell’articolo pubblicato dal giornale.

La dipartita del professor Angelo Gabriele Giorgio è stata una perdita oltremodo importante per la famiglia e per la comunità sia umana, che intellettuale di S. Andrea di Conza, una perdita importante per noi Irpini per cui, al fine di rendere sempre vivo il suo impegno un attestato di riconoscimento, oggi se n’è chiesto, giusto impegno: l’intitolazione della Fornace di Sant’Andrea, che tanto deve al  suo concittadino.

Feci amicizia con Gabriele Giorgio per la passione comune con la nostra terra, l’Irpinia, il Sud, la Ferrovia Av-Rocchetta. Del nostro gruppo faceva parte Pietro Mitrione, Giovanni Ventre, l’avvocato Pacifico, Don Antonio Tenore, il presidente della Pro Loco Tony Lucido e Angelo Verderosa, Agostino Della Gatta, l’ottimo Gerardo Basile di Montella, delle mie parti il valido prof E. Froncillo e tanti altri tra cui il Giudice Zarrella di Lapio, nonché  il presidente Nicola Mancino, l’Onorevole Erminia Mazzoni; Francesco D’Ercole; Michele Bianco, dirigente del Settore Sirca Regione Campania; Giuseppe Di Milia, presidente Comunità Alta Irpinia e sindaco di Calitri; il presidente del Parco Monti Picentini Sabino Aquino; Gabriele Giorgio, studioso. In questo contesto venne fuori il libro  “Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. Con De Sanctis una rete per il Sud” in quanto credevamo e crediamo nello sviluppo dell’Irpinia anche a mezzo di detta ferrovia, quale mezzo suggestivo per lo sviluppo.

Foto mirabili e tessere propongono le ricchezze della nostra bella terra, l’Irpinia, attraverso le vie della fede, i parchi archeologici, i castelli, l’agricoltura, escursioni sui nostri monti irpini, le nostre tradizioni, i prodotti tipici, arte e mestieri, i nuclei industriali, tutte potenzialità per cui oggi la Ferrovia del De Sanctis è stata riaperta perché questa ferrovia oggi consente ad avvicinare il visitatore a km zero a queste nostre speciali realtà. Oggi siamo qui riuniti per festeggiare il prof. Gabriele Giorgio per altrettanti meriti: per una  Fornace, la cui storia è altrettanto suggestiva, che riguarda il suo altrettanto impegno per il suo paese, per cui si è ritenuto oggi l’intitolazione.

Fornace di Sant’Andrea di Conza- Foto di Angelo Verderosa

Ebbene questa Fornace è il cuore di Sant’Andrea, dove si sono espresse le capacità imprenditoriali e operaie della gente laboriosa del posto. La fornace che, poi, col passar del tempo diventa da una tradizione lavorativa di mattoni, nel tempo si interessa della lavorazione del legno, del ferro battuto, fino a quando, dopo il sisma dell’80 non fu espropriata per pubblica utilità, fino a diventare un vero e proprio Centro Sociale Polivalente, dando luogo a svariate manifestazioni, dal teatro alla musica, dal ballo alle mostre, ai dibattiti. Un faro nel vasto mare dell’esistenza. In questo ha creduto, dando tanto il nostro Gabriele. Siano le nostre piccole realtà proiettate in avanti e, al di là della storia patria, si dia spazio ai nostri, cioè a quelli che, come il nostro  De Sanctis, lasciano le orme per consentire ai figli di darsi da fare a loro nome e per lo sviluppo di questa nostra bella e cara terra. Gabriele Giorgio per me è un faro”.

ARTICOLI CORRELATI