Ariano Irpino, Maraia: l’Arpac ripeterà le analisi a Difesa Grande

L'onorevole Generoso Maraia in una diretta social dichiara, carte alla mano, che l'Arpac "su disposizione della Regione, ripeterà le analisi del sito". Per il deputato pentastellato è necessaria la bonifica della mega discarica.

Ad Ariano Irpino, secondo il deputato pentastellato Generoso Maraia “l’Arpac ripeterà le analisi nella ex discarica di Difesa Grande.

La Regione Campania ha comunicato all’Arpac “la necessità di ulteriori verifiche all’interno del sito”. A dichiararlo durante una diretta social Luca Orsogna collaboratore dell’onorevole Generoso Maraia. Orsogna dichiara che “l’Arpac ha comunicato alla Regione che occorre verificare se la falda sottostante è inquinata”.

La targa all’ingresso del palazzo che ospita la Giunta Regionale della Campania, nella suggestiva zona napoletana di Santa Lucia

Si riapre il fascicolo di una storia a tempo indeterminato. Un fungo ambientale sul quale non si riesce ancora a fare chiarezza. Il 20 ottobre 2018 il Comune di Ariano Irpino, aveva convocato un Consiglio Comunale straordinario per discutere della vicenda. In tale occasione il sindaco Domenico Gambacorta, ha dichiarato il sito “non inquinato”. Durante la seduta consiliare, il consigliere di minoranza Guido Riccio ha letto la diffida del deputato Maraia. Una faccenda delicata da definirsi nella sua gestione post mortem in Conferenza dei Servizi che dovrebbe tenersi prossimamente ad Avellino presso gli uffici regionali. L’indecisione riguarda il dualismo ‘bonifica’ verso ‘copertura’ (capping). Una questione che, a quanto si apprende, pare essere diventata anche politica piuttosto che obiettiva e operativa.

Immagine dall’alto della discarica di Difesa Grande nell’arianese

A fronte degli esiti Arpac che il gruppo di maggioranza per voce di Domenico Gambacorta nel mese di ottobre ha definito “negativi”, il meetup arianese ha palesato le perplessità. Oggi accolte e rimesse all’Agenzia.

Generoso Maraia, deputato M5s

“Il sito è inquinato” dichiara il deputato Generoso Maraia “è un sito contaminato o almeno potenzialmente contaminato – parliamo di un sito che ha accolto non solo rifiuti solidi urbani ma anche rifiuti provenienti dalla lavorazione delle pelli a Solofra. Il capping – prosegue Mararia – non farebbe altro che coprire le responsabilità accertate nella sentenza del Tribunale di Ariano del 2013 in cui si diceva che il sito è inquinato e che c’è un tipo di inquinamento irreversibile e si può agire solo attraverso opere di bonifica“. Il deputato e riferimento del Movimento ad  Ariano dichiara ancora: “l’Arpac ritorna sui suoi passi e dice che la falda acquifera è inquinata e le analisi vanno ripetute”.

Secondo i beneinformati entro un mese dovrebbe riaversi la Conferenza dei Servizi. La seduta dello scorso ottobre si chiuse con un nulla di fatto. Si attende l’esito delle nuove analisi e la prossima Conferenza. Maraia intanto chiede al primo cittadino di convocare un Consiglio comunale sul tema.

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