Mater.ia annuncia il “viaggio nei ghost town” da Melito ad Apice

Il primo passo di questo lungo cammino parte domenica 16 dicembre 2018, da Melito Irpino, per giungere ad Apice. Rigenerato il senso di appartenenza e rivitalizzate le radici locali, il viaggio continuerà toccando gli altri comuni fino a scavalcare i confini campani ed entrare in quelli contigui della Basilicata

Italia, madre di oltre seimila città fantasma. Si sta allargando a macchia d’olio il fenomeno dello spopolamento all’interno della nazione, specie nelle aree interne del centro-sud, dove ogni borgo abbandonato è cicatrice di una delle ferite più profonde del Belpaese, lo spopolamento, piaga dai mille significati. Delle valige chiuse e dei sacchi in spalla, l’immagine è quella di una fiumana di persone vittime di guerra. Ma qui, di tracce belliche interne, non se ne vedono; qui sono state ferite e seppellite soltanto le possibilità di poter restare e ne restano cadaveri architettonici, tra edifici rasi al suolo da eventi sismici e naturali, strutture ricostruite e lasciate in disuso, bellezze architettoniche vestite
dall’incuria del tempo, che come una vecchia donna ha sfiorito la sua attraente peculiarità estetica, e ad oggi, solo pochi respiri riscaldano gli ultimi focolari spenti.

Mater.ia, come un curioso cantastorie, vagabonda tra l’Irpinia (Melito Irpino, Conza della Campania, Aquilonia Vecchia, Calitri Castello, Senerchia) e il Sannio (Castelpoto, Apice, Tocco Caudio) , alla ricerca di questi luoghi vestiti del silenzio più sacro e incontaminato, andando a visitare le otto ghost-town locali, chiamate ad elenco, come l’esordio di una magistrale lezione ideata e progettata dall’associazione già citata, al fine di risvegliare il gigante che soggiace in questi borghi fantasma, rianimati dalla potenza della tradizione, della storia locale, dei suoi più identificativi attrattori. Il primo passo di questo lungo cammino parte domenica 16 dicembre 2018, da Melito Irpino, per giungere ad Apice. Rigenerato il senso di appartenenza e rivitalizzate le radici locali, il viaggio continuerà
toccando gli altri comuni succitati, fino a scavalcare i confini campani ed entrare in quelli
contigui della Basilicata, rotolando verso il sud più estremo.

Il viaggio nei paesi fantasma da un lato mira a creare una rete tra enti, associazioni e attori dei diversi borghi con lo scopo di rilanciarli attraverso progetti di valorizzazione territoriale e turistica e dall’altro lato realizzare momenti di visita e percorsi emozionali per mettere in connessione viaggiatori e curiosi con le comunità dei luoghi. In questo modo, i paesi fantasmi, perle di bellezza, abbandonati a seguito di calamità naturali ed errori
umani, potranno riacquistare vitalità attraverso la memoria e il racconto delle persone del luogo e riproporsi come vere e proprie località turistiche ambite, mete di un turismo sostenibile e responsabile. Siamo convinti che soltanto una spinta dal basso, attraverso la costruzione di un ampio partenariato, di enti, tecnici, esperti e appassionati potrà rendere tali luoghi fruibili e accessibili da parte di tutti esternalità positive, evitando esempi di degrado.

Il Programma della prima tappa: Melito Irpino – Apice. 
Programma della giornata: Ore 10:30 Accoglienza a cura dell’Associazione Mater.ia e partenza in pullman da Torrette di Mercogliano (presso la rotatoria autostradale, a raggiungimento del numero dei partecipanti). Ore 11:15 Incontro a Melito Vecchia centro storico di Melito Irpino con persone del luogo. Ci inoltreremo nei meandri segreti del paese fantasma di Melito vecchia, centro storico del paese. Persone del luogo, custodi della memoria e della vera storia del borgo, ci accompagneranno alla scoperta di ogni scorcio, angolo e pietra, raccontandoci leggende, aneddoti e storie di vissuto che hanno segnato ogni frammento di questo territorio incantato. Sarà un percorso emozionale che ci catapulterà indietro nel tempo, abbracciando la semplicità di un mondo rurale che sembra quasi perduto. I viaggiatori diventeranno parte integrante della comunità melitese, con l’opportunità di conoscere donne e uomini che hanno deciso di restare, resistere e impegnarsi per la rinascita della propria terra.

A seguire, la passeggiata nel centro nuovo abitato del paese, e il pranzo all’Antica Trattoria Di Pietro di Melito Irpino. L’Antica Trattoria Di Pietro di Crescenzo Di Pietro è teatro di sapori antichi dal 1934, dove si risveglierà il bagaglio di reminiscenze sensoriali nella sapiente elaborazione culinaria indigena: un piacevole feedback gastronomico, in contrasto con l’eredità di un popolo sfregiato da uno dei drammi sismici che ha colpito l’Irpinia e i confini limitrofi.

Nel pomeriggio, dalle 16:00, la visita al Villaggio di Natale e accoglienza a cura dell’Assessore al Turismo e alla Cultura del comune di Melito Irpino. Ore 17:15 Arrivo ai Mercatini di Natale di Apice Vecchia e visita. Rientro ad Avellino previsto in serata.

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