Pontili galleggianti, piste ciclabili e pesca sportiva al lago di Conza

DOPO LA PROTESTA, LA PROPOSTA: IL PROGETTO DEGLI ARCHITETTI CORONA E CARLUCCIO. Redatto da almeno 10 anni, il progetto è stato acquisito da tutte le amministrazioni comunali e attende la copertura finanziaria. "Se valorizzato, il territorio non sarà più aggredibile da incursioni esterne" spiega Maria Rosaria Corona.

Planimetria dell’area lacustre di Conza della Campania. Intorno all’invaso si estende l’Oasi naturalstica del Wwf

Un pontile galleggiante che sale e scende con l’acqua, l’apertura della pesca sportiva nell’angolo a sud ovest dell’invaso, una pista ciclabile che intercetta la ciclovia e un punto preciso dell’oasi in cui il turista o visitatore può salire a bordo di bici elettriche, bici classiche, o auto elettriche per percorrere l’intero Lagro conzano e l’oasi naturalistica del Wwf. Ma anche recupero e riqualificazione dell’area prefabbricati e zone limitrofe alle sponde lacuali dell’invaso, con punti ristoro, aree camping, parcheggi, e attrezzature sportive. Così “Se si valorizza, il territorio non può più essere aggredibile” afferma l’architetto Maria Rosaria Corona, progettista insieme all’architetto Michele Carluccio, del progetto “L’acqua e i borghi” candidato e approvato dalla Amministrazione Cappiello di Conza della Campania- ma a tutt’oggi in attesa di copertura finanziaria,  parte della giunta Ciccone, che punta ad ottenere dalla Regione Campania il sostegno necessario.

Il lago di Conza della Campania

Sollevata la protesta contro la costruzione del parco eolico a ridosso dell’oasi del Wwf che prevede la costruzione di 15 torri del vento, gli architetti ripropongono un progetto redatto già con l’ultima amministrazione Farese, e che nel corso del tempo ha incontrato pareri favorevoli trasversali, agganciando anche l’interesse di ben dieci amministrazioni comunali, firmatarie di un contratto di programma ad hoc. Stabilito che il lago conzano sia insieme al parco archeologico uno dei grandi attrattori naturalistici e storici dell’Alta Irpinia, il corollario di comuni fra cui Andretta, Cairano, Calitri, Lioni, Morra de Sanctis, Pescopagano e Castelgrande nel potentino, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Teora, Torella dei Lombardi e Conza capofila, ha fatto fronte comune per interpretare quella ‘terra di mezzo’ unita da un minimo comune denominatore: la storia di Compsa e le vie dell’acqua legate all’Ofanto.

Alla luce della mobilitazione contro l’eolico cosiddetto ‘selvaggio’ che avrebbe consentito alla società ‘Conza Energia’ di sbloccare le autorizzazioni già in corso e aprire i cantiere a ridosso dell’oasi, gli architetti riaprono i cassetti e sventolano le planimetrie candidate per “dare un concreto impulso ad una strategia di sviluppo sostenibile che ha come obiettivo prioritario la crescita economica, sociale ed occupazionale della comunità locale attraverso la promozione e valorizzazione in rete delle ricchezze derivanti dal patrimonio archeologico ed ambientale di cui dispone il territorio” come spiega l’architetto Corona.

Planimetrie del Progetto LAGRO del Comune di Conza della Campania

Nella strategia generale di progetto il Parco Archeologico Compsa, simbolo e bacino della storia stratificata di tutto il territorio da svilupparsi in chiave turistica e didattica, ed il Lago con l’oasi WWF costituiscono i grandi attrattori del territorio interessato. “I borghi e l’acqua sono il comune denominatore capaci di creare una rete diffusa di ospitalità, albergo territorio ( b&b, agriturismi, etc), fatta di accoglienza informale e genuina e di buona cucina, di paesaggi e natura ancora incontaminata, arricchita dal corso del fiume Ofanto che, con i suoi affluenti, la cascata, i laghi, i numerosi antichi mulini, ricuce in un rete di acqua paesi e territorio. Qui la natura è segnata dalla presenza dell’uomo fin dal Paleolitico, con vestigia archeologiche ed emergenze architettoniche, con casali nelle campagne. Qui il turista, il visitatore, il viaggiatore, il buongustaio, lo sportivo, l’amante dell’arte, l’ecologista, lo storico, il letterato, lo speleologo, l’archeologo, lo studioso, possono appagarsi” continua.

L architetto Maria Rosaria Corona

A questo bisogna aggiungere la possibilità di programmare eventi, manifestazioni culturali, attività didattiche, passeggiate a tema lungo itinerari di forte valenza paesaggistica, storica, culturale, enogastonomica e religiosa. Nell’arco dell’anno potrebbero essere interessati i borghi e tutta l’area in modo da creare un circuito continuo di afflusso turistico.

Gli interventi proposti, materiali ed immateriali, possono riassumersi in due categorie: gli interventi di carattere generale, che prevedono una valorizzazione del lago di Conza e dell’area circumlacuale, attraverso un progetto che vede coinvolti il Comune, l’oasi WWF e privati; e la valorizzazione del parco archeologico Compsa attraverso il recupero delle insulae, da destinare a strutture museali tematiche e per la didattica, a “casa per l’archeologia” e a servizi, e la realizzazione di un “Centro didattica per la cultura ed il restauro” nel Borgo Croce di Conza della Campania. Senza contare lo sportello per l’accoglienza e sostegno al turismo con la messa in rete dei borghi e l’ospitalità diffusa, e uno spettacolo-evento musicale di rilevanza internazionale interprete del Genius Loci sulla scia dello Sponz Fest.

LOasi del Wwf di Conza della Campania

In questa cornice gli itinerari tematici sono già concertati: dall’itinerario naturalistico con il lago di Conza e oasi Wwf, le sorgenti e parco fluviale del Sele, e i boschi di Andretta; all’itinerario archeologico, dal Parco Compsa e reperti di fossakultur a Conza, caverne degli Urtuni ad Andretta. L’itinerario dell’artigianato e delle tradizioni con la lavorazione della pietra e ferro a Sant’Andrea, al festival delle serenate e carnevale de Li Squacqualacchiuni a Teora, il corteo storico dell’Imperiale ad Andretta, la festa delle “Maggiaiole” tra Conza e Sant’Andre, e la costruzione delle Macchinette ad Andretta. L’itinerario della fede prevede invece un percorso da San Francesco a Folloni a Montella, l’Abbazia del Goleto a Sant’Angelo, il Santuario di San Gerardo a Caposele, il Santuario della Stella Mattutina ad Andretta.

L’abitato post terremoto sovrasta il parco di Conza della Campania

Per finire, l’itinerario enogastronomico: la ‘tomacella’ di Teora, le ‘matasse’, gli ‘amaretti’ e il ‘muffletto’ di Caposele, i ‘cicatielli con la frecula’ di Conza. Tutto senza trascurare un servizio di trasporto alternativo e sostenibile per la mobilità interna.


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