Comune di Avellino: si allungano i tempi della sfiducia. Ma la Lega molla Ciampi

ELETTO LAUDONIA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO, SCONTRO TRA M5S E CARROCCIO. Mentre il faccia a faccia tra i gruppi di opposizione previsto per oggi è stato rinviato di 48 ore, in consiglio comunale il rappresentante dei Cinque Stelle, Laudonia, è stato eletto vicepresidente dell'Assemblea, anche con i voti degli avversari. Botta e risposta tra Damiano Genovese e il neoeletto.

Sfiducia a Ciampi: le opposizioni prendono tempo, ma la Lega abbandona Ciampi. Il confronto tra i gruppi di opposizione, atteso per questo lunedì, è stato rinviato di 48 ore. Nel frattempo la elezione del Vicepresidente del Consiglio comunale fa saltare l’intesa programmatica tra Lega e Cinque Stelle, con questi ultimi accusati dai consiglieri del Carroccio di aver cercato e trovato l’intesa trasversale con il Pd per ottenere la elezione di Laudonia. Il Sindaco, sull’orlo della sfiducia, si ritrova anche privo di una componente importante ai fini numerici.

La consigliera comunale del Pd Laura Nargi accanto ad Enza Ambrosone, capogruppo dei Democratici

SI ALLUNGANO I TEMPI SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA. Se tutto dovesse andare liscio, la mozione di sfiducia contro il Sindaco Vincenzo Ciampi verrebbe depositata agli atti della Segreteria generale dell’ente tra la fine dell’attuale settimana e l’inizio della prossima. Se così fosse, il dibattito che deciderà il destino dell’amministrazione comunale slitterebbe a fine novembre, tenendo conto che il regolamento prevede una forbice temporale tra i 10 ed i 30 giorni per dare seguito alla mozione.

Osservando dall’esterno quanto sta succedendo, dunque, sembra quasi che qualcuno stia tirando il freno a mano, con cautela e senza dare troppo nell’occhio, mentre la macchina è in movimento. Non si comprende, infatti, perché i Democratici dopo aver confermato la decisione di voler chiudere anticipatamente il mandato (leggi l’articolo), ritenendo che non vi siano i margini per dare senso e contenuti a questa esperienza amministrativa con una giunta in difficoltà e senza una maggioranza, non abbiano cercato di semplificare ed accelerare il percorso.

Ma nemmeno gli altri gruppi di opposizione sembrano incalzare, benché qualche mese addietro abbiano sollecitato con grande vigore il Pd a sottoscrivere un documento, già con le proprie firme apposte in calce. Tatticismi o casualità?

E se il vicesindaco, Ferdinando Picariello, sostiene che quello dell’opposizione è tutto un bluff (leggi l’articolo), il primo cittadino, dal canto suo, ingrana la marcia e dopo la nomina di un nuovo Segretario generale di “fiducia”, si concentra sui prossimi obiettivi amministrativi.

Un elemento, però, potrebbe avvalorare la tesi che all’orizzonte possa palesarsi qualche problema nel chiudere la partita.

Alfonso Laudonia, eletto nella lista del Movimento Cinque Stelle, neo Vicepresidente del Consiglio comunale di Avellino

ALFONSO LAUDONIA ELETTO. La seduta d’aula convocata, questo pomeriggio a Piazza del Popolo, per la rielezione del vicepresidente del consiglio, dopo la rinuncia di Iacovacci, designato al vertice della commissione Lavori Pubblici, ha visto a sorpresa l’elezione di un rappresentante Cinque Stelle, Alfonso Laudonia con 15 voti. Un risultato inaspettato, se si considera che i voti a disposizione dei grillini sono 6, compreso quello del sindaco. Nemmeno sommando i voti della Lega e dei consiglieri di centrosinistra, che hanno collaborato con Ciampi sulle linee programmatiche, si arriverebbe a quota 15.

Per completezza va aggiunto che dallo scrutinio sono risultate 6 schede bianche (presumibilmente del Pd), 3 voti a Modestino Verrengia di Avellino è Popolare, 2 ad Ettore Iacovacci, 1 a Damiano Genovese della Lega ed 1 a Stefano Luongo di Insieme Protagonisti. In conclusione, è evidente che – per quanto si tratti di un incarico “istituzionale” – Laudonia ha raccolto anche i voti di qualche pezzo di opposizione che dice di voler mandare a casa Ciampi e la sua non maggioranza.

C’è, dunque, qualcuno che sta barando? Ben presto si saprà anche questo. Ciò che è successo in aula, però, non è passato inosservato. Il consigliere popolare Nicola Giordano, in un suo intervento molto critico nei confronti del sindaco e dell’amministrazione, non si è lasciato sfuggire l’occasione per lanciare qualche frecciatina: «Vi fate eleggere anche il vicepresidente, ma dite di non essere attaccati alla poltrona. Un’affermazione non confermata dai fatti, visto che il sindaco non ha alcuna intenzione di dimettersi, nonostante non sia in grado di produrre atti amministrativi, condannando l’ente all’immobilismo. Evidentemente non è sicuro di essere ricandidato e probabilmente il successo elettorale che evocate con tanta tranquillità non è così facile da conquistare. Ma almeno, Laudonia una vicepresidenza è riuscito a conquistarla, visto che in commissione c’è stato qualche problema».

Nicola Giordano, consigliere comunale ad Avellino dei Popolari

GIORDANO SFIDA IL SOTTOSEGRETARIO CARLO SIBILIA. Il consigliere Giordano ha persino lanciato la sfida al sottosegretario di governo dei Cinque Stelle irpini: «Sfido Sibilia a candidare tutta la giunta. Questa giunta che voleva farci approvare un Ferragosto farlocco e che in estate, invece di lavorare per la città, era in vacanza. D’altra parte, ancora continua a presentare progetti vuoti, annunciando contributi per le attività produttive di Avellino senza nemmeno che sia stato pubblicato un bando e senza i doverosi passaggi in consiglio. Ormai, siamo abituati a sentire dichiarazioni perentorie del sindaco smentite il giorno dopo, senza vergogna. Un caso per tutti: quello del blocco della circolazione stradale».

STABILIZZAZIONE DI OTTO PRECARI DEL COMUNE – LA MOZIONE DEL PD. La capogruppo dei Democratici, Enza Ambrosone, ha sottoposto all’attenzione della giunta la situazione di otto lavoratori precari dell’ente, che prestano servizio da molti anni, anche in settori strategici, ma adesso rischiano di perdere il posto, non essendo possibile effettuare ulteriori proroghe al loro contratto. Il Pd ha quindi chiesto la stabilizzazione dei tecnici, sussistendo le condizioni previste dalla legge per procedere in tale direzione, garantendogli così una prospettiva. Il vicesindaco, Picariello, ha condiviso la preoccupazione per le sorti dei lavoratori, assicurando che l’amministrazione si sarebbe fatta carico del problema.

L’AZIENDA CONSORTILE PER I SERVIZI SOCIALI. Il sindaco Ciampi ha informato l’assemblea in merito al percorso intrapreso per la costituzione di un’azienda consortile per la gestione degli interventi sociali del Piano di zona, il cui statuto è stato già approvato dagli altri Comuni dell’ambito, alla presenza dell’assessore regionale, Lucia Fortini. L’amministrazione cittadina deve perciò sciogliere il nodo, per evitare di restare isolata. L’opzione che dovrebbe essere adottata è quella dell’azienda speciale. I consiglieri di opposizione hanno comunque manifestato perplessità sulla relazione del sindaco, considerata poco dettagliata, e sul ruolo riduttivo che Avellino svolgerebbe in seno alla costituenda società.

DAMIANO GENOVESE LIQUIDA L’ASSE CON I 5S. Con una nota diffusa nel tardo pomeriggio Damiano Genovese ha spiegato le ragioni della rottura politica tra il suo gruppo e l’amministrazione guidata da Vincenzo Ciampi. L’accusa nei confronti penta stellati è quella di fare accordi sottobanco. Insomma, secondo l’esponente del Carroccio Ciampi punterebbe a tirare a campare, preferendo la sopravvivenza formale a piazza del Popolo piuttosto che il vero cambiamento.

LA REPLICA DEL VICEPRESIDENTE NEO ELETTO. «Non abbiamo fatto accordi di maggioranza e di nessun altro tipo. Mai. Non lo abbiamo fatto sulla giunta, non lo abbiamo fatto sul presidente del consiglio e nemmeno sulla maggioranza, figuriamoci sulla figura del vicepresidente del Consiglio Comunale», ha scritto in una nota il neo eletto Vicepresidente del Consiglio comunale Alfonso Laudonia, replicando alle affermazioni del consigliere leghista Genovese. «Sì è formata semplicemente una convergenza sulla mia persona, non capisco quale sia il problema. Se avessimo confluito su uno del Pd o altro cosa si sarebbe detto? A noi interessa poco disquisire di tutto ciò, noi vogliamo solo risolvere i problemi della città».


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