Regione-Miur, 150mila euro per il turismo scolastico in Alta Irpinia

FAE CONOSCERE ALLE NUOVE GENERAZIONI LE BELLEZZE DELLE ZONE INTERNE. Rinnovato l'Atto d'Intesa tra i due enti. Stanziati quasi settecentomila euro per quattro aree. Comprese anche Cilento interno, Titerno Tammaro e Vallo di Diano.

I 25 Comuni dell’Alta Irpinia rientranti nel progetto pilota rientrano nel progetto nazionale del turismo scolastico.

Rinnovato il Protocollo d’Intesa tra la Regione Campania e il Ministero dell’Istruzione. L’anno scolastico 2018 -2019 sarà il periodo denominato “Anno del cibo italiano”. Stanziati fondi per promuovere il turismo scolastico nell’entroterrra campano. Quasi settecentomila euro in totale a livello regionale. Nella provincua di Avellino, facendo una media tra le aree obiettivo individuate, confluirebbero oltre centocinquantamila euro tutti in Alta Irpinia.

Sede del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Roma

Le quattro zone di riferimento per incanalare il turismo scolastico sono: Alta Irpinia, Cilento interno, Titerno Tammaro e Vallo di Diano. Novantanove Comuni scelti. Venticinque in provincia di Avellino. Tra gli altri Andretta, Bisaccia, Cairano, Conza della Campania, Monteverde. I territori individuati sono quelli che si distinguono in modo particolare per le eccellenze enogastronomiche.

La Giunta regionale rende noto che: “le Aree Interne, per il costante impegno delle popolazioni teso alla conservazione della memoria delle tradizioni popolari, rappresentano un modello di corretta relazione uomo-natura con elevato valore educativo per le generazioni in formazione. Inoltre modelli di sostenibilità iniziano ad essere confrontati dalle istituzioni nazionali e regionali per garantire la conservazione dei patrimoni naturali e culturali che connotano l’eccellenza turistica italiana.

Emerge così la necessità di privilegiare la frequentazione di dette aree anche nella prospettiva di decongestionamento delle aree turistiche costiere attraverso un progressivo riequilibrio della distribuzione territoriale delle presenze”.

Le scolaresche vengono indirizzate alla riscoperta del cibo buono, sano e ricco di un patrimonio culturale che della produzione nel pieno rispetto della natura fa il suo principio ispiratore.

I prodotti della Dieta Mediterranea

Il settore del food, dell’agroalimentare di qualità, della zootecnia e della trasformazione sono al centro di una forte rivalutazione nei piatti e sulle tavole dei palati internazionali più raffinati. Aumentano gli appuntamenti fieristici e le rassegne enogastronomiche ed aumenta il numero di quanti le frequentano. Turisti o semplici curiosi che poi diventano cultori del mangiar sano e in molti casi nuovi produttori.

Lo scorso fine settimana, non a caso, il Centro Fieristico di Ariano Irpino ha registrato quasi diecimila ingressi nell’ambito della Fiera del Gusto Mediterraneo. Un appuntamento che ha messo in bella mostra le tipicità locali, la produzione biologica e il mangiar sano in generale. La sfida che s’impone e che è emersa dalla tre giorni in Fiera del Gusto è potenziare l’offerta di servizi locali. Questi poi vanno messi a disposizione degli operatori turistici che potrebbero valutare come attrattivo il territorio a condizione che ci siano le condizioni per l’ospitalità.

E il cibo in Irpinia viene riscoperto grazie alla genuinità delle materia prime prodotte in loco. Non a caso i dati della agricoltura fanno registrare un segno positivo e in ascesa, in controtendenza rispetto alle performances dell’edilizia e della produzione di beni su larga scala.

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