Sellitto: vinta ad Avellino dai Medici
la battaglia nazionale sull’appropriatezza

Nel corso di una conferenza stampa il Presidente dell'Ordine, Franco Sellitto, ha spiegato l'importanza della sentenza che restituisce ai professionisti la facoltà di prescrivere farmaci in base alla diagnosi e non a criteri amministrativi

Nel corso di una conferenza stampa nei locali dell’Ordine dei Medici, il Presidente Franco Sellitto ha commentato l’esito della battaglia vinta davanti alla Corte dei Conti in materia di appropriatezza delle prescrizioni farmacologiche.

Presenti all’incontro con i cronisti Ludovico De Vito, segretario della Fimmg provinciale di Avellino, il legale Nicola Iannarone, difensore dei medici accusati dall’Asl di danno economico, Enzo Biancardi, uno dei cinque professionisti prosciolti dai giudici contabili, quindi Franco Sellitto.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, il dr. Franco Sellitto

«La sentenza della Sezione Giurisdizionale per la Regione Campania del 13 settembre scorso, e pubblicata il 18 settembre, con cui si è rigettata la richiesta dell’Asl di Avellino di veder condannati per aver impropriamente prescritto farmaci cinque medici, fa giurisprudenza in Italia», ha spiegato il dr. Sellitto. In primo luogo, perché la Corte ha stabilito la centralità del paziente, in luogo della malattia, con tutte le variabili e le conseguenze che ne discendono. In secondo luogo perché si è definitivamente sancito un principio costituzionale, che riguarda la fine della medicina amministrativa, diciamo così».

I cinque medici sono stati assolti dalla Corte dei Conti per non aver procurato con le proprie prescrizioni farmacologiche in deroga alcun danno all’Asl. La motivazione è che per i giudici la prescrizione medica o farmacologica non può essere vincolata a medie ponderate o ad algoritmi.

«Per anni il compianto dr. Carmine Ragano si è battuto per ottenere questo riconoscimento da parte dei giudici, contestando l’intromissione del potere amministrativo nella sfera professionale e deontologica del medico. I giudici hanno condiviso l’impianto tecnico-scientifico proposto dalla difesa, basato sulla tesi che il medico deve poter decidere per il meglio, nella esclusiva necessità di garantire la cura del paziente e non altri parametri che esulano dalla sua vera missione.

In questi giorni l’Ordine dei Medici di Avellino è stato tempestato di telefonate e mail da tutta Italia. Sono decine i contenziosi in corso che vedono medici accusati di danno economico. L’esito di questa sentenza, per il merito stabilito dai giudici, pone le basi per un superamento definitivo della questione.


• La Corte dei Conti sconfessa l’Asl di Avellino. Assolti 5 medici di famiglia

L’articolo pubblicato da nuovairpinia.it a proposito della sentenza emessa dalla Corte dei Conti che assolve cinque medici dall’accusa di danno erariale per aver prescritto in deroga alcuni farmaci a propri pazienti

Nell’articolo di nuovairpinia, si legge la sostanza della sentenza. Il concetto di appropriatezza prescrittiva è oggetto di varie disposizioni normative, “che devono essere rispettose del principio di rilevanza costituzionale della tutela della salute e della garanzia di cure mediche gratuite agli indigenti” ai sensi dell’art. 32 della Costituzione”. Fondamentale il passaggio successivo sottolineato dai giudici: “Affinchè il medico possa assistere il paziente al meglio delle sue capacità professionali deve essere riconosciuto un margine di discrezionalità nella gestione della discrepanza che si può talora verificare fra le condizioni cliniche, la tollerabilità ai trattamenti e le potenziali interazioni farmacologiche secondo le caratteristiche del singolo paziente”.

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