IIA, l’assemblea dei dipendenti:
«Resta il rischio fallimento»

I lavoratori e i sindacati stamattina riuniti presso lo stabilimento della Industria Italiana Autobus a Flumeri. Rimane la preoccupazione per un futuro tutto da definire

Clima teso in Valle Ufita. I lavoratori e le sigle sindacali si sono incontrati nella mattinata per conferire sul già detto e soprattutto sul da farsi. “La situazione di grande delicatezza, per dirla tutta, il rischio fallimento – dichiara Curcio della Fiomè solo rinviato. Il problema resta e siamo preoccupati”.

Presenti i segretari di Fiom, Film, Uilm, Failms. “Siamo in apprensione sia noi che gli operai perché sappiamo l’azienda ha accumulato debiti e non riusciamo a produrre perché i fornitori, che devono essere pagati, non ci forniscono più materiali”.

Il comunicato del Mise riferisce del sicuro pagamento delle mensilità arretrate perché certi della possibilità economica dell’IIA di sostenere gli arretrati. Silvia Curcio in merito chiarisce e afferma: “le mensilità saranno pagate sicuramente anche se passeranno dei giorni per gli accreditamenti ma noi sappiamo che l’azienda, sebbene dichiari di vantare un credito di 23 milioni di euro, ha un conto corrente pari a zero”.

Attesa e pressione per i tavoli tecnici che devono necessariamente tenersi entro la prima decade di ottobre, termine ultimo per il consiglio di amministrazione. Un pizzico di rancore  per le sigle sindacali e gli operai rispetto a “tutti quei sindaci dell’area che solo adesso chiedono tavoli chiarificatori – dice Silvia Curcio – stiamo fallendo, dove sono stati finora? Si sono decisi troppo tardi rispetto ad una realtà che condiziona tutto un territorio”

Fortemente auspicato, quasi invocato, l’ingresso di Busitalia. “Anche perché Invitalia dopo qualche anno esce, quindi ci auguriamo vivamente possa interessarsi Busitalia. Tra l’altro abbiamo una realtà così grande che potremmo realizzare anche vagoni treno”, chiude Curcio.


Dossier Industria Italiana Autobus

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