L’incontro alla Conferenza Stato-Regioni del governatore campano con la neo Ministra alla Sanità Simona Grillo si è rivelato proficuo. Nonostante qualche incomprensione sui numeri prodotti dalla gestione commissariale di De Luca, rettificata in corso d’opera, il governatore conferma la sua strategia di uscita dal commissariamento per il comparto sanitario, e annuncia trasferte a Milano per illustrare l’avanguardia medico sanitaria del Cardarelli. “Finalmente a testa alta” come ha sottolineato più volte il governatore.

“Siamo commissariati dal 2009, in Irpinia è stato chiuso l’ospedale di Bisaccia, e depotenziati Solofra, Sant’Angelo e Ariano: è stato un percorso di guerra su cui questa amministrazione ha saputo recuperare tutto, salvando gli ospedali e collegando le funzioni in modo ragionevole e sostenibile. La Regione sprofondava nei debiti. Basti pensare che non avevamo i conti consuntivi approvati dalle Asl dal 2011. A Roma eravamo costretti a fare le riunioni con Ministero dell’Economia e della Salute, mentre oggi ai tavoli di verifica convocati ogni quattro mesi raccogliamo il rispetto degli addetti ai lavori, perchè abbiamo applicato una rivoluzione nella sanità pubblica”.

Nella giornata di domani saranno resi noti i risultati della campagna di vaccinazione, che De Luca ha anticipato a Bisaccia. “Eravamo sotto la soglia di sicurezza per morbillo e meningite- al di là di quello che dice qualcuno a Roma- e abbiamo ricominciato da zero, raggiungendo il 94% sull’esavalente” ha spiegato. Nel complimentarsi con la manager dell’Asl Maria Morgante, il governatore ha ribadito che in Campania non ci sono strutture riabilitative pubbliche, ma solo centri privati con grandi inappropriatezze. “Abbiamo sanato i bilanci e finalmente possiamo concorrere alla dotazione del Ministero per l’Economia di 170milioni di euro a valere sull’ex articolo 20, a cui la Campania rinuncia da ben 18 anni perchè non aveva approvati i conti consuntivi” continua. “A marzo 2018 abbiamo recuperato la premialità di tre anni che spetta alle Regioni che hanno i conti in ordine, ovvero 1miliardo e 100milioni di euro per rifare tutte le strutture ospedaliere della Campania. Anche se non ci sono strutture tecniche, dobbiamo fare uno sforzo per dotarci di progetti esecutivi. A questo bisogna aggiungere che stabilizzeremo 800 dipendenti precari, e siamo stati autorizzati ad assumere 6mila nuovi dipendenti. Per fare i concorsi sappiamo che ci vogliono due anni”.

Altro obiettivo annunciato nel comparto, è la riduzione dei tempi delle liste d’attesa per le visite, ma anche per gli interventi. De Luca ha illustrato anche la riduzione al 24% dei parti cesarei, e il pagamento delle spettanze in 32 giorni lavorativi, sia gli stipendi che i fornitori. “Nemmeno in Lombardia i conti correnti sono così veloci” ha tuonato. Fra le prerogative che insistono nell’agenda, la cura delle fratture al femore, l’aumento dello screening oncologico (a cui l’Irpinia risponde bene), la dotazione di una rete ictus, dell’infarto del miocardio, e una rete oncologica.

Sulla medicina territoriale, inoltre, il governatore campano conferma l’ingresso di Bisaccia come polo- laboratorio di sperimentazione regionale, che dovrà aggiungersi a quelli di Avellino, Napoli 2 e Salerno. “Il 70% delle persone che si reca al pronto soccorso può essere curato nei territori, per questo dobbiamo realizzare centri di assistenza sanitaria impegnando medici di medicina generale”.