Gli Industriali di Avellino ricordano l’ex presidente di Confindustria Giorgio Squinzi

«Seppe ascoltare i lavoratori dell'Irisbus». Il messaggio: il mondo dell’imprenditoria perde uno dei suoi più importanti protagonisti, che ha rappresentato la categoria in vari incarichi fino ai massimi livelli

Giorgio Squinzi Presidente di Confindustria ospite dell'Unione Industriali di Avellino (repertorio)

«La notizia della scomparsa di Giorgio Squinzi è stata accolta con grande commozione da Confindustria  Avellino. E’ ancora vivo il ricordo della sua visita ad Avellino il 1° ottobre 2013 per l’Assemblea degli associati, nel corso della quale è stato possibile scoprire la sua cordialità e gentilezza», si legge in una nota diffusa da Confindustria Avellino. «Non possiamo dimenticare la sua sensibilità ed attenzione al nostro territorio perché in quella occasione oltre agli imprenditori, incontrò ed ascoltò le istanze di una delegazione di lavoratori della IRISBUS». Confindustria sottolinea le sue «note qualità di imprenditore, alla giuda di un’azienda che ha fatto della ricerca e della innovazione la sua bandiera, e che per la molteplicità dei prodotti realizzati è entrata nelle nostre case». Per questo, «intendiamo ricordarlo come uomo di talento, esperienza ma allo stesso tempo concreto, pragmatico, dotato di grande umanità». Per Confindustria Avellino la morte di Giorgio Squinzi rappresenta una grave perdita per il Paese. «Il mondo dell’imprenditoria perde uno dei suoi più importanti protagonisti, che ha rappresentato la categoria in vari incarichi fino ai massimi livelli. Ai suoi familiari, ai suoi amici, ai suoi collaboratori, ed a tutti quanto lo hanno conosciuto ed apprezzato, va il nostro sincero cordoglio». Giorgio Squinzi è deceduto dopo una lunga malattia nel tardo pomeriggio di ieri all’ospedale San Raffaele, dove era ricoverato a causa di un peggioramento delle sue condizioni. Il timoniere della Mapei e proprietario del Sassuolo Calcio era nato a Cisano Bergamasco nel 1943. Aveva guidato Confindustria dal 2012 al 2016. Lascia la moglie Adriana Spazzoli e i figli Marco e Veronica, da tempo già impegnati nella Mapei.

 

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