Pratola Serra ritrova la restaurata chiesa Maria di Costantinopoli

Domani, martedì 13 Agosto, la cerimonia di inaugurazione con la benedizione del Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, che presiederà la celebrazione eucaristica alle ore 18 in località Parco delle Mimose, dove sorge il complesso di Santa Maria Assunta di Costantinopoli

La chiesa Santa Maria Assunta di Costantinopoli a Pratola Serra

Pratola Serra ritrova la restaurata chiesa Maria di Costantinopoli. Domani, martedì 13 Agosto, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione con la benedizione del Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, che presiederà la celebrazione eucaristica. La cerimonia si svolgerà alle ore 18 in località Parco delle Mimose, dove sorge il complesso di «Santa Maria Assunta di Costantinopoli». Il luogo di culto viene «riaperto al pubblico a conclusione dei lavori di restauro totalmente finanziati dall’Amministrazione Comunale di Pratola Serra», si legge in una nota diffusa dal Comune.

Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello

IL RESTAURO. L’intervento, che ha avuto inizio nel mese di ottobre dello scorso anno, ha interessato l’altare e il ciborio «e in pochi mesi il lavoro è stato portato a compimento, rendendo la Chiesa nuovamente funzionale e fruibile», si sottolinea nel comunicato. «È un momento che riempie di orgoglio l’intera comunità pratolana», ha affermato il Sindaco, Emanuele Aufiero. «A questa Amministrazione è toccato il compito di tutelare questo tesoro esistente già dalla fine del 1500», ricorda Aufiero, che sottolinea l’impegno in continuità della municipalità. Per il risultato conseguito il Primo Cittadino rivolge un ringraziamento «all’architetto Giuseppe Mauro, direttore tecnico dei lavori, che, con professionalità e passione, segue da anni interventi di recupero e valorizzazione dell’intero complesso di Santa Maria Assunta di Costantinopoli, con l’obiettivo di far rivivere questo bene prezioso per consegnarlo alla comunità», aggiunge Aufiero, che conclude: «L’Amministrazione Comunale si ritiene soddisfatta per il raggiungimento di questo obiettivo, certa che sarà apprezzato dalla comunità, la quale gioca un ruolo determinante per ricostruire quella memoria storica che diventa fattore di sviluppo culturale, sociale ed economico».


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