Salario minimo e Reddito di cittadinanza, il Pd blinda le misure

«PD PARTITO DEL LAVORO». Il commissario del PD in Campania oggi a Napoli ha riunito il coordinamento dei candidati a Camera e Senato. «Chi dice che Rdc di 643 euro fa dire no a un vero lavoro è un lestofante»

Il Partito Democratico annuncia a Napoli il sostegno al Salario minimo e al Reddito di cittadinanza. Francesco Boccia, commissario PD in Campania, ha diffuso alcune dichiarazioni attraverso una nota stampa rilasciata al termine di un confronto con i candidati del partito nei collegi plurinominali e uninominali nelle circoscrizioni regionali.

Francesco Boccia, commissario PD in Campania, oggi a Napoli nel coordinamento dei candidati del Partito democratico per le elezioni politiche

«PD PARTITO DEL LAVORO. INTRODURREMO SALARIO MINIMO». Francesco Boccia ha indicato nel lavoro la priorità assoluta del partito, indicando salario minimo e Reddito di cittadinanza come risorse da valorizzare a beneficio delle famiglie e dei giovani in difficoltà. «La Campania e il Sud meritano solo un impegno collettivo che si sintetizza in: lavoro, lavoro e ancora lavoro. Chi mette in discussione il reddito di cittadinanza dicendo che chi riceve 643 euro (questa è la media mensile campana) dice no a un lavoro vero è in malafede ed è un lestofante», si legge nella nota. «Non è possibile dire che questo sarebbe il livello medio di un salario perché significa calpestare la dignità del lavoro e dei lavoratori. Il Pd ha fatto una battaglia che stiamo portando in ogni strada e in ogni angolo del Paese per il salario minimo e se non fosse caduto il governo sarebbe già legge, nonostante la contrarietà dei partiti di destra. Questa contrapposizione alimentata dalla destra non è degna di un Paese civile».

«DIFENDIAMO RDC DA CANCELLAZIONE DELLA DESTRA». Per questo, anche se «chiamarlo reddito non è più opportuno», Boccia ricorda che il Reddito di cittadinanza «è un sussidio che aiuta chi è rimasto indietro e va difeso. E va difeso anche da chi lo ottiene falsificando i dati e per loro servono sanzioni esemplari economiche e penali. Il PD proteggerà sempre tutti coloro che non ce la fanno, sostenendoli e dando la possibilità a chi può, di inserirsi nel mondo del lavoro». Allo stesso tempo, spiega, «ci battiamo perché nessun giovane debba accettare più stage gratuiti e ciascun lavoratore abbia salari dignitosi. Pagare meno di 9/10 euro l’ora un lavoratore è semplicemente incivile. Noi siamo e saremo sempre il partito del lavoro e della coesione sociale. Non permetteremo alla destra di cancellare il Rdc, lo miglioreremo e introdurremo il salario minimo. Perché più cresceranno i salari e più si emanciperà anche il mezzogiorno uscendo, in alcuni ambiti, anche dall’economia sommersa».


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