De Luca e Bonavitacola: intesa storica Campania-Puglia sulle sorgenti irpine

«PRIMA INTESA INTERREGIONALE DELLA STORIA». Il Vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola ha illustrato ad Avellino i dettagli dell'Accordo di Programma per il trasferimento della risorsa idrica. In 5 anni il 90% degli idroprelievi resteranno in Irpinia

La galleria Pavoncelli unisce Caposele con la Puglia: le acque del Sele scorrono all'interno del sistema sorgentizio "Sanità" (foto Aqp)

Il Presidente e il Vicepresidente della Regione De Luca e Bonavitacola hanno annunciato nei giorni scorsi un’intesa sull’utilizzo delle sorgenti idriche dell’Alta Irpinia, che dopo un secolo riduce i trasferimenti alla Puglia. Oggi ad Avellino l’Accordo di Programma tra la Regione Campania e la Regione Puglia per il trasferimento della risorsa idrica è stato illustrato dal Vicepresidente Fulvio Bonavitacola, che ha tenuto una conferenza stampa nella Sala Grasso di Palazzo Caracciolo. I lavori sono stati introdotti dal presidente della Provincia, Rizieri Buonopane.

Il Vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola, Assessore Regionale all’Ambiente

«IN CINQUE ANNI, LE RISORSE SARANNO RESTITUITE PER IL 90% ALL’IRPINIA». L’intesa stabilisce una road map che porterà entro cinque anni a rovesciare l’attuale ripartizione dei prelievi alla fonte: il 90% delle acque sottratte al sistema ecologico resteranno in Irpinia. Nel biennio propedeutico sarà potenziato il trasferimento alla provincia di Avellino, diminuendo il trasferimento extraregionale. La chiave dell’intesa riguarda l’utilizzo della Galleria Pavoncelli bis. La Regione Campania ha voluto regolamentare i trasferimenti e il controllo della portata con un protocollo definitivo in grado di dare le garanzie necessarie sull’effettivo quantitativo d’acqua in transito idrico. Nella sostanza, le autorità regonali controlleranno in tempo reale quanta acqua viene portata in Puglia attraverso il nuovo tunnel di valico realizzato tra il 2012 e il 2018 a Caposele.

CON L’INTESA LA PUGLIA VERSERÀ I RISTORI AI COMUNI ATTRAVERSO LA REGIONE CAMPANIA. Tra le novità del nuovo accordo, il riconoscimento da parte dell’acquedotto Pugliese con ristori a favore dei Comuni sede sorgentizia o di infrastrutture idriche collegate al trasferimento delle acque. Caposele, Conza della Campania (invaso omonimo), Montella, Cassano Irpino, Monteverde (Lago San Pietro), in primo luogo, ma anche Montemarano (sorgenti del Baiardo), oltre a Senerchia e Calabritto (che ricadono fuori dal perimetro del Distretto irpino), sono solo alcuni dei territori interessati. Sono 6 centesimi di euro per metro cubo di acqua trasferita all’AQP il parametro di riferimento. Quasi per intero il gettito sarà destinato ai Comuni, che dorarne pianificarne l’utilizzo.

«UN’INTESA FINALIZZATA ALLA AUTOSUFFICIENZA IDRICA DELLA CAMPANIA». L’accordo tra Campania e Puglia rientra nell’ambito delle operazioni di riordino del settore idrico, in corso a partire dalla riorganizzazione dei prelievi per uso interno. La Giunta di Palazzo Santa Lucia ha istituito il Sistema della Grande Adduzione Primaria di interesse regionale, ponendo sotto il controllo diretto regionale: l’Acquedotto della Campania Occidentale; l’Acquedotto del Torano Biferno; il Complesso della Diga di Campolattaro; l’Acquedotto della Normalizzazione, con le sorgenti di Cassano Irpino e di Baiardo a Montemarano del Fiume Calore. Il provvedimento, reso possibile dallo sdoppiamento ormai definitivo del Distretto Calore Irpino, ha l’obiettivo di «fronteggiare con efficienza e tempestività situazioni di crisi idrica dovute a siccità e mutamenti climatici», finanziando le opere necessario con “PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” e “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-27”.

INFRASTRUTTURE IDRICHE IN IRPINIA, PROVINCIA E COMUNI AL LAVORO SUI PROGETTI. Mentre a Napoli la Regione Campania sta predisponendo con De Luca e Bonavitacola un Piano strategico per l’autonomia idrica contro la siccità (leggi l’articolo) e il Sistema della Grande Adduzione Primaria di interesse regionale «per la gestione delle principali fonti idriche e degli acquedotti strategici» (leggi l’approfondimento), ad Avellino i Comuni sotto l’egida della Provincia di Avellino si preparano a partecipare al Bando Infrastrutture Idriche per ottenere le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-27. L’obiettivo è intervenire su reti e fognature.


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