Bilancio della Provincia di Avellino: dopo il sì dei Sindaci torna in Consiglio

Il nuovo confronto nel Parlamentino oggi 21 luglio segue l'assemblea riunita a Palazzo Caracciolo l'11 luglio sui provvedimenti finanziari e sull'agenda presidenziale di mandato a partire dalle urgenze

I Sindaci hanno unanimemente espresso parere favorevole l’11 luglio scorso al Bilancio della Provincia di Avellino, avallando il pacchetto di provvedimenti finanziari proposti dal Presidente Rizieri Buonopane: rendiconto di Gestione 2021; delibera di Consiglio Provinciale n. 26 del 29.06.2022 ad oggetto: “Documento Unico Di Programmazione (DUP) relativo all’Esercizio Finanziario 2022/2024”; delibera di Consiglio Provinciale n. 27 del 29.06.2022 ad oggetto: “Bilancio di Previsione anno 2022-2024”. Oggi 21 luglio dalle ore 10 i provvedimenti tornano in consiglio provinciale per l’ultima lettura. Il parere dei sindaci al Bilancio della Provincia di Avellino è stato il passaggio necessario prima dell’esame definitivo in consiglio provinciale.

Provincia di Avellino. La sede nello storico Palazzo Caracciolo di piazza Libertà

IRPINIAMBIENTE E ALTO CALORE SERVIZI, LA PROVINCIA RIPROGRAMMA IL FUTURO DELLE UTILITIES. L’occasione dell’incontro con i sindaci è stata utile al Presidente per fare il punto sulla situazione dei servizi pubblici locali, sia sotto l’aspetto dell’assetto gestionale che per la riprogrammazione degli interventi sulle infrastrutture. Nel primo caso, Buonopane ha preannunciato un prossimo appuntamento dedicato ai rifiuti, quando renderà conto delle verifiche disposte sulla società Irpiniambiente, azienda di cui l’ente è allo stato l’azionista, alla vigilia delle decisioni che dovranno essere assunte dall’ente d’ambito sull’affidamento del servizio integrato. Ma soprattutto, Buonopane si è soffermato sulla situazione idrica. Mentre a Napoli la Regione Campania sta predisponendo un Piano strategico per l’autonomia idrica contro la siccità (leggi l’articolo), ad Avellino gli investimenti sulla riqualificazione di reti e impianti sono bloccati per la situazione finanziaria dell’Alto Calore Servizi spa (impossibilitata ad accedere ai fondi del PNRR per il forte indebitamento che preclude l’affidamento del servizio integrato). Di qui la proposta di istituire un consorzio intercomunale (ai sensi dell’articolo 30 del Testo Unico Enti Locali) che potrebbe candidare i progetti per la depurazione, le fognature e le reti, da affidare sul piano realizzativo poi all’Alto Calore come braccio operativo. Sul tema sarà convocata una assemblea ad hoc. Oggi Buonopane affronterà la discussione da una nuova prospettiva, dopo il voto dei sindaci che ieri hanno decretato la divisione di Irpinia e Sannio nel Distretto Calore Irpino. Curioso il divorzio sull’acqua di due province che solo il giorno precedente hanno sancito l’unione delle due camere di commercio.

IL NUOVO CORSO: LAVORI PUBBLICI E ASSUNZIONI. Forte dell’unanimità già raggiunta in consiglio sul Bilancio della Provincia di Avellino, l’appuntamento dell’Amministrazione con i rappresentanti dei Comuni si è confermato significativo soprattutto sul piano politico. È stata l’occasione per un confronto tra il presidente (eletto due volte in un semestre) e i sindaci alla base dell’ente di area vasta che dal 2014 sono le Province. Buonopane ha avuto modo di inquadrare la prospettiva del suo mandato in una fase di importanti scelte strategiche, grazie alla disponibilità finanziaria assicurata dai piani di investimento, oltre che dalla disponibilità di bilancio. Il fondo cassa si impingua quest’anno di quasi 12 milioni utilizzabili (sui 55 complessivi garantiti dal rendiconto 2021), risorse che rafforzeranno gli interventi sulla manutenzione stradale, il monitoraggio fluviale e l’edilizia scolastica, garantendo anche margini di supporto agli enti locali o di emergenza nei cantieri di competenza per l’aumento dei prezzi. Ma alla vigilia della probabile riforma amministrativa, che potrebbe rilanciare di grado e di livello il cosiddetto ente intermedio, il Presidente Buonopane intende preparare un potenziamento della macchina burocratica, procedendo quest’anno all’assunzione di 34 dei 97 nuovi dipendenti dell’ente programmati all’interno del piano triennale.

L’ENTE DI AREA VASTA. In questo scenario, la Provincia di Avellino con l’aiuto dei sindaci potrà fare molto di più e in agenda sono attese scelte importanti per i prossimi mesi. Oltre a compiere scelte fondamentali per la vita di famiglie e imprese nel riassetto dei servizi pubblici locali (contribuendo, come si vede, per quanto di competenza nell’Alto Calore Servizi per i servizi idrici, come azionista di Irpinambiente nella gestione integrata dei rifiuti), potrebbe svolgere un ruolo di raccordo istituzionale sui temi decisivi per lo sviluppo, che proprio in queste ore vedono soprattutto Confindustria Avellino e i Comuni dei comprensori dell’Ufita attivi per quanto riguarda la piattaforma logistica collegata alla ferrovia a alta capacità Napoli Bari. La Provincia di Avellino potrebbe riscoprire nella sede dell’assemblea il luogo che negli anni ’70, ’80 e ’90 porto l’ente di Palazzo Caracciolo ad essere protagonista di scelta strategiche per l’intero Mezzogiorno, come nel caso del progetto Speciale 21, quasi mezzo secolo fa.


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