Cna Avellino: la Camera di commercio parte senza un programma

Il Presidente avellinese della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa esprime rammarico per la sconfitta di Piero Mastroberardino e del suo progetto: non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo, ma ci sarà

Per la Cna di Avellino la nuova Camera di Commercio di Avellino e Benevento parte senza un programma. Il Presidente Luca Beatrice esprime rammarico per l’esito di un confronto che non ha lasciato «spazio per un progetto condiviso ed inclusivo», mettendo in minoranza la «candidatura di Piero Mastroberardino» che «rappresentava la possibilità di dimostrare libertà, autonomia e indipendenza del mondo delle imprese» dalla politica.

Piero Mastroberardino

Al contrario, Beatrice punta l’indice contro lo schieramento risultato vincente, ma eterogeneo, spiega in sostanza. «Quella che si è consumata sa tanto di vicenda farsesca: nessuna idea proposta pubblicamente dalla controparte, tanto lavoro sottobanco». La Cna Avellino non ammaina però la bandiera, perché «assieme alle associazioni che si sono ritrovate sul programma costruito assieme a Mastroberardino, porterà avanti le idee maturate in questi mesi di lavoro comune con ancor maggiore convinzione». E assume un impegno: «Le idee che hanno come obiettivo gli interessi della collettività sono le armi più potenti per realizzare la crescita culturale, sociale ed economica di una comunità».


Alla Camera di Commercio di Avellino e Benevento non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo

Nota di Luca Beatrice | Presidente CNA Avellino

Il Presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice

L’elezione del primo Presidente della nuova Camera di Commercio che unisce l’Irpinia e il Sannio probabilmente meritava un altro spettacolo, più consono alle speranze di due province che per troppo tempo hanno dovuto subire le logiche di una politica senza visione strategica. Le migliaia di imprese dei nostri territori già in grave difficoltà, aggravata dalle conseguenze prima del covid e poi della stessa guerra, non avranno seguito con attenzione le vicende di questa Camera di Commercio, disilluse ormai da tempo sulla possibilità che qualche istituzione si potesse davvero interessare di loro e dei loro problemi. Purtroppo il messaggio che gli arriverà, da questa votazione, è la conferma che nella nostra terra non c’è ancora spazio per un progetto condiviso ed inclusivo che rifugga da eccessi personalistici. Come CNA di Avellino avevamo già intravisto, in tempi non sospetti, il pericolo che la politica con la p minuscola cercasse di entrare a gamba tesa in questioni che dovevano riguardare esclusivamente il mondo delle imprese e in particolare i piccoli imprenditori che lottano tutti i giorni, al fianco dei propri dipendenti, per resistere e sopravvivere alla tremenda crisi economica che stiamo vivendo. Ma il nostro appello è rimasto inascoltato e, qualcuno dice, la politica con la veste non immacolata è entrata, ha preteso ed ha ottenuto; telefonando, inviando messaggi di varia natura, incontrando senza curarsi di essere in casa di altri. Si è così assemblata una maggioranza che non si è mai ritrovata su un programma, che addirittura non è mai stato presentato, ma sulla più antica arte dell’Italietta: la pratica del “salto della quaglia” senza un collante basato su un interesse collettivo. La candidatura di Piero Mastroberardino rappresentava la possibilità di dimostrare libertà, autonomia e indipendenza del mondo delle imprese. Quella che si è consumata, invece, sa tanto di vicenda farsesca: nessuna idea proposta pubblicamente dalla controparte, tanto lavoro sottobanco. Eppure erano gli imprenditori, e i loro dipendenti, che dovevano essere il fulcro dei ragionamenti da mettere in campo. Eppure sono gli imprenditori, che meritano un impegno straordinario per supportare la crescita di una cultura d’impresa adeguata e moderna. Eppure sono gli imprenditori, e le loro difficoltà, che continueranno ad essere l’unica molla che ci spingerà a lavorare con tutti i mezzi per sostenerli ed accompagnarli nel loro cammino fatto di mille difficoltà quotidiane. Perché la CNA, assieme alle associazioni che si sono ritrovate sul programma costruito assieme a Mastroberardino, porterà avanti le idee maturate in questi mesi di lavoro comune con ancor maggiore convinzione. Perché le idee che hanno come obiettivo gli interessi della collettività sono le armi più potenti per realizzare la crescita culturale, sociale ed economica di una comunità.


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