Referendum e comunali in Irpinia, i dati dell’affluenza

SI ELEGGONO 14 SINDACI IN PROVINCIA DI AVELLINO: FLUMERI E CAPRIGLIA ATTENDONO SOLO L'ANNUNCIO. Dalle ore 14 oggi lunedì 13 giugno lo scrutinio delle schede

Seggi aperti solo nella giornata di ieri, 12 giugno, per Referendum e comunali in Irpinia e in Italia. Dopo le ore 23 è iniziato lo spoglio delle schede per 5 quesiti referendari mentre è previsto per oggi dalle ore 14 lo scrutinio per il rinnovo degli organi elettivi in 971 comuni, 14 dei quali in provincia di Avellino: Atripalda, Baiano, Capriglia Irpina, Chianche, Flumeri, Fontanarosa, Gesualdo, Grottaminarda, Montemarano, Montemiletto, Pietradefusi, Santo Stefano del Sole, Sirignano, Solofra.

Scheda e urna per le elezioni comunali

Ci sono già i primi due sindaci eletti virtualmente a Flumeri e Capriglia, dove c’era la lista unica. Superato il quorum del 40%, oggi sarà certificata le rielezione dei sindaci Angelo Lanza e Nunziante Picariello. Per gli altri dodici primi cittadini occorrerà attendere lo spoglio.


L'affluenza
  • AMMINISTRATIVE PROVINCIA AVELLINO


  • REFERENDUM IN CAMPANIA

Dato aggiornato al: 13/06/2022 – 07:47

FONTE: ELIGENDO | Viminale | Il sistema integrato di diffusione dei dati elettorali


L'Election Day

IL REFERENDUM. Il corpo elettorale si pronuncia sui 5 quesiti referendari in materia di giustizia: sulla “legge Severino” per l’incandidabilità dopo condanna; sulla limitazione delle misure cautelari; sulla separazione delle carriere dei magistrati; sulla valutazione dei magistrati da parte dei membri laici dei consigli giudiziari; sulle firme per le candidature al Csm. Cinque i colori delle schede che verranno consegnate ai votanti: rossa, arancione, gialla, grigia e verde.

LE COMUNALI. Gli italiani sono chiamati alle urne oltre che per i Referendum anche per le comunali in Italia e Irpinia. Il primo turno delle amministrative riguarda 971 comuni, di cui 142 con popolazione superiore a 15.000 abitanti e 829 pari o inferiore, per un totale di 8.831.743 elettori (rilevazione alla data dell’8 giugno 2022). In particolare, sono chiamati al voto 22 capoluoghi di provincia e 4 di regione (Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Lodi, Monza, Belluno, Padova, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, Viterbo, L’Aquila, Barletta, Taranto, Catanzaro, Palermo, Messina, Oristano). Dei capoluoghi di provincia al voto sono 4 quelli commissariati: Barletta e Taranto in seguito a un voto di sfiducia, mentre Messina e Viterbo a causa delle dimissioni del sindaco. Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali. Possono votare per le comunali anche i cittadini UE residenti in Italia, previa iscrizione alle liste elettorali. Nei comuni fino a 15.000 abitanti non è previsto il ballottaggio (salvo il caso di parità di voti tra i due candidati sindaci più votati) e neanche il voto disgiunto, ovvero la possibilità di votare allo stesso tempo per una lista che appoggia un possibile sindaco e un candidato a primo cittadino di un altro schieramento. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Solo in caso di parità assoluta di voti si procede ad un turno di ballottaggio domenica 26 giugno. Nei comuni oltre i 15.000 abitanti è eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

COME SI VOTA AL REFERENDUM. I quesiti dei referendum sono cinque e riguardano altrettanti punti sul tema della giustizia, come indicato in precedenza. Come per ogni referendum abrogativo, basterà tracciare un segno sulla risposta che si vuole dare (mettere una crocetta sul SI o sul NO) Perché i referendum siano validi è necessario raggiungere il quorum di partecipazione del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto.

COME SI VOTA ALLE AMMINISTRATIVE. Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni. Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede ad un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

PREFERENZE. Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato consigliere comunale. Nei comuni con almeno 5.000 abitanti è possibile esprimere non più di due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata.


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