«Le Aree Interne della Campania si salveranno», i Ministri: ecco i fondi per farlo

LOGISTICA E SERVIZI E INVESTIMENTI OLTRE LA SPESA STORICA, «CAMBIAMENTO DECISIVO, DECIDIAMOLO INSIEME».Si è concluso con un'agenda operativa per Governo, Regione Campania e Comuni il Terzo Forum dei Vescovi, convocato al centro “La Pace” di Benevento dal 26 al 28 maggio sul tema “Mobilità veloce e suolo lento. LE SLIDE MINISTERIALI

«Le Aree Interne della Campania si salveranno solo dotandosi dei servizi e delle infrastrutture necessari a creare le condizioni di un nuovo sviluppo», hanno ammonito a Benevento i Ministri Enrico Giovannini e Mara Carfagna, intervenuti lo scorso 27 maggio al terzo forum delle aree interne, che si è concluso ieri. Ma hanno avvertito le istituzioni locali che la sfida sulla cosiddetta «resilienza trasformativa», come l’ha definita il Ministro Giannini, impone responsabilità precise alle istituzioni locali, dalla Regione Campania ai Comuni, soprattutto. Dovranno fare la propria parte.

Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, accanto al Ministro delle “Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili” Enrico Giovannini

Promosso da Unipace e dai Vescovi per le aree interne, si è concluso ieri il Forum dei Vescovi, che rappresenta un  momento annuale di incontro e di aggiornamento tra Governo e territori sulla situazione delle zone della Campania e del Mezzogiorno ad alto rischio di invecchiamento e di spopolamento. L’obiettivo del seminario è di favorire l’elaborazione e l’attuazione di una strategia del governo per contrastare queste tendenze. Al termine dei lavori, alla luce degli impegni assunti dai Ministri delle “Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili” Enrico Giovannini e del “Sud e coesione territoriale” Mara Carfagna, i Vescovi ora attendono i risultati, da misurare e valutare con il IV Forum del 2023.

Il Terzo Forum dei Vescovi, convocato al centro “La Pace” di Benevento dal 26 al 28 maggio sul tema “Mobilità veloce e suolo lento

LOGISTICA E SERVIZI, COSÌ LE AREE INTERNE DELLA CAMPANIA SI SALVERANNO. GIOVANNINI: «CAMBIAMENTO DECISIVO, DECIDIAMOLO INSIEME». «Le infrastrutture, o sono sostenibili sul piano ambientale e sociale, o sono inutili», ha ammonito il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, aprendo il suo intervento al Forum sulle Aree Interne 2022 a Benevento. «Le grandi strategie derivano dagli obiettivi dello sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030 dell’Onu e fatti propri della Commissione europea nel Green Deal, da cui sono poi nate iniziative come il Next Generation Ue», ha ricordato, ponendo l’accento sulla sostenibilità, che è alla base delle scelte per investimenti in opere pubbliche e sistemi di mobilità fatte dal Governo. Il messaggio è che rendendo sostenibile il sistema dei trasporti e delle infrastrutture al servizio dei territori urbani e rurali, accelerando nelle Aree Interne il processo di transizione ecologica in programmazione in Italia, si potrà rendere attraente l’idea di investire, abitare e vivere nelle Aree Interne del Mezzogiorno. Per questo, ha sottolineato la “scelta chiave” del Mims a supporto delle aree interne è stata quella di investire per migliorare e potenziare la rete viaria secondaria, gestita dalle Province, dalle Città Metropolitane e dalle Regioni. Quindi, «d’accordo con le Regioni e gli Enti territoriali abbiamo deciso di mettere 15 miliardi di euro per la manutenzione delle strade secondarie, per interventi volti a rendere resiliente la rete stradale extraurbana e per migliorare la sicurezza di ponti e viadotti». In questo quadro, un accordo economico tra Aree Costiere e Interne consentirà di inserire queste ultime nel sistema di sviluppo industriale attraverso la logistica. Per il Ministro Giovannini si possono riportare a casa le aziende che hanno lasciato il Mezzogiorno qualificando 11 porti, 11 retroporti e 11 aree intermodali nel Sud dell’Italia. «L’idea del Next generation Eu esce rafforzata alla luce della crisi in Ucraina», ha spiegato, chiarendo che cambiare è invitabile perché decisivo. «Il cambiamento costa e vogliamo scommettere su una resilienza trasformativa, non per tornare dove eravamo». In questo quadro, «la conoscenza dei luoghi e dei fatti, delle peculiarità e delle vocazioni, che le comunità detengono è preziosa e insostituibile per definire la strategia complessiva».



Mara Carfagna, Ministro per i Sud e la Coesione territoriale, interviene al Terzo Forum dei Vescovi, convocato al centro “La Pace” di Benevento dal 26 al 28 maggio sul tema “Mobilità veloce e suolo lento

«SUPERARE LA SPESA STORICA», CARFAGNA: IL GOVERNO GARANTISCE LE RISORSE PER DARE A FAMIGLIE E IMPRESE SERVIZI EUROPEI. In questo scenario, il Ministro per i Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha fornito le cifre dell’impegno messo in campo dal Governo per trasformare le Aree Interne. Il Ministro ha chiarito che la ripartizione delle risorse rese disponibili dal PNRR supera i vincoli della spesa storica con l’obiettivo di «ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud e tra aree interne e aree metropolitane». Per questo, «il Pnrr ha scelto di destinare 40 per cento spesa per avviare una convergenza». Le Aree Interne devono diventare vivibili, sicure ed efficienti per competere. Il Governo ha scelto di «definire e finanziare i livelli essenziali delle prestazioni, in base al principio del reale fabbisogno dei cittadini e delle persone, con asili nido, assistente sociali e trasporto pubblico. Grazie al finanziamento e alla definizione dei tre Lea (livelli essenziali di assistenza), i comuni italiani avranno risorse necessarie per garantire 30 bambini al nido ogni 100 abitanti. Pari diritti a tutti, mamme, famiglie e bambini, persone fragili e bisognosi». I fondi ci sono, ha detto. «La strategia nazionale per le aree interne convalidate e sottoscritte sbloccano un finanziamento per 340 milioni di euro, con l’obiettivo programmato di migliorare qualità e quantità servizi per le aree interne in oltre 1000 comuni», mentre «si aggiungeranno altre 43 nuove aree a breve. In Campania rientreranno Alto Matese nel casertano, Sele e Tanagro». I Comuni avranno i fondi per «assumere quelle figure necessarie di cui hanno bisogno» con un plafond di 161 milioni di euro per finanziare concorsi di idee. «Il decreto di riparto delle risorse è già stato pubblicato». Oggi, ha concluso, «l’Agenzia per la coesione territoriale è cambiata ed è operativa per sostenere le amministrazioni comunali».

ZONE ECONOMICHE SPECIALI FINALMENTE OPERATIVE. I Ministri hanno fatto riferimento molto alla logistica, indicando nelle Zone Economiche Speciali uno strumento fondamentale per convogliare investimenti pubblici e privati sulle Aree Interne a vantaggio del sistema Italia. «Le Zes hanno una linea di investimento che prima non c’era. Gli interlocutori per chi vuole investire in quelle aree possono dialogare e attivarsi, chiedendo una unica autorizzazione, valendosi anche di un incrementato credito d’imposta», è stato detto. «Il Mezzogiorno può diventare la piattaforma logistica del Mediterraneo, attraverso investimenti nei porti meridionali per oltre 1 miliardo e 900 milioni di euro, investimenti su ferrovia ad alta velocità e ferrovie regionali, connessioni immateriali e banda larga».

Sviluppo e Lavoro nelle Aree interne della Campania saranno al centro del terzo Forum dei Vescovi, convocato al centro “La Pace” di Benevento dal 26 al 28 maggio sul tema “Mobilità veloce e suolo lento

ASSEGNARE LE RISORSE TENENDO CONTO DELLE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO. Per mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, il III Forum delle aree interne, promosso da Unipace e dai “vescovi per le aree interne” nel capoluogo sannita, è servito a dimostrare che con le Aree Interne della Campania si salveranno le sorti economiche e sociali dell’Italia intera. «La presenza di Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, e di Mara Carfagna, ministro per il Sud e la coesione territoriale, sta a testimoniare l’importanza assunta da questo nostro Forum e il ruolo che esso è chiamato a svolgere in un prossimo futuro», ha sottolineato. «A tale proposito, proprio la partecipazione di due ministri c’invita a sperare con fiducia che essa non resterà marginalizzata nell’agenda del Governo», ha aggiunto. Mons. Accrocca ha avanzato una sua proposta, oggi all’attenzione del Governo. «Mi permetto, anzi, a nome dei ‘vescovi per le aree interne’, che rappresentano realtà emblematiche di numerose regioni italiane, di rilanciare una proposta avanzata già in altre occasioni, che potrà essere valutata e discussa – qualora se ne riconosca la fondatezza – da chi ha la competenza e l’autorità per farlo: dal momento che l’assegnazione delle risorse ha come suo criterio guida il numero della popolazione, inevitabilmente le aree interne finiscono per essere penalizzate in misura doppia, poiché, con le minori risorse loro assegnate in virtù del crescente spopolamento da cui sono afflitte, debbono molte volte provvedere a territori vasti, spesso collinari o montani, motivo per cui le comunicazioni sono assai più difficili e quindi maggiormente dispendiose. Ebbene, perché non tener conto, nell’assegnazione delle risorse, anche dell’estensione e della morfologia del territorio a cui quella determinata popolazione deve provvedere?». Le Aree Interne della Campania si salveranno, sono convinti i Vescovi, se ci sarà il contributo reale e concreto delle comunità locali.


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