Provincia di Avellino tra Consiglio di Stato e Procura. Costantino Giordano vicepresidente

«IL SINDACO DI MONTEFORTE NOMINATO CON DECRETO DEL 26 APRILE». Divampa la polemica politica mentre si annuncia l'esame a Roma del ricorso presentato dal presidente (ora decaduto) Rizieri Buonopane al Consiglio di Stato. I gruppi Davvero e Proposta Civica si appellano al Prefetto. Noi di Centro chiede un tavolo di Centrosinistra

Un futuro in bilico per la Provincia di Avellino tra il Consiglio di Stato e la Procura della Repubblica, mentre divampa una polemica politica senza precedenti. Per il controllo dell’ente è in corso uno scontro senza esclusione di colpi, a poche ore dal pronunciamento della giustizia amministrativa sul ricorso presentato dal Presidente decaduto, Rizieri Buonopane, che ha chiarito la propria posizione con una conferenza stampa.

Il sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano

Il Sindaco di Montella ha fatto sapere solo oggi di aver nominato vicepresidente Costantino Giordano con proprio decreto lo scorso 26 aprile. Ha spiegato che il decreto è stato firmato alla vigilia della discussione al Tar Campania, riunito per esaminare il ricorso presentato dal candidato sconfitto, Angelo Antonio D’Agostino. Come è noto, i giudici della Sezione di Salerno hanno accolto in parte l’impugnazione, stabilendo la ripetizione parziale del voto celebrato il 18 dicembre 2021. La figura del vicepresidente è importante in questo scenario perché, in caso di conferma al Consiglio di Stato di quanto stabilito dal Tar della Campania, sarebbe proprio il vicepresidente a reggere le sorti dell’ente fino al voto. Il Presidente decaduto ha fatto sapere di non aver rimesso piede nella sede della Provincia dopo la decisione dei giudici, puntualizzando che non vi farà ritorno fino al giudizio finale sulla sospensiva, che i giudici del Consiglio di Stato prenderanno tra poche ore.

DOPPIO RICORSO. Il Consiglio di Stato esaminerà il ricorso di Rizieri Buonopane, che ha chiesto la sospensiva dell’ordinanza deliberata dal Tar della Campania, ma anche il ricorso incidentale presentato da Angelo Antonio D’Agostino che chiede invece l’annullamento di due schede elettorali ritenute non omologabili e la conseguente dichiarazione di ribaltone del voto elettorale a suo favore. Il segretario generale della Provincia di Avellino, Brunella Asfaldo, ha trasmesso alla Prefettura la dichiarata decadenza del Presidente e il quadro amministrativo che attende i prossimi passi in attesa del pronunciamento a Roma. Il destino della Provincia di Avellino resta per ora a metà strada tra Consiglio di Stato e Prefettura.

Angelo D’Agostino

GRUPPI DAVVERO E PROPOSTA CIVICA: NECESSARIO L’INTERVENTO DELLA PROCURA. Durissima la reazione dei Gruppi che hanno sostenuto Angelo Antonio D’Agostino. Con una nota in serata hanno fatto sapere che «domani alcuni consiglieri si recheranno presso gli uffici della Provincia al fine di ricostruire l’iter seguito per adottare il presunto decreto di nomina del vicepresidente», preannunciando che «saranno successivamente investite la Prefettura e la Procura della Repubblica e lo stesso presunto decreto sarà impugnato innanzi al Tar». Nel merito, hanno contestato l’operato del Presidente ora decaduto. Mentre «da 5 giorni, da quando è stata depositata la sentenza del Tar che ha determinato la decadenza del Presidente dell’Amministrazione provinciale, l’intera Irpinia discute se la reggenza debba andare, in mancanza di un vicepresidente, al consigliere piu votato o a quello che è piu anziano di età» ora «lo stesso presidente decaduto, a mezzo comunicato stampa, si è detto contrariato dalla sentenza del tar perché, a suo dire, avrebbe creato confusione nella guida dell’Ente». Per Davvero e Proposta Civica i tempi sono sospetti. «Dopo cinque giorni di discussioni ai vari livelli, nel pomeriggio di oggi il decaduto presidente ha annunciato che il 26 aprile ha firmato il decreto di nomina del vicepresidente e di averlo trasmesso al direttore Generale in tarda mattinata, dopo che la stessa aveva già coinvolto il Prefetto per dirimere la questione relativa all’anzianita dei consiglieri eletti. Tale decreto è stato poi pubblicato all’albo in maniera del tutto irrituale solo nel pomeriggio di oggi e pure privo di protocollo. Al di là delle conseguenze politiche dei fatti descritti, che pure sono significative, riteniamo che la Procura della Repubblica debba intervenire per accertare se in tutto quanto accaduto qualcuno abbia violato o meno».

Ciro Aquino

NOI DI CENTRO: URGENTE UN TAVOLO DI CENTROSINISTRA PER RECUPERARE CREDIBILITÀ. Mentre la Provincia di Avellino resta in bilico tra Consiglio di Stato, Prefettura e Procura, sulla vicenda è intervenuta con una nota la segretaria provinciale di Avellino di Noi di Centro, commentando la nomina di Costantino Giordano a vice presidente della provincia di Avellino. «Urge un tavolo di centrosinistra capace di recuperare il senso di coalizione smarrito da opachi giochi di potere. Il 2018 non ha insegnato nulla al centrosinistra, pertanto se non si vuole bissare il nefasto dato elettorale delle scorse elezioni politiche dobbiamo deporre l’ascia di guerra e lavorare nell’interesse della provincia di Avellino, superando le inutili battaglie giudiziarie», si legge nella nota. «La politica o afferma un proprio primato dimostrando autorevolezza e responsabilità, o si abdica affidando le decisioni importanti alle aule di tribunale, mortificando classe dirigente ed elettori. Oggi abbiamo il compito di fermarci e di riflettere. Per quanto ci riguarda sabato 7 maggio alle ore 10:30 presso il Circolo della Stampa di Avellino illustreremo alcune idee per riportare l’Irpinia al centro della Campania».


LEGGI ANCHE:

Il Tar ordina la ripetizione parziale del voto alla Provincia

Angelo D’Agostino: la Provincia di Avellino torni ai sindaci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI